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Dordogna, Lot, Marsiglia e Costa Azzurra

Andare in basso

Dordogna, Lot, Marsiglia e Costa Azzurra Empty Dordogna, Lot, Marsiglia e Costa Azzurra

Messaggio Da Camperfree Ven 07 Giu 2013, 07:54

Francia

Dordogna, Lot, Marsiglia e Costa Azzurra

di Porri Fabrizio

Equipaggio: Fabrizio, 51 anni
Rosetta, 49 anni
Faro, bastardo doc di 4 anni e 8 chili
Mezzo: Rimor Sailer 667TC del 2007 con annesso scooter Kimco 50 Agility

Periodo: Dal 2 al 31 Agosto

Presentazione
Dopo la bella esperienza dell'anno scorso in Croazia, decidiamo ti testare il binomio camper-scooter in un percorso più impegnativo: le tortuose stradine strappate alla falesia che costeggiano il Lot e la Dordogna; e gli affollati lungomari della Costa Azzurra, spauracchio di legioni di camperisti, specialmente nei torridi giorni di Agosto.

Scopo di questo viaggio è rivisitare luoghi a noi cari, con la possibilità di fare cose che ci erano state precluse nei precedenti viaggi. Per esempio visitare in tranquillità tutti i paesini medievali a picco sui due fiumi, potendoci fermare nei punti più panoramici senza restrizioni, e le grandi città della Costa del Sud, chimera per chi deve affrontare una viabilità già di per se caotica, con un mezzo così ingombrante.

2 agosto

Siamo partiti alle 13,20 da San Giovanni Valdarno; poco traffico, molto caldo. Abbiamo scelto la direttrice Bologna-Torino- Monginevro in quanto il passo del Moncenisio, che avremmo preferito, ha un divieto di transito, causa frana, per i mezzi superiori a 2.30 m di larghezza, e gli amici in Internet ci hanno fatto capire che non si sgarra neanche di 1 cm. Poco male, facendo il Monginevro si fa più strada fuori autostrada, ma i panorami sono mozzafiato. Arriviamo all' Area Attrezzata gratuita di Monetier les Bains alle 20.20; ci sono molti camper. Dopo una ricca carbonara per festeggiare l'inizio delle ferie, andiamo a fare un giro in paese, che oltre ad essere vicino, sembra anche molto carino. Daltronde cosa c'è da stupirsi, in Francia dove ti fermi è uno spettacolo.

3 agosto

Vista di mattina l'area attrezzata è bellissima; quando il sole illumina la punta dei monti e poi il primo raggio ti colpisce all'improvviso alle spalle, magari mentre metti a posto la roba in garage. Il parcheggio è immerso nella natura e in egual misura vicino al paese, piccolo e civettuolo. Molti camper ci fanno le ferie, sicuramente rilassanti. Facciamo camper service, compriamo dei croissant per colazione e poi via lungo questa panoramicissima strada fra i monti. Ci fermiamo a pranzo in autostrada dopo circa 300 km, nel mezzo della foreste nere della Francia centrale. Poi proseguiamo per Argentat ma, qui giunti, il parcheggio camper accanto al supermercato si è rivelato fatiscente e in un contesto desolato; abbiamo proseguito per Baulieu s/r Dordogne, dove ci siamo diretti al parcheggio camper sul fiume gestito dal Camping du Port municipale. Bellissima e grande piazzola sulla Dordogna con energia elettrica compresa, 10,40 € al giorno. Con testardaggine, malgrado i nativi mi sconsigliassero ritenendolo impossibile, dopo 3 tentativi, ho trovato anche il satellite tramite un pertugio millimetrico nella massa frondosa. Finalmente, alle 20, docciati e ripuliti, siamo andati in centro in scooter per fare un giro e prendere due pizze da asporto.

