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La nostra Francia

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Messaggio Da Camperfree Sab 11 Mag 2013, 08:01

La nostra Francia

La Loira atlantica,la Bretagna e la Normandia

di Augusto

Mezzo: Dethlefss Globebus T011 detto “Piccolino”
Equipaggio: Augusto alla guida
Adriana navigatrice
Km percorsi 5.000

6/5 Partiti da Budrio (BO) alle 8 circa,superata Torino ci incamminiamo verso il Frejus prima di entrare in Francia , facciamo una sosta per il pranzo nell'ultima area di sosta dell'autostrada. Fatto il valico le voilà siamo in Francia e comincia l'avventura. Per il viaggio di trasferimento verso la nostra meta che è la Loira Atlantica, abbiamo deciso di fare l'autostrada, ma arrivati a Clermont Ferrand, indirizzo Augusto verso la statale invece che verso l'autostrada, infatti in Francia i segnali stradali per le statali sono verdi (mentre da noi lo sono quelli per le autostrade) e quelli per l'autostrada sono blu. Ma così ci rendiamo conto che poi viaggiare sulle statali francesi è abbastanza comodo e ci permette di vedere qualcosa di più che non l'autostrada (oltre a non costare niente). Così passiamo da Volvic e dallo strano paesaggio creato dai vulcani d'Auvergne, che è spento da tempo, passiamo dalla gola de la Sioule e ad un certo punto ai bordi della strada e nei boschi compare la neve, che sembra appena caduta!!Fatti 930 km, ci fermiamo a Pontaumur dove troviamo un parcheggio dietro l'Ufficio Postale dove abbiamo cenato e dormito avvolti in un silenzio incredibile. Domani è un altro giorno di spostamento e quindi dopo una breve passeggiata per sgranchirci le gambe torniamo in camper, per affidarci ad un sonno ristoratore!

7/5 Stamattina sveglia presto anche se questa è una giornata di spostamento ci siamo concessi una sosta prima alla periferia di Limoges dove abbiamo visitato l'esposizione di ceramiche tipiche della zona e in seguito a Cognac dove abbiamo fatto una visita guidata con degustazione alla Distilleria Hennesy, poi partenza verso l'Oceano, dove siamo arrivati verso le 18 . La Rochelle – questa era la meta - ha un po' di: traffico caotico, (bisogna poi anche dire che qui cominciano a festeggiare l'ascensione e quindi questo è un fine settimana di spostamenti anche per i francesi) ma siamo riusciti a trovare il Camping Municipal al Porto Nuovo, sistemato il camper, anche grazie alla presa slovena, abbiamo preso le bici e via verso il Porto vecchio dove abbiamo cenato in un ristorantino del centro. Impressionante la marea ci sono le barche adagiate sul fondo!, Dopo cena al camper, anche perchè pioveva, poi partitina e a nanna.
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8/5 Oggi è stata tutta dedicata a La Rochelle. Sveglia con calma, colazione e poi in bici verso il centro per una visita a questa bella cittadina portuale, osservo la marea e vedo che comincia a crescere ma alcune barche sono ancora all'asciutto. Belle le torri con quella che fu una antico faro mediovale e che nel corso del tempo è stato anche trasformato in prigione per i corsari. Ci inoltriamo nel centro e con sorpresa troviamo un ricco e variopinto mercato. Ci piace girare per i banchi per vedere le cose tipiche del posto, ma ne usciamo con una gran fame anche se ci siamo comperati una guiche lorreine da mangiare così. Bene torniamo verso il porto e ci polleggiamo in un bar dove ordiniamo ostriche e vino bianco e così ci siamo fatti l'aperitivo. Si torna in camper per un frugale pranzo e dopo una breve sosta al sole riprendiamo le bici per ritornare verso il centro dove si svolge una corsa tutta al femminile.
Serata incredibile al Ristorante Andre' con un piatto da re di pesce con gamberi, ostriche, granchi ecc. , non è quel che si dice un ristorante da primo prezzo, ma sicuramente ti offre veramente uno spettacolo e per gli occhi e per la gola!
