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Messaggio Da Camperfree Sab 25 Ago 2012, 11:08

Scozia 2010

di Ivana e Matteo
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Partenza: 30 luglio 2010 Km: 63.495
Ritorno: 22 agosto 2010 Km: 69.310
Percorsi: Km: 5.815

Equipaggio: Matteo Ivana Sparky (Maltese)

Mezzo: Elnagh Big Marlin Ford Transit 2005 T.D.

RILEVAZIONI GPS

Kelso N 55° 35’ 49” W 02° 25' 49” Parcheggio grande dietro le rovine della cattedrale
Melrose N 55° 35’ 57” W 02° 43’ 29” Parcheggio lungo la strada, a 10 min. dall’Abbazia
Edimburgo N 55° 56’ 42” W 03° 12’ 55” Parcheggio grosso a 20 min. dal Castello
Callander N 56° 14’ 39” W 04° 13’ 15” Parcheggio grande con area pic-nic e parco giochi, lungo il fiume
Anstruther N 56° 13’ 25” W 02° 42’ 21” Parcheggio grande a 10 minuti dal centro
Anstruther N 56° 13’ 42” W 02° 40’ 47” Parcheggio con vista baia
St. Andrews N 56° 20' 28” W 02° 48' 22” Parcheggio a 20 min. dal centro (vicino stazione bus)
Tayport N 56° 27’ 04” W 02° 52’ 52” Parcheggio sul molo con pochi posti
Arbroath N 56° 33’ 34” W 02° 34’ 16” Parcheggio grande per passeggiata sulle scogliere
Stonehaven N 56° 57’ 39” W 02° 12' 06” Parcheggio sul molo con vista baia
Strada B9176 N 57° 50’ 28” W 04° 16’ 16” Punto panoramico lungo la B9176
Strada A838 x Durness N 58° 32’ 52” W 04° 40’ 33” Parcheggio di fronte a spiaggia
Oldshoremore N 58° 28’ 39” 05° W 05’ 01” Parcheggio per la spiaggia (no overnight)
Droman N 58° 29’ 02” W 05° 06’ 45” Parcheggio spiaggia con tavoli da pic-nic
Strada A832 x Gairloch N 57° 51’ W 07” 05° 27’ 07” Parcheggio di fronte a spiaggia “Little Gruinard”
Gairloch N 57° 43’ 12” W 05° 41’ 12” Parcheggio con veduta paese e spiaggia con pochi posti
Gairloch N 57° 42’ 46” W 05° 40’ 47” Parcheggio sul molo con pochi posti
Carbost (Isola di Skye) N 57° 18’ 11” W 06° 21’ 25” Parcheggio della Distilleria Talisker con vista baia
Tarbet N 56° 12’ 10” W 04° 42’ 35” Parcheggio fronte lago
Whitby (Inghilterra) N 54° 28’ 57” W 00° 36’ 45” Parcheggio in centro

VENERDI’ 30 LUGLIO 2010: Cantù – Svizzera Km: 300
Finalmente si parte! Per la prima volta partiamo senza un itinerario preciso, ma decidiamo di farci guidare dalle emozioni del momento. Verso le 20 mettiamo in moto il camper.
Il contakilometri segna: 63.495.
Alla dogana in Svizzera troviamo già coda….ma in cuor nostro ce l’aspettavamo.
Alle 22 circa siamo in coda al San Gottardo e solo dopo circa un’ora e mezza riusciamo a fare il tunnel.
Decidiamo di proseguire fino a quando il fisico resiste. Poco prima di entrare in Francia, verso la una e trenta, vicino a Basilea, ci fermiamo a dormire in un autogrill.