4 agosto

Stamane è un po' nuvolo. Dopo una bella dormita colazione e partenza con lo scooter. Visitiamo Bretenoux, Bastide del XIII sec. con la sua bella piazza dei Consoli contornata di arcate e i suoi spazi verdi sulla Dordogna. Poi St. Céré, ai piedi della torre medievale di Saint-Laurent; il nucleo medievale è splendido, con le sue case a “pans de bois” ( noi diremmo “ a graticcio”) raccolte attorno all' église Sainte-Spérie, cattedrale romanica col suo bel campanile. Al ritorno siamo passati dallo Chateau de Castelnau, uno dei più bei castelli feudali di Francia; già da lontano la sua massa si staglia sulla campagna, da vicino si notano le proporzioni ben bilanciate dei suoi corpi di fabbrica. Il girovagare in scooter per diversi km ci ha fatto prender coscienza del fatto che qui il medioevo, specialmente nelle campagne, si è mantenuto intatto fino a noi. Abbiamo fatto anche qualche Supermercato, da qui l'acquisto di una bistecca e di un vino ( Cabernet-Grenache ) che si sono rivelati sublimi all'assaggio, avvenuto a pranzo, allietato anche da un piatto di ceci fatti come Dio comanda. Riposo e poi visita di Baulieu s/r Dordogne villaggio di pescatori e battellieri fondato nell'anno 855. il quartiere medievale è piuttosto vasto e, naturalmente, ben tenuto. La chiesa abbaziale di St. Pierre è di un romanico maturo con piccole innovazioni gotiche; il suo portale è un capolavoro della scultura del Limousin del 12° secolo, anche se i bassorilievi laterali sono purtroppo molto rovinati; St. Pierre custodisce anche un tesoro: una Vergine con bambino in argento di pregevole fattura. Il lungofiume è fiorito ed elegante. Sul fiume si aggetta anche la “cappella dei penitenti” del 12° secolo, davanti alla quale si sviluppa un mercatino di prodotti locali molto interessante, mentre poco lontano fanno bella mostra di sé enormi bracieri su cui probabilmente per cena verrà cotto di tutto mentre un'orchestrina jazz spanderà le sue note sul lungofiume. Baulieu è detta “ la capitale delle fragole”, titolo non usurpato dopo averne assaggiate.

5 agosto

Stamani c' è già un bel sole presto. Fatto scarico e partiti, con un po' di dispiacere, in quanto la sistemazione era proprio ottimale. Arrivati ad Alvignac; vista l'area attrezzata Rosa ha deciso di fermarsi qui. Siamo a 7 km da Rocamadour e a 7 km da Gramat. Girata in paese, minuscolo e accogliente. L'area attrezzata è proprio alla fine delle case. Abbiamo comprato dell'ottimo agnello locale per pranzo. Dopo un piccolo riposo partiamo per Gramat. Bel paesino, con una bella piazza con al centro la più bella Bastide che io abbia mai visto; poi via St. Roch, Tour de l'Horloge, diverse antiche case “ a colombage”. Ci trasferiamo a Rocamadour. La conosciamo già, manca l'effetto sorpresa. Comunque arrivando e ripartendo con lo scooter possiamo ammirarla da prospettive proibite ai camper, e possiamo fermarci a fare foto panoramiche ogni volta che vogliamo. Rocamadour è il secondo luogo di Francia più visitato dopo Mont St. Michel; antico faro della cristianità, resta un passaggio obbligato per i numerosi pellegrini diretti verso Santiago de Compostela, alcuni dei quali fanno tuttora in ginocchio i 216 scalini di pietra che portano al santuario. Arroccata alla falesia del canyon dell' Alzou, la città medievale presenta numerosi punti d'interesse: resti di un'antico castello, di un ospedale, del palazzo del vescovo di Tulle, la basilica St. Sauveur, la cappella della Vergine Nera, il vecchio borgo dell' XI, XII e XV secolo. Al ritorno all'area attrezzata doccia, riposo e partita dell'Inter.