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9/5 Altra giornata di spostamento, da La Rochelle andiamo verso Le Croisic, ma prima prima passiamo da l'Ile de Re attraverso un ponte che fa pagare 9 Euro per andata e ritorno, ma d'altronde non c'è altro sistema per raggiungere l'isola, con una breve ma bella sosta al Phare de Balenes , fatevi la salita ai 257 gradini del faro il panorama è bellissimo, anche se piove!; un'altra a Saint Martin de Re un paesino carino che come centro ha un piccolo porticciolo, anche lì 'c'è il mercato coperto con tutti i suoi colori, sapori ed odori. Ripartiamo e dopo una sosta in un'area di servizio per mangiare raggiungiamo Nantes, dove non ci fermiamo ma che vediamo nella sua grandezza da un. ponte grandissimo sulla città e la Loira che sfocia verso l'Atlantico. Quindi ci dirigiamo verso la meta di Le Croisic. Piccolo paese di pescatori dove arriviamo verso sera e troviamo due belle aree riservate ai camper, che di giorno sono gratuite, ma che la notte costano 5 Euro (dalle 20,00 alle 9,00). Parcheggiamo il camper e, visto che non sono ancora le 20 andiamo a farci un giro per il centro dove facciamo diversi acquisti poi facciamo il nostro biglietto per la notte lo posizioniamo in vista e via per farci una scorpacciata di “mules e frittes”. A nanna con il riscaldamento accesso e il tic tic della pioggia che ci fa compagnia fino a mattina.

10/05 Da Le Croisic che lasciamo sotto l'acqua e il vento andiamo verso Carnac e suoi Megaliti, ma prima facciamo sosta in uno dei posti più suggestivi: il Parco Regionale de la Bruiere, un bel sito per chi ama la natura ancora selvaggia con le case con il tetto di paglia, le paludi e i cavalli. Mangiamo in un'area di sosta immersi in un verde lussureggiante e ci inoltriamo fino nel cuore del parco dove ci sarebbe la possibilità di fare un giro in barca di circa 1 ora al costo di 10 Euro, ma il freddo e la pioggia ci sconsigliano di intraprendere l'avventura. Fatta quest'immersione nella natura ci dirigiamo verso la nostra meta Carnac, dove arriviamo verso sera, troviamo area di sosta per camper....veramente piena, ma un posticino per il nostro piccolino, lo troviamo sempre, così una volta parcheggiato,ci rechiamo verso il centro della cittadina dove riusciamo ad avere le notizie dei siti e del Museo al Centre de Information in modo veramente gentile. La pioggia ci fa ritornare al camper dove passiamo una tranquilla serata tra carte, giochi con pc e lettura, naturalmente il riscaldamento è acceso. Domani si va a visitare l'allignement de megalite!
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11/05 La pioggia almeno stanotte ci ha voluto bene e non si è fatta sentire. Stamattina però alla sveglia il cielo è grigio e non promette niente di buono, ma “on i va”, fatta la colazione e cercato di rassettare un po' il camper ci incamminiamo verso la Maison des Megalites che troviamo già aperta e dove una Signora veramente gentile, sentito che siamo italiani ci ha dato tutte le spiegazioni per poter fare la nostra visita e quindi con macchina fotografica e ombrelli si parte, a piedi, per visitare questo straordinario sito archeologico che risale all'epoca neolitica. La domanda che ci siamo fatta era come avranno fatto a trasportare tutte quelle pietre solo con la forza delle braccia visto che all'epoca non esisteva né la ruota né tanto meno sistemi di carrucole o simili. Veramente un sito da vedere noi non abbiamo avuto il sole, ma in compenso non ha piovuto e questo già ci ha consolato.