SABATO 31 LUGLIO 2010: Svizzera – Calais (Francia) Km: 761
Sveglia alle 7, colazione e partenza.
Il viaggio prosegue bene fino a Calais. Sosta solo per il pranzo. Arrivo al traghetto per le 20:30.
Seguiamo le indicazioni per il park dell’imbarco e scopriamo che si può sostare senza nessun costo per la notte. Il biglietto l’avevamo già acquistato a fine marzo via Internet al costo di 156 euro.
Ci sono un sacco di camper e decidiamo di fare un giro, anche per portare a spasso il nostro cagnolino Sparky. Incontriamo un ragazzo di Figino Serenza con il suo cane e passiamo un’oretta a parlare insieme. Anche lui con sua moglie sono diretti in Scozia. Purtroppo il loro cane Chicco, un West Highland bellissimo, e Sparky non sono in sintonia, o meglio a Chiccho il nostro Sparky non piace per niente. Dopo una piacevole chiacchierata tutti a nanna.

DOMENICA 1 AGOSTO 2010: Dover (Inghilterra) – Kelso (Scozia) Km: 675
Sveglia alle 7. Ci dirigiamo verso l’imbarco e alle 8 saliamo sul traghetto. Stiamo fino all’ultimo insieme a Sparky e dopo lo salutiamo e lo lasciamo solo per tutto il viaggio….piccolino…
Facciamo un giro perlustrativo del traghetto e decidiamo di iniziare la vacanza con la colazione inglese.
Dopo circa un’ora e mezza attracchiamo a Dover e la prima cosa che vediamo sono le mitiche scogliere bianche. Un ottimo inizio!
Tiriamo indietro l’orologio di un’ora e cominciamo il viaggio!!!! E la guida a sinistra. E’ un po’ strano, soprattutto alle rotonde quando devi girare a sinistra, ma devo dire che Matteo si è abituato quasi subito. Imbocchiamo la M20 e poi la M25. Dopo pochi km troviamo il casello di Dartford; da segnalare il costo di 2 sterline ma soprattutto il fatto che non prende carte ma solo sterline o euro.
Il resto del viaggio prosegue bene. In serata, verso le 19:30 arriviamo finalmente in Scozia a Kelso.
Per la notte sostiamo nel park dell’abbazia e per la cena, su suggerimento di alcuni diari di camperisti, decidiamo di cenare al Cobbles Inn; i cani non sono ammessi e così, poiché la serata è bella e non troppo fredda, decidiamo di mangiare fuori sui tavoli di legno. Proviamo il famoso Haggis (un insaccato di cuore, fegato, polmone di pecora macinato con cipolla, fiocchi d’avena, sale e spezie, cotto nello stomaco dell’animale….non fatevi spaventare….) avvolto nella pasta fillo con insalata e devo dire che è proprio buono e saporito; un risotto con salmone affumicato; arrosto di maiale con patate e carote e salsa alle mele e cannella; pescatrice con gamberi in tempura, asparagi e fagiolini. Tutto buono con acqua e birra 45 Euro. Soddisfatti, facciamo un giro a piedi per la cittadina e poi torniamo in camper per la notte.
Cobbles Inn Bowmont Street 7 Kelso
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LUNEDI’ 2 AGOSTO 2010: Kelso – Edimburgo Km: 111
Sveglia alle 9 e colazione. Oggi è la giornata delle abbazie della regione dei Borders, e a Kelso visitiamo la prima della quattro che però apre alle 10 e quindi riusciamo a vedere solo l’esterno, ma è talmente piccola e in rovina che è più che sufficiente. L’abbazia risale al 1113; è sicuramente quella meno imponente, ma rimane comunque affascinante. La mattinata continua con l’abbazia di Jedburgh.
Al punto informazioni acquistiamo l’Explore Pass al costo di 31,5 sterline a persona, che permette di visitare 78 attrazioni in 14 giorni (abbiamo risparmiato la metà delle visite).
E’ anche carino da tenere come souvenir, perché per ogni visita che fai mettono un timbro di ricordo.
Inoltre sul libretto che rilasciano, per chi come noi gira con i cagnolini, è segnalato dove è possibile entrare con loro. Assolutamente da fare! Nel costo è spesso compresa l’audio guida e così visitiamo l’abbazia con la spiegazione molto coinvolgente del narratore. La visita dura circa un’ora ed è molto interessante. L’abbazia risale al 1138, è particolare per l’arenaria rossa ed è priva solo del tetto.
Molto suggestiva!
Per pranzo decidiamo di fermarci sulla B6356 allo Scott’s View, un punto panoramico che domina la valle.
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Scott’s view, Matteo & Sparky