6 agosto

Stanotte ha fatto un bel temporale, stamattina c'è il sole. Carico-scarico e poi via verso Martel, la “città dalle 7 torri”. Parcheggiato sotto gli alberi, ultimo posto utile. Siamo diversi camper, ma il ricambio è notevole; il camper service è subito accanto. Martel è bellissimo; fiorente città di mercanti del XII sec. protetta dal visconte di Tourenne. C'è anche il mercato, dove facciamo acquisti di frutta e verdura locali. Poi prendiamo lo scooter e andiamo, prima a Vayrac che si rivela
insignificante, e poi a Carennac. Carennac è forse il piccolo villaggio più bello di Francia, e io ci sono finito per caso ( in verità per “naso” ); sul bordo della Dordogna, questo borgo monastico si è sviluppato attorno ad un priorato fondato dall'abbazia di Cluny nell'XI secolo. La chiesa romanica ha un magnifico timpano scolpito all'inizio del XII secolo; il chiostro, metà romanico e metà gotico
fiammeggiante conserva nella sala capitolare una commovente Deposizione. È un mistero il perchè tutto questo venga vergognosamente ignorato dalle principali guide. Dopo pranzo riposo e poi partenza per Souillac; l'area attrezzata è piena come un uovo ma riusciamo a piazzarci abbastanza bene. Con lo scooter abbiamo visitato le rive della Dordogna e poi il centro storico di Souillac. Non c'è niente di eccezionale, a parte la statua del profeta Isaia all'interno della chiesa abbaziale di Sainte-Marie, edificio romanico a tre cupole, sul modello di Santa Sofia a Costantinopoli.

7 agosto

Stanotte è piovuto molto, dopo una serata di caldo afoso asfissiante, ha avuto problemi anche l'inverter, e non era mai successo. Stamani è nuvoloso, siamo partiti per l'area attrezzata di Virac ( Montfort ); tranquilla e quasi in piano. Anche troppo tranquilla per il tempo di oggi ( pioviscola ).
Decidiamo di andare all'altra area di Virac, quella sul fiume. Ci dicono, lì arrivati, che è terreno privato e ci si stà col consenso del proprietario ( cena da lui etc. ). A questo punto, col tempo che rimane bruttarello, andiamo a Sarlat la Caneda. Nel parcheggio dove avevamo sostato anni fa è proibito il pernottamento, quindi andiamo all'area attrezzata del cimitero, nuova, ben fatta, 5 € / g, si paga con carta di credito. Rivisitata la città seguendo il percorso consigliato dall'ufficio del turismo, è veramente bella come la ricordavamo. Tornati a pranzo all' Auberge de Mirandole; è un locale che consiglio vivamente, con un rapporto qualità prezzo unico, dove servono un foie gras fresco spadellato in salsa d'arancia divino. Fatti due conti potreste dedurre che il pasto vi è costato un quarto che nella nostra bella Italia; ma sono pensieri che vi sconsiglio, vi renderebbero difficoltosa la digestione e vi potrebbero far accarezzare l'idea di smettere di andare a ristorante a farvi spennare una volta tornati in patria. Pomeriggio a zonzo, cena in camper e passeggiata notturna in un'atmosfera surreale, impreziosita da una sapiente illuminazione minimalista con lanterne a gas.

8 agosto

Anche stamani è nuvoloso; camper service e partenza per La Roque Gageac. Trovato buon posto all'area attrezzata ( 2 € al giorno + 5 € per la notte ). pioviscola a tratti; visitato La Roque, poi preso scooter e andati a Vézac, piccolissimo; Beynac, bello, sovrastato dal castello; il Castello di Castelnaud, bellissimo di fuori e inserito in un panorama splendido; St. Gybranet, piccolo paese medievale; Domme, che già conoscevamo, gioiello sulla punta della falesia. Ritorno al camper per pranzo, nel pomeriggio visitiamo il bellissimo borgo di Montfort, nonché il suo superbo castello, rendendoci conto che l'area attrezzata che avevamo schifato ieri mattina era proprio sotto a quel gioiello. Poi siamo andati a Carsac dopo aver ammirato il “ Cingle de Montfort “ cioè l'ansa che il fiume fa in prossimità del castello. Bellissimo. Al ritorno alla Roque Gageac decidiamo di partire per St. Leon s/r Vezere. Giunti all'area attrezzata abbiamo parcheggiato sull'erba insieme a pochi ( 5 o 6 ) altri camper. C'è la festa. Io ho guardato l'Inter ( e ti pareva ) poi, dopo cena, passeggiata alla festa.