Alle 11,30 circa siamo rientrati al Camper e visto che era presto per mangiare e volevamo vedere la spiaggia di Carnac ci siamo andati in camper, dove abbiamo pranzato, poi un'altra passeggiatina lungo il lungo mare di Carnac che ha una bella spiaggia sabbiosa. Verso le 13 siamo partiti alla volta di Quiberon dove abbiamo letto che c'è la possibilità di effettuare una visita guidata in una delle poche “conserverie” di pesce rimaste e così siamo arrivati al paese e poco prima di entrare al centro città ci sono le indicazioni per la Belle Illoise fabbrica di sardine. Nell'andare a Quiberon passiamo da un istmo (si vede il mare da entrambe le parti) da una parte c'è una spiaggia con sabbia bianca e l'altra invece è più rocciosa, veramente affascinante, intanto ha cominciato a fare capolino il sole. Quindi ci siamo trovati in una piccola zona industriale moderna dove oltre alla Conserveria abbiamo potuto vedere una fabbrica di caramelle e una di marmellate con il loro ciclo di lavorazione, almeno è una cosa un po' diversa dal solito. La prossima meta è Concarnau così ci avviamo verso questa cittadina, dove arriviamo verso le 18. L'area di sosta vicino alla Gare è abbastanza grande c'è lo scarico e il carico di acqua (4 Euro), anche 55 minuti di elettricità, se uno ha bisogno, ed è a pagamento solo per la notte per 2 euro. Una volta sistemato il camper siamo partiti alla volta del centro di Concarneau, che dista circa 500 mt dal parcheggio, e la Ville Close, cittadella fortificata costruita tra il XIV e XVII secolo, fatta una rapida passeggiata fra le sue stradine decidiamo di fermarci per una rapida cena con mules e frittes e poi di corsa al camper per regolarizzare la sosta. Altra breve passeggiata poi a riposo in camper. Ora sono le 21,30 e ci si vede ancora benissimo con una luce bellissima.
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12/05 Stamattina aprendo l'oblò sopra il nostro letto, finalmente ho visto un bellissimo cielo azzurro così ci siamo alzati e fatta una buona prima colazione siamo ritornati verso il centro di Concarneau che si stava risvegliando lentamente, anche se la luce del sole è veramente incredibile, prima di uscire dalla Ville Close facciamo una bella visita al Museo della Pesca, che non è molto grande ma che mostra con vari plastici la vita dei pescatori, le aste del pesce e la lavorazione dello stesso all'interno delle navi moderne. Facciamo una piccola spesa all'Ipermercato Leclerc e poi via verso la penisola di Cruzon. Riesco a far sbagliare strada ad Augusto ma riusciamo comunque a recuperare e lungo la strada ci fermiamo per un buon pranzetto a base di pasta col pesto a bordo del nostro “piccolino” quindi ci avviamo verso Cruzon. Lungo la strada ci colpisce una piccola chiesa sulla destra della strada, decidiamo in un baleno di visitarla e così ci fermiamo e troviamo veramente un piccolo gioellino con un sacco di leggende, pare ci sia addirittura sepolto un tesoro dei Templari, si tratta di Sainte Marie du Menez Hom. I segnali in due lingue, francese e bretone ci confondono ancora, ma stavolta l'errore ci è valso uno spettacolo impareggiabile facendoci fare il giro delle fortificazioni napoleoniche ed inoltre quando siamo al ponte degli Spagnoli, ecco dalla parte opposta della baia Brest con il suo porto. La strada non è larghissima, ma andando con prudenza si riesce a girare. Arriviamo così al Paese che sta sulla punta di questa penisola Camaret sur la mere piccolo porto con una bella chiesina lungo il molo dello stesso dove ci sono degli ex voto dei marinai, cattolici, che si sono salvati da un naufragio. Fatto un giretto lungo il molo, cerchiamo per la notte un campeggio: abbiamo bisogno di attaccarci alla luce per ricaricare le batterie delle macchine fotografiche. Troviamo il Camping Municipal Lennic che ci accoglie con un bel prato curato con docce calde e servizi veramente puliti. Cenetta in camper poi un ultima passeggiata al porto e poi un po' di relax sul “piccolino”.