Nel pomeriggio riprendiamo il giro con la visita dell’abbazia di Dryburgh che non comprende l’audio guida. E’ in una posizione affascinante, racchiusa in una vallata; costruita nel 1150, con le rovine dai colori rosati. Per gli appassionati di letteratura, qui si trova la tomba di Sir Walter Scott.
Il giro delle abbazie termina con quella di Melrose.
Le altre abbazie erano tutte provviste di un comodo parcheggio, per quest’ultima è scarso per i camper, ma troviamo comunque posto lungo la strada del paese, che tra l’altro è molto vivace e colorato, proprio davanti alla Polizia, unico limite il disco orario di un’ora. Il tempo è poco ma riusciamo comunque a visitare l’abbazia, sempre con l’audio guida. Costruita nel 1136, la sua particolarità sono le decorazioni in pietra scolpita. Molto bella!
Mentre visitiamo ci sentiamo chiamare da qualcuno, che scopriamo essere i nostri amici di Figino conosciuti al traghetto. Chiacchieriamo per poco perché sta per scadere il disco orario (e soprattutto siamo davanti alla Polizia) e così ci diamo appuntamento in serata al campeggio di Edimburgo.
Lasciata Melrose, prima di arrivare a Edimburgo, decidiamo di deviare per la Rosslyn Chapel, famosa per il Codice da Vinci di Dan Brown. La visita non è inclusa nel pass e paghiamo due biglietti 15 sterline (non poco); in più è in completa ristrutturazione quindi esternamente non si vede nulla. Dentro è sicuramente molto bella, un capolavoro d’immagini scolpite nella pietra, alcuni dei quali sono legati ai Templari.
Leggendo la mia guida scopro che sono anche raffigurate delle piante tipiche delle Americhe, e ciò è strano, visto che la cappella è stata costruita nel 1446, prima del viaggio di Colombo….mistero….
Terminata la visita ci dirigiamo subito a Edimburgo al campeggio Mortonhall.
Il campeggio è grande, con buoni servizi. Facciamo la doccia, mangiamo e poi cerchiamo i nostri amici di Figino. Passiamo tutta la serata con loro e ci scambiamo i cellulari con l’intento di ritrovarci durante il viaggio.
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Abbazia di Jedburgh
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Abbazia di Melrose
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Abbazia di Kelso
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Abbazia di Dryburgh

MARTEDI’ 3 AGOSTO 2010: Edimburgo – Callander Km: 93
Appena svegli, facciamo subito carico e scarico e poi ci dirigiamo verso il castello; troviamo parcheggio in Morrison Street, e in 20 minuti a piedi arriviamo a destinazione. La coda per entrare è lunghissima, circa 1 ora di attesa, ma noi abbiamo il pass ed entriamo senza problemi. L’audio guida non è compresa ma decidiamo di prenderla al costo di 5 sterline per 2 persone. A differenza delle altre audio guide che avevano un percorso prestabilito, e ti dicevano dove fermarti, qui ci sono tutti i punti interesse segnalati con dei numeri e siamo noi che decidiamo cosa ascoltare per primo. Decisamente meglio la prima soluzione.
Il castello è pieno di gente e c’è una gran confusione. Per girarlo tutto ci occorrono circa 2 ore.
Molto belle le sale arredate, gli appartamenti, tra cui la camera della regina Maria Stuart, e anche la parte dedicata ai gioielli, alle spade e alla famosa Pietra del Destino, di cui non racconto nulla perché se no mi sento troppo “una guida Alpitour”.
Terminata la visita del castello, decidiamo di tornare al camper (anche perché Sparky è solo da un po’); la città è per i nostri gusti troppo invasa da turisti, anche a causa di tutti i festival in corso.
Pranziamo sul camper e poi decidiamo di lasciare Edimburgo e di andare verso Stirling per il castello.
Il castello si trova in una bella posizione, su un promontorio roccioso da cui domina tutta la cittadina.
Anche qui visita con audio guida. Dal castello si ha una bella visuale sui paesini intorno, e si può anche vedere il monumento a William Wallace.
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Vista dal castello di Stirling