9 agosto

Buongiorno, ci siamo alzati alle 9.30. Sono 13° C, c'è un sole splendido. Stamani presto c'era la nebbia, e la brughiera era da film. Siamo andati, naturalmente in scooter, a Montignac. Il vecchio parcheggio sul fiume non esiste più, ma hanno fatto un bel parcheggio camper. Il paese è veramente bello; naturalmente c'è il mercato, e noi ne approfittiamo. A Montignac si acquistano i biglietti per visitare Lascaux II, copia perfetta della grotta di Lascaux non visitabile in quanto si altererebbe il grado di umidità mettendo a repentaglio i meravigliosi disegni di uomini preistorici, che qualche decina di migliaia di anni fa, hanno abbellito questa grotta con vere opere d'arte che fanno riconsiderare tutta una serie di pregiudizi sull'evoluzione dello spirito artistico e perciò della cultura e del senso del sacro, nonchè delle capacità tecniche e prospettiche di questi cosiddetti “ uomini primitivi”. Ricordatevi che i biglietti ve li venderanno per il giorno successivo, o anche per due giorni dopo, essendo l'ingresso a numero chiuso; perciò organizzatevi di conseguenza, l'importante è che non perdiate l'occasione di effettuare la visita. Dopo pranzo andiamo a Les Eyzies, tre case sotto la falesia molto tipiche, ma più che altro c'è il museo preistorico da non perdere. Poi in giro: sito della Madleine, nel mezzo di un bosco, i cui ritrovamenti hanno dato il nome ad un periodo preistorico (il Magdaleniano). Tursac, tre case; Roque St. Christophe, sito abitato senza soluzione di continuità dalla preistoria al medioevo, impressionante da vedere, una ditata sulla falesia di crema a picco sulla Vezére, consiglio vivamente la visita; Le Moustier e Peyzac, piccoli agglomerati medievali. Poi siamo tornati a St. Leon s/r Vezére, il più bello di tutti, a prendere il sole sull'erbetta. Il paese è sulla riva della Vezére, che è attrezzata per pic nic, gite in canoa etc., ha una chiesa, un castello non visitabile e alcune case medievali perfettamente restaurate; sorge nel punto più bello del fiume, con la falesia che disegna strani ghirigori sulle sue sponde; i colori, la forma delle anse, il silenzio, tutto concorre a raggiungere un grado di pace e serenità che pochi altri luoghi sapranno darvi. A 50 metri dal camper fanno un ottimo pane in forno come nel medioevo; lo compriamo e lo mangiamo a cena con minestra e bollito misto, innaffiati con un bianco di Bergerac comprato stamani al mercato; il tutto naturalmente, o purtroppo, direbbe Rosa, guardando l'Inter.

10 agosto

Nebbia, poi sole. Partiti per Tremolat dopo camper service. Arrivati all' area attrezzata, piccola, tra le case, con camper service artigianale ma molto funzionale. Troviamo solo un tedesco. Partiamo per un giro in scooter. Badefols s/r Dordogne, niente di speciale; Lalinde, molto bello, con una enorme fiera del vino che abbiamo visitato; St. Capraise, niente di chè; Larives, villaggio contadino di charme. Poi visitato il “Cingle de Tremolat”, cioè l'ansa a U della Dordogna. Mentre tornavamo siamo passati da La Bugue, niente di speciale, e Limeuil che ci è parso molto bello.
Dopo pranzo carico acqua e partenza per St. Sylvester s/r Lot. È un po' cambiato dall'ultima volta che ci siamo stati, comunque l'area attrezzata c'è, anche se un po' più avanti. Con lo scooter andiamo a Penne d'Agenais: un gioiellino piccolo piccolo su un cocuzzolo. Peccato che ci siano solo artisti (??!). Poi relax guardando il Lot. Sono ormai 8 giorni che siamo qua. La libertà e la freschezza che mi da girare in scooter è veramente inebriante; e poi i panorami: la natura è stata magnanima, ma l'uomo non ha sciupato nulla, anzi... Mentre giro per i viottoli di campagna la sensazione di Medioevo è netta, e non solo per le case, rimaste come allora, ma si respira il tempo che si è fermato. L'infusione di pace e tranquillità è notevole e, naturalmente, molto piacevole.