13/05 Oggi ci avviamo verso Morlaix però vogliamo fare una puntatina verso l'interno e così si parte dopo una bella annacquata di pioggia che ci ha fatto ricordare che maggio è pazzerello,...ma non era marzo? Va be' è lo stesso noi andiamo avanti e procediamo e facciamo bene, perchè mano mano che la giornata passa ci si presenta una splendida giornata di sole, fredda, ma di sole, prima di lasciare Camaret ci dirigiamo verso i menhir che Augusto ha visto ieri sera durante una sua breve passeggiata solitaria, e visto che ci siamo proseguiamo verso il Point de Pen -hir, che ci lascia senza fiato per la sua bellezza, anche se il tempo non è dei migliori: l'estremo punto è puramente panoramico, mentre poco prima di arrivare al punto estremo c'è un piccolo museo della Battaglia dell'Atlantico e un gigantesco monumento che ricorda il discorso di De Gaulle ai francesi fatto all'inizio della guerra, inoltre il Museo vuole ricordare i morti in mare durante tutta la seconda guerra mondiale. Fatta questa bella sosta ci avviamo verso l'interno cercando quello che ci sembrava fosse un castello a Sizun, ma di castelli a Sizun non ce ne sono, o almeno non sono visitabili, però la cittadina carina ci accoglie con una bella piazza e una bella chiesa che fa parte del giro des Calvaires che si dipanano tra Sizun e Guilome. Qui bisogna aguzzare la vista perche questi monumenti sono sparsi anche un po' per le campagne, ma quando ci si arriva si rimane incantati dall'imponenza dell'opera. Visitato Sizun siamo colpiti dall'indicazione per i Mulini di Keruat e così seguiamo le frecce fino ad arrivare all'eco museo dei Mulini, ma un cartello “ferme” abbatte le nostre speranze di una possibile visita. Visto che è già l'ora di pranzo fermiamo il piccolino e ci facciamo un pranzetto con calma nel parcheggio del Museo, e quando abbiamo finito ci accorgiamo che qualcuno arriva e apre la porta , permettendoci così di effettuare una bella visita di questo sito che è adatto anche ai bambini: si percorre un bel sentiero, agevole, e si raggiungono il Mulino alto e quello basso, con la ruota che ancora funziona:un bello spaccato di vita contadina che ci rimanda a qualche tempo fa e che fa capire magari ai più piccoli che il pane non lo fa solo il fornaio!
Visitato l'eco museo cerchiamo l'altro calvario quello di Guilomme che troviamo un po' a fatica, ma che per la sua imponenza ci ripaga della fatica. Ora andiamo verso Morlaix che troviamo un po' trafficata e dove decidiamo di non fermarci per la notte, visto che l'area sosta per camper è in una zona abbastanza isolata e un po' “ricca” di strani personaggi, così dopo vari cambi di strada approdiamo a Carantec spiaggia e porticciolo che ci convince ad una sosta serale, con un bellissimo giro prima lungo le strade cittadine per arrivare al piccolo porto e poi lungo il “sentier cotier” che ci porta al Chateau de Taureau che era una prigione per i corsari inglesi. Ci facciamo una cenetta a base di crepes e dopo un ultima passeggiata, a bordo del “piccolino” per navigare fra le braccia di Morfeo.
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14/05 Stamattina il cielo non promette niente di buono, comunque Augusto, dopo aver fatto colazione va a fare 2 passi intorno alla zona dove abbiamo dormito e scopre che ci sono un sacco di persone che si apprestano a scendere in mare attrezzati di mute e di bombole per ossigeno, inoltre incontra un vecchio pescatore che gli mostra il suo bottino di granchi che ha pescato così per passare il tempo. Non appena decidiamo di muoverci inizia a piovere e non smetterà che verso sera, ma noi decidiamo comunque di proseguire per il nostro itinerario previsto, scendendo verso Morlaix vediamo un cartello che indica un castello e sull'istante decidiamo di andare lì e quindi seguiamo le indicazioni che ci portano al Castello di Kerjean, purtroppo la mattina è chiuso, apre alle 14, quindi ci dirigiamo verso Morlaix, parcheggiamo nell'area gratuita per i camper in Rue de Brest presso l'Ecomarchè, che ieri per una sosta notturna non ci aveva dato affidamento, ma che per per una sosta in pieno giorno e con altri camper ci ha dato più sicurezza. Ci incamminiamo così verso il centro di Morlaix che visitiamo veramente in un lampo: la pioggia e la fame ci riportano verso il camper dove approntiamo il nostro pranzo, quindi partiamo per il Castello di Kerjean, passando per l'Enclose di Bodilis che fa parte del giro dei Calvaires, e che