Per la notte decidiamo di seguire le indicazioni lette in Internet di altri camperisti, e ci dirigiamo a Callander. Sostiamo nel Meadow Car Park sul lago; dalle 17:30 alle 8:45 il parcheggio non si paga.
E’ un bel posticino, tranquillo, e ci sono altri 3 camper. Cena e poi passeggiata intorno al lago.
Purtroppo dopo poco siamo costretti a risalire di corsa sul camper perché abbiamo il nostro primo incontro con i famosi “midges”, moscerini scozzesi che sono come zanzare ma a sciami. Impossibile resistere, e soprattutto non c’è nulla, Autan o altro, che ti aiuti a tenerli lontani.

MERCOLEDI’ 4 AGOSTO 2010: Callander – Tayport Km: 166
La notte è trascorsa bene, a parte le decine di punture dei midges. Davvero fastidiose.
Dopo una bella colazione, visitiamo il vicino castello di Doune. Il parcheggio è gratuito e si può sostare per la notte. Purtroppo hanno le audio guide solo in inglese e quindi decidiamo di non prenderle.
Il castello è del 1400 ed è conservato bene e dalle mura la vista è fantastica.
Da qui decidiamo di dirigerci verso la costa. Lungo la strada interna che porta alla costa s’incontrano molte fattorie che vendono fragole e altri prodotti locali, e naturalmente ci fermiamo. Le fragole sono buonissime, ma si trovano anche lamponi e more e tante altre cosine buone.
Il primo paesino sulla costa che incontriamo è St. Monans, un piccolo villaggio di pescatori con un’incantevole chiesetta da cui si gode una splendida veduta del mare.
Dopo pochi km giungiamo ad Anstruther, giusto all’ora di pranzo. La guida parla benissimo di un Fish & Chips, addirittura si pensa che sia il migliore di tutta la Gran Bretagna. Potevamo non provarlo???
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St. Monans
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Anstruther

Facciamo fatica a trovare parcheggio vicino al porticciolo, ma alla fine troviamo posto un po’ fuori (10 minuti a piedi) in Station Road. Ci dirigiamo verso la meta, Anstruther Fish Bar, e dopo 20 minuti di coda assaggiamo il famoso Haddock ovvero eglefino fritto (sarà stato almeno 400gr) in una deliziosa pastella con una vagonata di patatine; io provo la variante con i gamberi. Senza parole…eccezionale e per niente unto. La tentazione è di prenderne un altro ma ci tratteniamo.
Anstruther Fish Bar Shore Street 42-44
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Facciamo un giro per il porticciolo e troviamo una piccola pescheria. Facciamo la spesa per la cena: capesante, filetti di salmone e sgombri affumicati.
Ripartiamo e dopo pochi km incontriamo il paesino di Crail. Purtroppo non riusciamo a trovare parcheggio e ci dirigiamo verso St. Andrews. Il colpo d’occhio quando s’intravede il paese è eccezionale: mare, spiaggia, campo da golf e un campeggio. Troviamo parcheggio vicino alla stazione dei bus, a 20 minuti dal centro. Vista l’ora, le 17, corriamo per visitare almeno la cattedrale; risale al 1160 e si trova in una posizione bellissima, a picco sul mare. Si rimane a bocca aperta davanti alle sue rovine e si capisce benissimo quale fosse la sua imponenza. La visita purtroppo è veloce perché stanno per chiudere.
Il castello riusciamo a vederlo solo da fuori perché è già chiuso.
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Castello di St. Andrews
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Cattedrale di St. Andrews

