Passeggiando tra la bellezza di Varazze
Passeggiando tra la bellezza di Varazze
Le rocce presenti sono serpentinoscisti, rocce metamorfiche di colore verde scuro, che diventano quasi bianche nel tratto vicino all’abitato. Con lo stesso tipo di roccia sono realizzati tutti i manufatti ferroviari: i portali delle gallerie, i muri di sostegno ad archi e i parapetti, anch’essi oggetto di recupero e restauro.
In zona S.Giorgio-Puntabella, fra Cogoleto e Varazze, si può osservare e visitare, scendendo lungo la scalinata di accesso del Cala Loca dalla strada Aurelia, una testimonianza unica di come, circa 125.000 anni fa, il livello del mare fosse posto 7 metri più in alto dell’attuale livello. Inoltre è presente una grotta, scolpita dall’erosione marina sulla dura roccia serpentinica, che costituisce l’intera caletta sottostante parte integrante del Geo-Parco Del Beigua – Patrimonio UNESCO.
Nei fondali delle piccole baie rocciose che si trovano al disotto della passeggiata vivono molte specie animali tra cui ricci marini, polpi, gamberetti, pomodori di mare, paguri. A Portigliolo, alla foce del rio Arenon, era presente un borgo medioevale, dove i marinai si andavano a rifornire di gallette (biscotti per marinai), e del quale resta solamente qualche edificio in rovina.
Se amate il mare, la Riviera delle Palme vi catturerà, anche con il freddo.
Palazzi storici, chiese ed oratori, vie e vicoli che si fanno largo tra gli edifici dalle tipiche facciate color pastello. Questo è ciò che custodisce il centro storico di Varazze, un gioiello storico-architettonico tutto da scoprire.
L’itinerario può cominciare all’altezza del “Lungomare Europa”. Rivolta sulla costa, la Villa Cirea del noto compositore calabrese è uno dei migliori esempi di una classica dimora ligure del XIX° secolo. Una villetta su tre piani arricchita dagli affreschi del De Servi, le partiture del Maestro e il prezioso pianoforte a coda che trovano spazio nell’antico salone.
Poco dopo si raggiunge il Santuario della SS. Trinità, costruito nel 1376 fu detto di Santa Caterina, perché sul luogo di una presunta sosta di Santa Caterina da Siena al ritorno da Avignone.
All’interno affreschi di numerosi pittori e decoratori del secolo scorso, tra cui Santo Bertelli “Santa Caterina in estasi”, 1850, Luigi De Servi “Morte di Santa Caterina”, 1892, Francesco Gandolfi “Santa Caterina invoca a Gesù la protezione della colonia varazzina di Buenos Aires, durante il colera del 1867” e il medaglione, Luigi Gainotti “I putti e Sposalizio mistico di Gesù con Santa Caterina”.
Svoltando nella via interna, uno degli edifici che spicca è la Chiesa Conventuale di S. Domenico, realizzata nel ‘400 e poi ampliata due secoli dopo. Tra i vari cimeli che custodisce vanno citati almeno un dipinto risalente al 1100 e le reliquie del Beato Jacopo. È la volta poi di due oratori, quello di San Bartolomeo, del 1423, e l’altro di Nostra Signora Assunta, costruito nel 1300.
Un elemento che caratterizza il centro storico di Varazze è la presenza dell’antica cinta muraria eretta verso la fine del XIV° secolo e che ancora conserva i resti dell’originaria Chiesa di S. Ambrogio, edificata nel 1139.
La passeggiata lungomare varazzina è bella in qualsiasi stagione e guardando in qualsiasi direzione. Verso il mare ci sono i surfisti che domano le onde. Verso la città si scorgono alcuni edifici che risaltano per la loro unicità. Emblematico a tal riguardo è il Palazzo Beato Jacopo, oggi sede dell’ufficio informazioni della città.
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