anche se più modesto rispetto a quelli visitati ieri merita di essere visto per la sua ricchezza di addobbi. Ed eccoci finalmente al castello di Kerjean dove entriamo, ma stentiamo un po ad orientarci, visitate alcune stanze, salendo le scale ci si trova immersi nella morstra sul cinema in Bretagna, che è carino, sì, ma che nulla a che spartire con tutto il contesto, se non nella parte in cui parla dei film storici e delle loro sceneggiature che cercano di riprodurre con la migliore qualità possibile le “location” delle storie che si raccontano. Diciamo la verità siamo un po' delusi da questa visita e stavolta partiamo alla volta della nostra prossima meta: Perros Guirec che è famosa per le sue scogliere di granito rosa. Lungo la strada Augusto vede un altro cartello che richiama ad un Castello di Rosanbo e chiaramente deviamo, intanto eravamo arrivati a Plestin les Grèves e alle sue spiaggie ricche di un'alga verde che vediamo raccogliere con una ruspa e caricare su mezzi trainati da trattori, infatti queste alghe sono da tempo memorabile utilizzate in agricoltura come fertilizzante. Lungo la strada che ci porta a Rosanbo ci ritroviamo uno di questi trattori carico di alghe che porta evidentemente presso la sua azienda. Arrivati al Castello vediamo che l'orario di visita termina alle 17 e quindi mesti vediamo di riprendere qualche foto del parco, quando una Signora gentile ci chiama e ci chiede se vogliamo unirci all'ultima visita guidata, felici accettiamo subito e mai decisione fu più saggia, quello che ci aspetta è veramente straordinario, un castello finemente arredato con una guida che credo sia proprio la padrona di casa, e lo capisce da come spiega ad uno ad uno gli oggetti che si trovano nelle varie stanze, peccato che all'interno non si possa fotografare, ma rimarrà tutto nella mente. Contenti ci avviamo infine verso la nostra meta , e sono già le 19, ma la luce nonostante la pioggia è ancora tanta e quindi visto che a Perros Guirec, stando alla mia guida sulle aree di sosta, non risultano esserci aree, decidiamo di andare a Tregastel che è un paesino che si trova un po' oltre alla nostra meta, ma che intanto ha un'area di sosta molto carina e che inoltre dopo cena ci offre una delle passeggiate più belle fatte in questi giorni, infatti preso un sentiero sterrato che parte dall'area si arriva dapprima ad un laghetto con i cigni e poi... su una spiaggetta fantastica che alle 21 ci ha offerto un tramonto su queste acque circondate da grandi rocce di granito rosa. Non c'è che dire ogni sosta ci ha regalato veramente qualcosa di bello e di nuovo.
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15/05 Stamattina il sole c'è,quindi ci alziamo facciamo colazione e poi andiamo a fare il carico di acqua e scarichiamo quella grigia, poi andiamo per pagare la nottata nell'area sosta, ma qualcosa non funziona, una signora chiama aiuto con una specie di citofono e il risultato è che il pilone si abbassa e tutti passiamo senza pagare!! Andiamo verso Plaumanec'h e la sua spiaggia di granito rosa, parcheggiato il camper andiamo verso un sentiero che ci porta fino al faro, mostrandoci ad ogni curva uno spettacolo diverso. Lasciato il granito rosa alle nostre spalle decidiamo di andare a Cap Frehel ,ma prima decidiamo di fare una deviazione ad Erquay che è la patria delle cappe sante. Il paese si presenta sotto un bel sole, ci facciamo una bella passeggiata lungo il porto e diciamo che questo paesino ci ha conquistato per la sua tranquillità, inoltre vediamo anche in lontananza l'area sosta per i camper che è ben piena e sulla spiaggia ci sono tanti kiters con i loro vari mezzi che si divertono approfittando della bassa marea. Ora è il momento di andare a Cap Frehel e da lì saliamo in cima ad un altro Faro che però si presenta più facile che la salita di quello delle Balene dell'Ile de Re. Dopo questa passeggiata decidiamo di andare Saint Malo e, anche se è sabato pomeriggio, riusciamo, dopo diverse difficoltà a trovare l'unico campeggio, e a sistemarci, così partiamo per la Ville Close o Intra Muros come lo chiamano, ma arrivati al ponte mobile, pensiamo che non vale la pena fare tanta strada e così torniamo indietro e ci fermiamo in un piccolo ristorante vicino al campeggio “La Cale” dove mangiamo un piatto di frutti di mare, compreso un granchio gigantesco che veramente soddisfa le nostre papille. Rientro al campeggio e poi a nanna non dopo aver scritto queste poche note.