Mentre passeggiamo per il centro bevendo un caffè di Starbucks, ci arriva un sms dagli amici di Figino che sono anche loro al parcheggio e hanno riconosciuto il nostro camper.
Li raggiungiamo e decidiamo di passare insieme la serata. Ci seguono fino a Tayport, dove troviamo posto per la notte sul piccolo porto. Dopo cena notiamo un sacco di persone che arrivano con seggiolino e cannocchiale e incuriositi chiediamo il motivo. Scopriamo che spesso si avvistano i delfini e decidiamo di aspettarli anche noi. Con grande sorpresa poco dopo vediamo spuntare il primo delfino; la cosa bella è che sono vicino al molo e si vedono benissimo senza cannocchiale. Vediamo anche un piccolo di delfino; continuano a sbucare dall’acqua per qualche minuto dopo di che scompaiono a largo.
Per me è la prima volta che vedo dei delfini, liberi e così da vicino. Bellissimo!!!
Soddisfatti dello spettacolo, ci rintaniamo nel camper dei nostri amici a chiacchierare fino a tardi, lasciando Sparky nel nostro perché Chicco non tollererebbe la sua presenza.
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Delfino a Tayport

GIOVEDI’ 5 AGOSTO 2010: Tayport – Stonehaven Km: 93
Stamattina prima di tutto salutiamo i nostri amici; loro vogliono visitare un castello mentre noi preferiamo gironzolare per i paesini di mare. Con calma ci rimettiamo in moto e la prima tappa è Forfar, l’unica deviazione verso l’interno. Ci andiamo perché sulla guida si parla di una “pie salata” che viene prodotta qui dal 1893: Forfar Bridie. Si tratta di un involtino di pasta frolla ripieno di carne trita, cipolle e sugo. Purtroppo il negozio che la produce è chiuso per lavori, ma riusciamo comunque a trovarla in una panetteria. L’aspetto è ottimo e la gusteremo a pranzo.
Ritorniamo sulla costa e ci fermiamo ad Arbroath, famosa per l’haddock affumicato. Vicino al porto ci sono alcuni piccoli negozi che lo vendono. Facciamo spesa al Tesco (catena di supermercati, spesso aperti 24h) e poi seguiamo le indicazioni per le scogliere. Si trovano in fondo a King’s Drive; si può parcheggiare lungo tutta la strada che costeggia il mare. Ci fermiamo per il pranzo. Gustiamo la pie salata e il pesce comprato ieri. Tutto ottimo! Scendiamo a sgranchire le gambe, visto che c’è un bel prato, e facciamo giocare Sparky a palla. Non so se ci divertiamo più noi o lui…
Matteo decide di farsi un sonnellino, mentre io vado in perlustrazione delle scogliere.
Scopro che c’è un itinerario a piedi di 5km (circa 2,5 ore) che costeggia la costa con 15 punti interesse, con rocce di forme strane e anche le rovine di un castello.
Qui di seguito allego il link: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Decido di incamminarmi, ma dopo mezzoretta comincia a diluviare e così sono costretta a tornare indietro. E’ sicuramente una passeggiata piacevole; le scogliere sono di un bel colore rosa e ci sono parecchi scogli che sembrano degli enormi gradini, su cui vedo passeggiare un sacco di persone.
Tornata al camper sveglio Matteo che ormai sono le 16:30. Ci rimettiamo in viaggio e dopo uno’oretta arriviamo al castello di Dunnottar, vicino a Stonehaven. Purtroppo non riusciamo a visitarlo dentro perché chiude alle 17:30 e non ci fanno più entrare.
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Castello di Dunnottar