11 agosto

Buongiorno, è nuvolo e pioviggina andiamo al Lidl di Villeneuve s/r Lot, e ne approfittiamo per visitare la città, che ha degli scorci interessanti. Poi tutta D 911 fino a Prayssac. L'area attrezzata è piccola, ma è un gioiellino: molto verde, con posti delimitati, pur essendo vicino alle case. Abbiamo fatto un giro in paese, veramente minuscolo: c'è la chiesa e poco altro. Esploriamo questa parte del
Lot con lo scooter: Castelfranc, Camy, Luzech, Albas, Anglars, Bélaye, Lagardelle, Pesadoires, Puy l'Eveque. Notevole Belaye, a picco su un'ansa del Lot. Molto bello e particolare il centro storico di Puy l'Eveque. Ma quello che resta negli occhi è il “ terroir “, una perfetta interazione fra uomo e natura; e le vigne. Si vede che il vino di Cahors vive un momento magico; lo vedi dalle vigne, dai cascinali perfetti ma non ostentanti opulenza; lo vedi dai vigneron che al mercato ti vogliono convincere, non a comprare, che non è qui il businnes, me che il loro vino è buono. Vedi la passione, non ancora tradita dalle delusioni e non ancora annacquata dai soldi facili (vedi Bordeaux).

12 agosto

Anche oggi è un po' nuvoloso, camper service e partenza. Bei paesaggi fino all'arrivo a Vers; parcheggiato all'area di sosta davanti al camping ( 5 € a notte ). Siamo andati a Cahors in scooter a fare spesa e a dare un'occhiata alla città, che comunque conosciamo bene. Cahors merita di essere visitata con calma. Capitale del Lot costruita su una penisola, della città antica non resta che l'Arco di Diana, vestigia delle antiche terme gallo-romane. Il suo simbolo è il Pont Valentré del XIV secolo: unico ponte fortificato al mondo con tre torri. Il centro storico è vasto e omogeneo, con al centro la cattedrale di ST. Etienne iniziata nell' XI secolo il cui portale nord possiede uno dei più begli esempi di timpano scolpito all'inizio del XII secolo. Nel pomeriggio visto che il tempo non si vuol mettere al bello, partiamo per l'area attrezzata di St. Cirq Lapopie, sul fiume, a un paio di km dal paese. Si paga direttamente alla reception del campeggio. Siamo poi andati un po' a zonzo con lo scooter arrivando fino a Bouzies, alle cui spalle la falesia è altissima e con scorci verso il basso mozzafiato.

13 agosto

Stamani c'è il sole, facciamo colazione sull'erba scaldandoci un po'. Poi partiamo con lo scooter per un lungo giro. Cabrerets, piccolo e bello, poi dentro al bosco fino alla Grotte de Pech-Merle, altro sito preistorico interessante, ma la fila per entrare, malgrado fosse ancora presto, era molto lunga e ci ha fatto desistere dall'intenzione della visita. Poi Saulic-sur-Cele, piccolissimo; Saint-Martin-
Labouval, che visto dall'alto è un quadro eccezionale, sul fiume, col campanile e i tetti tutti uguali.
Alcuni scorci sono di una bellezza struggente. Io guidavo, Rosa fotografava, speriamo bene...
Questo è davvero il punto più bello: picchiate mozzafiato, falesie, verde, tetti rossi, e il Lot. Bisogna vederlo per capire. La parte del Cele, tanto agognata, si è rivelata quasi banale, in confronto alla grandiosità del Lot. Poi rivisitiamo con calma St. Cirq Lapopie. È bellissimo, classificato uno dei più bei villaggi di Francia, a ragione. C'è il mercato dei prodotti tipici, e ne abusiamo. Poi partiamo per Cajarc, area attrezzata della vecchia stazione, proprio sul fiume. Cena con agnello d.o.p. del Quercy, bisogna sentirlo.