16/05 Oggi il sole ci aiuta a svegliarci presto e quindi via verso il centro “Intra Muros” di Saint Malo, che ci accoglie con le sue alte mura . Iniziamo la visita di questa bella cittadina consci che la stessa durante la seconda guerra mondiale è stata rasa al suolo e che dopo la guerra è stata ricostruita nel modo più fedele possibile. Inoltre le mura sono tutte percorribili a piedi e ci permettono di osservare i vari punti panoramici che la cittadina offre. Le stradine offrono ovviamente ogni sorta di oggetti e souvenir ed è gradevole girare fra una bottega e l'altra. A pranzo ci fermiamo in una brasserie e mangiamo un menù Bretone stavolta senza pesce, altrimenti mettiamo su le branchie. Altra passeggiata che ci consente di visitare la cattedrale e di sentire una piccola banda di ragazzi che suona una simpatica musica e che ci fanno arrivare in una piazza dove si svolgono varie attrazioni. Ormai la stanchezza ha il sopravvento e decidiamo di rientrare in camper per un giusto polleggio. Scropriamo però che dal campeggio si arriva ad una terrazza panoramica che ci consente di vedere ancora un bel panorama di Saint Malo e del suo centro storico e la sua baia.
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17/05 La notte ha portato la pioggia, ma stamattina un bel sole ci sveglia, e, dopo aver fatto colazione, ci prepariamo per partire da Saint Malo. La direzione è verso Dinan, dove arriviamo quasi fino in centro e parcheggiamo per arrivare, dopo pochi passi verso la città vecchia. Dinan è una città antica dove ogni anno a luglio si svolge una festa medioevale che coinvolge tutti i suoi abitanti e i visitatori che si trovano là per l'occasione, giriamo per il centro di questa cittadina con calma guardando le case caratteristiche con il legno. Visitata Dinan partiamo alla volta di Cancale e delle sue ostriche. Arrivati a Cancale, troviamo subito l'area camper che è un po' decentrata ma che un sentiero collega benissimo al porto, il centro del nostro interesse. Giriamo per il porto e nella fila di Ristoranti che si affacciano su di esso ne scegliamo uno affidandoci più alla lettura della lista che alla conoscenza, ma il risultato è dei migliori: un piatto di ostriche da re e le sardine alla griglia coronano un pranzetto così come ce lo aspettavamo. Una passeggiata lungo il porto ci mostra anche le bancarelle dove le donne di Cancale pongono in vendita il raccolto, in fatti si vedono poco lontano i trattori che trasportano il loro carico verso i rivenditori. Con un'altra passeggiata raggiungiamo il camper e paghiamo la sosta (Euro 2,50 per due ore abbondanti di sosta), questa volta ci dirigiamo verso Le Mont Saint Michel che raggiungiamo verso le 17, non prima di aver fatto sosta, lungo la strada in un mulino a pale, funzionante. Parcheggiamo il camper nell'area di sosta obbligatoria (10 Euro per il giorno) e andiamo alla scoperta di questo monumento dell'UNESCO. Arrivati in cima alla rocca andiamo a visitare l'Abazia che ci colpisce per la sua architettura e la posizione di assoluto dominio sul territorio circostante. Dopo di che si torna al camper con una cenetta ristoratrice e altra passeggiata per vedere arrivare la marea che verso le 21,15 circa non tradisce le nostre aspettative e comincia ad avanzare con tutta la sua forza. E' ora di rientrare e prepararsi per la nanna.