Il castello si trova in una magnifica posizione: su un promontorio circondato da scogliere e da un mare turchese. Un’immagine che non dimenticherò mai!!! C’è anche una cascata da dove spuntano tanti leprotti. Passeggiamo per un po’ intorno al castello; credo di aver fatto almeno 50 foto.
Per la notte decidiamo di andare nella vicina Stonehaven, sul porto.
Ci sono due parcheggi proprio sulla baia con una bella spiaggia e decidiamo di fermarci qui. Con grande sorpresa vediamo arrivare anche i nostri amidi di Figino, che si trovavano sulla costa opposta e hanno riconosciuto il nostro camper. Ceniamo e passiamo tutti insieme un’altra piacevole serata, questa volta nel nostro camper, mentre Chicco ci osserva dal finestrino.

VENERDI’ 6 AGOSTO 2010: Stonehaven – Drumnadrochit Km: 230
Lasciata Stonehaven e i nostri amici, ci dirigiamo verso l’interno per raggiungere la Distilleria di Glennfiddich a Dufftown. La strada interna che percorriamo è davvero bellissima, e ci regala scorci di campagna stupendi.
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La campagna scozzese

Ci arriviamo in tarda mattinata, e riusciamo a fare la visita guidata alle 12:30 che dura circa 45 minuti e termina con un assaggio di 3 whisky di 12, 15 e 18 anni.
Dopo aver aquistato del whisky, ci fermiamo nel parcheggio per pranzare e poi ripartiamo per andare a vedere la cattedrale di Elgin. Arriviamo nel paesino e troviamo un comodo parcheggio all’interno di un parco. La cattedrale si trova a pochi passi; purtroppo non ha l’audio guida quindi la giriamo da soli.
Delle rovine rimaste, la cosa più affascinante, soprattutto perché rimasta intatta dal 1390, è la sala ottagonale. Ci sono anche molte sculture sparse per tutto il prato, ancora intatte.
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Cattedrale di Elgin
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La distilleria di Glenfiddich

Lasciata Elgin, ci dirigiamo a Inverness. L’impatto con la città è bello, sembra molto vivace e colorata, ma purtroppo non riusciamo a trovare posto nemmeno nei campeggi, perché in zona ci sono due feste popolari. Rammaricati, ma intenti a tornarci un altro anno, ci spostiamo verso il castello di Urquhart che visiteremo domani. Proprio a 2km dal castello, a Drumnadrochit sulla A82 troviamo una fattoria con campeggio e ci fermiamo per la notte.

SABATO 7 AGOSTO 2010: Drumnadrochit - Durness Km: 245
Sveglia alle 9, colazione e poi andiamo a vedere il castello di Urquhart. Del castello non è rimasto molto, ma il luogo in cui si trova, affacciato sul Loch Ness, permette di godere di una magnifica vista sul paesaggio.
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Castello di Urquhart

Terminata la visita, cominciamo a dirigerci verso la costa a nord, dove ho letto che ci sono bellissime spiagge. L’intenzione è di passare due giorni in un bel campeggio. Dopo aver percorso circa 50 km di autostrade, imbocchiamo la strada interna B9176 che percorre bei paesaggi; ci fermiamo in un punto panoramico, da cui si ha una magnifica veduta sul fiordo.
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Panorami sulla B9176

Ripartiamo e poco dopo incrociamo l’A836 e la B873, la prima “single track” del viaggio. Per niente difficili da percorrere, sia per le strade ben asfaltate, sia per i tanti “passing place” che permettono di far passare i mezzi della corsia opposta.
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Single Track Road