14 agosto

Andiamo in giro con lo scooter. Larroque-Toirac, bella, ma ancora più bello il vicino e sconosciuto St. Pierre-Toirac. Poi Lamagol, splendido, sulla strada, con una microscopica spiaggia. Calvignac, tanto bello da lontano quanto poca cosa da vicino. Pranzo in camper. Con questo finiamo il nostro girovagare tra i fiumi di Francia. Peccato che il bel tempo non ci abbia assistito. Se vogliamo essere positivi diciamo che il caldo non ci ha dato noia, e che avremo un pretesto per tornarci e per vedere sotto il sole questi splendidi panorami. Arriviamo a Figeac e, guarda un po', piove. Parcheggiamo in piano 100 metri dopo il camper service e facciamo un giro in centro, molto bello. Suggestiva la piazza della Scrittura dedicata a Champollion, con i geroglifici su granito nero. Riunione per decidere dove andare; per il momento decidiamo di arrivare a Millau.
Area attrezzata strapiena: c'è il campionato del mondo di bocce ( qui petanque ), in Francia sport nazionale. Troviamo un posticino bruttarello, ma è già ora di cena e va bene lo stesso, domattina vedremo.

15 agosto

Buongiorno, indovinate? Nuvolo, bene. Si parte presto, arriviamo a Carro alle 11. L'area attrezzata è chiusa con la scritta “completo”. Naturalmente entro a piedi per controllare, e scovo un posto libero. L'addetta, rintracciata con fortuna, è incredula ma deve convenire che il posto c'è ed è anche ben posizionato. Il luogo è molto bello, su un promontorio sul mare, con spiaggia privata per noi camperisti subito lì, almeno per chi è in prima fila. Ci piace, e costa 6 € al giorno. Il paese è piccolo ma non manca niente. Finalmente esce il sole e c'è molto vento, dopo pranzo ci rilassiamo sulla spiaggia. Dato che siamo venuti qui con l'intenzione di andare in treno a Marsiglia, andiamo alla ricerca della stazione. Si trova a 2,4 km di distanza, nel paese vicino, La Couronne. Gli orari dei treni sono comodi, domani andiamo. Bella cena con bistecca disossata, fagioli e naturalmente Inter.

16 agosto

Ce la prendiamo comoda, bagni di sole, relax, pranzo. Partiamo per Marsiglia col treno delle 13. I biglietti si fanno in treno senza maggiorazione, arriviamo dopo 40'. passeggiata per il Vecchio Porto, il quartiere storico di Panier, la cattedrale, la famosissima Corbiere. Fatto un po' di mercatini tipici. La città ci è piaciuta; un guazzabuglio di etnie, ma non abbiamo avuto sensazione di tensioni latenti o di forte scontento. Incredibilmente sembra una città abbastanza pacificata. Mangiano in continuazione, ci sono dei Kebab da fare invidia e delle enormi vetrine di pizze da asporto già pronte, come a Lione. Siamo ripartiti col treno delle 18.55. Non abbiamo potuto fare i biglietti in automatico con la Carta di Credito perchè qui in Francia sta riprendendo piede il Chip, e le nostre carte con banda magnetica non vengono accettate da alcuni distributori automatici, come appunto quelli della stazione di Marsiglia. È seccante, mi farò sentire con la Visa.