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18/05 Stamattina il cielo su Mont Saint Michel è un po' grigio,ma dopo colazione ci facciamo un'ultima passeggiata su per la stradina, poi partiamo con destinazione i luoghi dello sbarco del D Day. Facciamo una sosta per il pranzo in un'area di sosta che è l'inizio di un Parco regionale e così dopo pranzo ci facciamo anche una bella camminatina al suo interno. Arriviamo verso le 15,30 arriviamo a Sainte Mere l'Eglise dove visitiamo un bellissimo Museo sullo sbarco, inoltre prima di entrare al Museo chiediamo notizie sugli altri siti da visitare all'Ufficio Informazioni di questo gradevole paesino che si presenta con la sua chiesa che ha un fantoccio appeso al campanile in ricordo del paracadutista americano che lì rimase impigliato nella notte del 6/6/1944. Il Museo infatti è una testimonianza dello sforzo alleato per battere i tedeschi che vennero sì attaccati dal mare ma anche dai paracadutisti che riuscirono a formare squadre di combattimento che sorpresero i tedeschi alle spalle. Dopo Sainte Mere l'Eglise andiamo ad Utaha Beach, dove però troviamo il museo già chiuso, ma i monumenti che si trovano lungo la spiaggia soddisfano la nostra curiosità e proseguiamo, stavolta alla ricerca di un posto dove fermarci per la notte che troviamo a Isigny sur la mere, che non si trova sul mare, ma fa lo stesso, troviamo una piccola area per camper gratuita con tanto di separatore in siepe e scarico e carico. La sosta è gratuita, quindi fermiamo il piccolino e andiamo a mangiare una ….pizza. Sì avete letto bene una pizza e dirò che non era neanche cattiva, anzi, cotta con forno a legna e servita da una simpatica signora. Per ora buona notte e domani altra puntata dedicata al D Day
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19/05 Come avevo preannunciato ieri sera, oggi proseguiamo la visita ai siti dello sbarco : ci aiuta un bel sole e un venticello fresco. La prima tappa la facciamo lungo la strada che porta fino ad Arromanche sur mere, e scendiamo a Omaha Beach che mostra ancora i segni della furibonda battaglia che si è combattuta, la terrazza che da sul mare ci mostra le rocce che i soldati alleati hanno dovuto scalare sotto il tiro dei tedeschi: il cuore si stringe e si fa poca fatica ad immaginare la carneficina che è avvenuta in quei luoghi. Il terreno su cui camminiamo è pieno di buche e la guida dice che sono le stesse lasciate dalle cannonate che le navi sparavano per cercare di coprire l'avanzata dei soldati. Si possono vedere e visitare 2 bunker tedeschi, dove regna un buio incredibile. Dopo Omaha andiamo verso il Cimitero americano che si trova a Colleville sur Mer il territorio del cimitero è stato donato dalla Francia agli Stati Uniti e per accedere a questo cimitero, valgono quindi le regole americane: Metal detector e lo stesso aggeggio che viene usato negli aeroporti per verificare i bagagli, a me fanno togliere anche la sciarpa che ho intorno al collo!! ad Augusto il sistema “bretelle” fa vibrare il metal detector, ma tutto è a posto e quindi entriamo e nella prima parte si assiste ad un ciclo di brevi filmati che illustrano tutto quello che è stata l'organizzazione del D Day, verso la fine di questo percorso si entra in una sala circolare molto grande che contiene una serie di fotografie di alcuni dei soldati morti e una voce fuori campo recita tutti i nomi!!!Veramente ti prende l'anima, perchè la maggioranza dei soldati che sono sepolti lì sono tutti molto giovani. Si trova anche la foto del famoso Soldato Ryan e dei suoi tre fratelli deceduti. Usciti ci si trova davanti a una spianata immensa di tombe. Dopo questa visita la nostra meta è stata ad Arromanche per vedere quello che resta del porto provvisorio costruito dagli inglesi, che si sono portati i blocchi di cemento dall'Inghilterra, su un idea di W. Churchill, per consentire lo sbarco dei mezzi pesanti, visitiamo così il Museo dello Sbarco e poi ci avviamo verso la nostra serata, l'ultima sul mare . Arriviamo così a Courselles sur Mere, piccolo centro vacanziero a pochi km da Arromanches. Troviamo abbastanza velocemente un bel campeggio e visto che nella cittadina ci sono le piste ciclabili, ne approfittiamo per andare alla ricerca di un ristorante sul mare per salutare quello che è stato per diversi giorni il nostro cibo più importante. La scelta è stata felice con un'ultima mangiata di ostriche e le ali di razza e un dolce squisito per tutti e due. Riprendiamo le bici che ci riportano verso il camping e una buona nottata.