Dopo circa 2 ore finalmente s’intravede il mare…e non solo.
Ci troviamo su un piccolo ponte che svolta a sinistra e ciò che vediamo è uno spettacolo che ci lascia a bocca aperta: la baia di Torrisdale, una bianchissima lingua di sabbia che avvolge un mare dai colori caraibici. Proviamo a parcheggiare, ma purtroppo c’è una festa di paese e per il nostro camper è impossibile trovare posto. Con dispiacere lasciamo questo posto incredibile, e continuamo il viaggio con destinazione Durness. Data l’ora, quasi le 14, ci fermiamo a mangiare lungo la strada, di fianco a piccoli laghetti. Poi proseguiamo il viaggio passando anche da Tongue Bay, un’altra bellissima e lunghissima lingua di sabbia bianca che contrasta con il colore turchese del mare. Anche qui ci sono moltissime calette da vedere, ma le stradine per accedervi sono vietate ai mezzi lunghi.
Ci fermiamo nel punto panoramico, proprio sulla strada “Kyle of Tongue” che attraversa la baia e ne approfittiamo per camminare a piedi nudi sulla sabbia e per far correre un pò Sparky.
La strada poi attraversa il bellissimo Loch Eriboll, un fiordo con tanti isolotti e un mare blu.
Tutto è reso ancor più bello dalla magnifica giornata, ricca di un sole caldo e luminoso.
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Kyle of Tongue
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Tongue Bay

A 10 km da Durness sull’A838, facciamo una breve sosta in un parcheggio (senza alcun divieto per la notte) con di fronte una bellissima spiaggia; ci sono anche 3 tende campeggiate. Che invidia!!!
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Spiaggia sull’A838

Verso le 18 arriviamo a Durness, e per fortuna troviamo posto per 2 notti nel bel campeggio Sango Sands Oasis. Il campeggio è spartano, senza le piazzole delimitate, ma i servizi e le docce sono puliti.
Il suo punto forte è la posizione in cui si trova: a picco su una scogliera con sotto 3 magnifiche spiagge.
Ci sistemiamo, non vicino alla scogliera perché è già tutto occupato, e ci rilassiamo. Per cena barbecue, poi passeggiata sulla spiaggia e corse per Sparky. Una giornata splendida!!!

DOMENICA 8 AGOSTO 2010: Durness
Stamattina sveglia verso le 9, e dopo colazione decidiamo di perlustrare a piedi i dintorni.
La giornata comincia bene con un bel sole e una temperatura di circa 20°.
Andiamo prima a vedere la Smoo Cave, a 2km dal campeggio. Si tratta di una grotta naturale che si trova in fondo ad un’insenatura; l’ingresso è enorme e attraverso un piccolo ponte di legno riusciamo a vedere da vicino la cascata che si getta in una grotta sommersa prima di finire in mare.
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La Smoo Cave

In più, pagando 3 sterline, con una piccola barca si può andare al di là della cascata, ma noi abbiamo Sparky e ci dicono che non è possibile farlo salire.
Torniamo al campeggio, lasciamo Sparky in camper e andiamo dalla parte opposta per circa 3 km. In fondo alla strada si arriva alla spiaggia di Balnakeil con accanto un piccolo cimitero che circonda le rovine di una vecchia chiesa. A metà strada, tornando verso il campeggio, visitiamo il piccolo villaggio di artigiani hippy; ci sono laboratori di ceramica, gioielli, una fabbrica-caffè di cioccolato “Cocoa Mountain”, una libreria dove è possibile leggere un libro degustando e bevendo. Compriamo del cioccolato e poi torniamo al camper verso le 13.
Pranziamo e nel pomeriggio Matteo si addormenta sul divanetto. Decido allora di farmi una bella passeggiata, portandomi macchina fotografica e libro. Passeggio lungo la scogliera su un sentiero battuto e i panorami dall’alto sono magnifici; scendo in ogni spiaggia e faccio un sacco di foto.
Alla fine mi concedo un po’ di relax nella spiaggia più grande, quella di Sangobeg, con un buon libro e il suono delle onde.
Dopo un paio d’ore torno al camper a vedere se Matteo si è svegliato. Lo trovo alle prese con la parabola, e si sta facendo aiutare da un signore scozzese molto gentile.
Per cena barbecue e di nuovo una lunga passeggiata sulla spiaggia. Altra splendida giornata!!!
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Il campeggio e il panorama