17 agosto

Ci siamo alzati presto per andare via, indovinate? Un bellissimo sole e niente vento. Camper service e via. Arrivati all'area attrezzata di St. Tropez in Chemin Fountaine du Pin nel quartiere di Cannebiers, è piena, ma ci hanno detto che domani verso le 11 si liberano dei posti. Abbiamo deciso di andare per un giorno all'area attrezzata Le Tamaris de Ramatuelle. Ci piace, rimarremo qui.
Siamo direttamente sulla spiaggia della Pampelonne, piazzole grandi e delimitate, sull'erba. A noi non serve altro. 14 € al giorno. Siamo a 5 km da Saint Tropez e a 8 km dall'ipermercato Geant.
Dopo pranzo finalmente mare e sole. Per chi è interessato, a 100 metri dal camper, dopo il bagno Neptune, un cartello indica che da lì in poi il nudismo è tollerato. Noi alla Pampelonne c'eravamo sempre venuti fuori stagione, non mi aspettavo di trovare un'acqua che fa concorrenza alla miglior Sardegna; unico difetto è un po' fredda, ma vale la pena fare il bagno. Poi struscio a St. Tropez che abbiamo visto per la prima volta in alta stagione. Perde un po' di fascino rispetto all'inverno ma è sempre bello. Temperatura giusta, ventolino, non si può chiedere di più.

18 – 20 agosto

Altre belle giornate. Sole e mare; bagni in un'acqua spettacolare. Il market del villaggio turistico subito accanto è ben fornito. Poi in giro a St. Tropez: né piccolo né grande, grazioso paese medievale di marinai; paese vero, che non diventa fantasma alle fine dell'estate. Domani ce ne andiamo; il posto ci piace moltissimo, ma quattro giorni sono il nostro massimo.

21 agosto
Alzati presto, camper service e partiti. Siamo passati davanti all'area attrezzata della Gaillarde in una bellissima mattina, abbiamo visto dei camper andarsene, perciò probabilmente c'era posto.
Abbiamo preferito rischiare: via verso il “nostro” St. Raphael. Quest'anno permettono la sosta nella piazzetta del porticciolo di Santa Lucia. A pagamento: 5 € al giorno. Trovato ottimo posto dopo un paio di tentativi infruttuosi. Per essere un parcheggio siamo piazzati proprio bene, c'entra anche lo scooter dietro al camper. Bella passeggiata e spesa in centro. Dopo pranzo andiamo al Geant di Frejus in scooter a fare qualche spesicciola. Poi a passeggio per la passeggiata a mare.

22 agosto

Un giro alle Halles della verdura, poi sull'erba davanti al mare all'ombra di una palma. Sì, perchè le spiaggette a St. Raphael sono piccole e sassose, perciò la maggior parte della gente preferisce piazzarsi nell'erba del curatissimo giardino che costeggia il mare per un paio di km. Un po' di shopping e poi a cena al Roma per una rimarchevole Marmitta del Pescatore. Dopo, un po' a zonzo per il lunghissimo mercatino notturno che occupa tutto il lungomare del paese.

23 agosto

Giornata di totale relax al mare, approfittando del perdurare del bel tempo, con soltanto un'uscita per farci una deliziosa crepe al Gran Marnier. Ci siamo così riposati durante il giorno che abbiamo battuto il record di ritirata sotto le lenzuola, ben mezzanotte e rotti.

24 agosto

Buongiorno, stanno montando il circo, ce ne andiamo. Troviamo un parcheggio (abusivo) su uno sterrato accanto al Geant, comodo e in piano; siamo sette o otto, tutti francesi eccetto noi. Questo ci permette di andare al famoso mercato domenicale di Frejus. Giornata bella, soleggiata, fresca e senza vento: perfetta. Il mercato è enorme, ci vuole tutta la mattinata. Pranzo tardi e poi visitiamo la spiaggia più vicina al parcheggio dove siamo situati; è a 500 metri, inserita in una grande area natura polivalente, con enormi spazi per ogni tipo di gioco, passeggiate a piedi, in bici, a cavallo etc. La spiaggia è piena di gente, l'acqua non è granchè. Pizza da asporto mentre guardiamo la Supercoppa e poi a letto.