20/05 Oggi giorno di trasferimento per cominciare ad avvicinarci a casa, lungo la strada, mentre mangiamo incontriamo una simpatica coppia italiana, che viaggiano con la roulotte. Decidiamo così di uscire dall'autostrada a Tours e di andare a visitare il Castello di Amboise che è uno dei più grandi della valle della Loira. Amboise è abbastanza caotica ma riusciamo a vedere la freccia che ci indica il parcheggio per i camper e così riusciamo, parcheggiato il Piccolino, a fare la nostra visita al Castello che ha al suo interno un cappella dove si dice che sia sepolto Leonardo da Vinci che lì visse gli ultimi anni della sua vita e vi morì. La visita è abbastanza veloce così possiamo riprendere la strada verso casa. Verso le 19 decidiamo di riuscire dall'autostrada per fare benzina e per cercare un paesino dove dormire. Lo troviamo appeno dopo Montlucon, che è troppo grande e caotica per i nostri gusti, a Neris Le bains. Cena, giretto e poi a nanna. Domani ci aspetta un altro lungo viaggio.

21/05 L'area prescelta per la notte si dimostra veramente comoda e silenziosa, questa ha addirittura un bagno con acqua calda e la doccia, inoltre notiamo un servizio navetta gratuita che ti porta su verso il centro del paese. Non c'è che dire veramente la Francia ci ha colpito per la sua organizzazione e soprattutto valorizzazione di quelle che sono le vacanze in “plein air”:so di dire una cosa scontata per chi già conosce questa realtà, ma vedere che in ogni più piccolo paesino, anche il più sperduto in mezzo alla campagna, c'è l'indicazione per arrivare all'area di sosta per i camper, dove si trova sempre il servizio di carico e scarico di acqua e la possibilità, se occorre anche di attaccarsi alla luce, i servizi si pagano, ma nella maggioranza dei casi non sono costi elevati, si parla di 2 euro per 100 litri di acqua o per 50 minuti di elettricità. Ci fermiamo in un paesino vicino al confine per fare carburante ad un distributore di Carrfour (anche su questo andrebbero dette più che due parole, visto che sono i distributori, almeno in Francia che offrono i migliori prezzi con un'apertura di 24 ore e che hanno proprio il marchio del supermercato e non di altre più conosciute garantendo così veramente un libero mercato a favore del consumatore. Rientriamo in Italia passando sempre dal Frejus con la voglia di ritornare per visitare altri luoghi di questa nazione che ci ha saputo accogliere nel modo migliore, offrendoci la possibilità di visitarla con ampia libertà e sempre sentendoci molto sicuri.

Aree di sosta utilizzate trovate grazie alla Guida Camper Europa 2010
La Rochelle Camping Municipal Port Neuf
Le Croisic Area sosta Les Bassins Rue du Bassin sul porto
Carnac Area sosta Square d'Illetissen – Vicino al centro e alla Maison de Magalithes
Concarneau Area Sosta parking de la Gare Avenue de la Gare a 500 m dalla Ville Close
Camaret sur Mere Camping Municipal Lannic
Carantec Area Sosta Rue de Castel an Dour. Vicino ad un centro sportivo e alla spiaggia
Tregastel Rue de Paul Palud vicino alla spiaggia
Saint Malo Camping Municipal Alet
Cancale Area sosta Air Camoing car Ville Ballett, Rue des Francais Libres, molto carino con servizio mattutino per baguette e croissant
Le Mont Saint Michel area sosta Parking Mont-Sait-Michel vicinissimo al paese
Isigny sur Mer Area sosta Quai Neuf vicino al centro e a un supermercato
Courselles sur Mer Camping Municipal
Neris les Bains area sosta attaccata al Camping Municipal poco distante da un centro congressi
Camperfree
Camperfree
Camper
Camper


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