25 agosto

Abbiamo fatto spesa al Geant di Frejus e poi camper service all'Iper Casino di Cannes; poi proseguito lungo la costa fino ad Antibes. Proseguendo altri 3 km troviamo un gruppo di camper con le ruote letteralmente sulla spiaggia, in un parcheggio sterrato molto profondo, perciò lontano dalla strada. Mentre arriviamo uno se ne va e ci ritroviamo in prima fila, sulla spiaggia, con un panorama invidiabile. Siamo a Biot, 3 km da Antibes, 14 km da Cannes, 16 km da Nizza, tutte raggiungibili con lo scooter. Era la situazione che sognavamo, ci fermiamo. Guarda caso siamo a 100 metri dal camping in cui siamo stati tanti anni fa. Pranzo, poi sole e bagni, aperitivo sulla spiaggia cena e a letto.

26 agosto

Tempo splendido, colazione e via verso Nizza. Abbiamo fatto tutta la Promenade des Anglais, il Casino, il porto vecchio. Visitata a fondo la città vecchia, il suo mercato, le sue stradine strette e belle. Ci è piaciuta molto. Molto. Convivono medioevo, rinascimento, '800 e modernità, incastrate le une sulle altre. È una visione verticale, pezzi di lego colorati sempre più sottili. E poi le spiagge,
e l'acqua. Veramente, ripeto, bella. Una delle poche città sopra il milione di abitanti che valga la pena visitare. E i colori: tutti i tipi di rosso, con rifiniture verdi o gialle, niente altri colori. Forse per l'ora ( dalle 9 alle 11 )non abbiamo percepito zone a rischio, è pur vero che di polizia, specie al mercato, ce n'era già tanta. Poi torniamo e, potenza dell'accoppiata scooter-camper, in un attimo mi trasformo da turista culturale in bagnante godereccio. Poso lo scooter, cambio slip, bagno, doccia, birra, cornichon, sole, ahhh!! Tutto questo mentre l'acqua bolle e il cane dormicola sotto il camper.
Nel pomeriggio pennica al sole, bagno, letture, un po' di spesa e poi struscio a Antibes, sempre bellissima. Ci torneremo.

27 agosto

Buongiorno, stamani andiamo a Cannes. Un po' la conoscevamo, forse anche per questo non ci ha impressionato come Nizza. Comunque un bel giro sul lungomare e nella città vecchia. Poi di nuovo Antibes. Mentre mi crogiolo al sole guardando il panorama mi torna in mente che avevo fatto promettere a Rosa che l'anno prossimo saremmo andati in Spagna. Tentenno. Ma non è giusto.
Spagna sia. La sera ottima cena di pesce ad Antibes.

28 – 30 agosto

Giorni di totale relax. Unica distrazione una visita a Cagne s/r Mer. Era da quando abbiamo fatto la Provenza e non siamo riusciti a visitarla per motivi topografici, che mi era rimasta sul gozzo.
Veramente bella, specialmente la piazza col castello Grimaldi. Ora abbiamo fatto l'en plein.
Abbiamo visto tutto, grazie al nostro Agility. Pizza da asporto e Inter dopo il nostro ultimo tramonto francese di quest'anno.

31 agosto
Sveglia alle 4,15, partenza alle 4,30. Poco traffico, arrivo a casa alle 10,30.

Conclusioni
Un mese in Francia. Sembra un'eternità. Avendo diviso più o meno a metà il periodo ( prime due settimane fiumi, ultime due mare ) ci è sembrato ancora più lungo. Non troppo lungo, quello mai.
La solita, bellissima, Francia, che riesce a stupirci ogni volta. Un sogno percorrere le stradine del Perigord con lo scooter e Rosa dietro. Una delizia per gli occhi il mare del sud con i suoi mille colori. Le città, grandi e piccole, tutte bellissime; l'organizzazione, se possibile ancora migliorata.
St, Tropez e le sue spiaggie, da non venir più via. La Cote d'Azur, quella vicina a noi, quella che, in tono spregiativo, non è più Francia... Ne avessimo noi di Coste Azzurre... Anche in pieno agosto, tolleranza e cortesia. Quanta malafede in certi giudizi negativi su questo pezzo di Francia (ebbene sì, Francia). Una settimana fra Antibes e Nizza, da ricordare. Ce la siamo goduta.
Camperfree
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Camper
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