LUNEDI’ 9 AGOSTO 2010: Durness – Gairloch Km: 215
Questa notte il tempo è stato pessimo, con pioggia e vento, e stamattina non sembra voler migliorare.
Per fortuna ci ha regalato 2 giorni bellissimi. Con un po’ di tristezza abbandoniamo questo magnifico posto per cominciare a scendere sulla costa. Imbocchiamo l’A838 per circa 23 km e a Rhiconich deviamo sulla B801 per vedere una spiaggia segnalata sulla guida. La strada per arrivarvi è molto panoramica, peccato solo per il brutto tempo. Per accedere al parcheggio della spiaggia (divieto per la notte “no overnight”) percorriamo una strada di appena 700mt, single track, con una discesa ripida e senza passing plage. Per fortuna sia nel salire che nello scendere non incrociamo nessuno.
La spiaggia è circondata da una vegetazione insolita; sembra di vedere degli enormi cespugli bassi fatti di moquette. Purtroppo il tempo non ci permette di fermarci ulteriormente.
Vicino a questa spiaggia, seguendo per Droman, avevo trovato con Google Street View un’altra insenatura ma più piccola con parcheggio e tavoli da pic nic. Ci torneremo la prossima volta.
Rifacciamo la strada al contrario, e incontriamo molto da vicino le mucche delle Highlands, famose per il loro pelo lungo; sembra che si mettano in posa per la foto…
Riprendiamo l’A838 e poi l’A894, anch’essa ricca di bei paesaggi. Dopo circa 40 km, seguiamo l’A837 per Ullapool, e lungo il tragitto ci fermiamo a vedere le rovine dell’Ardvreck Castle, posto su un piccolo isolotto cui si accede tramite una lingua di sabbia.
Per pranzo decidiamo di arrivare a Ullapool.
Parcheggiamo al Tesco, vicino al centro, e cerchiamo il pub segnalato dalla guida: The Arch Inn. Il tempo è sempre brutto, e giriamo per la cittadina con k-way e tela cerata. Il pub si trova proprio sul porto.
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Le mucche delle Highlands

Assaggiamo un’insalata con sgombri marinati, una zuppa con haddock affumicato e pane tostato, cotoletta gigante di maiale con salsa di mele e insalata di cetrioli, un fish pie con insalata e per finire un crumble di mele con panna e uno sticky toffee pudding con panna (una deliziosa torta con una gustosissima salsa al caramello). Con birra e acqua 50 euro in due…direi un buon rapporto qualità/prezzo.
The Arch Inn West Shore Street 10-11 Ullapool
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Dopo pranzo ci fermiamo al Tesco per la spesa e poi continuiamo la discesa lungo la costa, percorrendo l’A832. Lungo la strada ci fermiamo alla spiaggia “Little Gruinard” (nel parcheggio non c’è nessun divieto per la notte); il tempo è migliorato e ci permette di fare una passeggiata sulla sabbia.
Dopo circa 30 km giungiamo a Gairloch, e la discesa verso il paese è decisamente panoramica; le piccole case bianche sono dislocate lungo una penisola verdeggiante e la luce del tramonto crea una particolare atmosfera.
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Gairloch

Attraversiamo il paese per cercare un posto per la notte ma in centro non si trova nulla.
Ci spostiamo dalla parte opposta e lungo la strada incrociamo un parcheggio con una magnifica veduta sul paese a destra e sulla sinistra una bella spiaggia con un campo da golf; proseguiamo poco più avanti e troviamo posto sul molo, dove ci si imbarca per le escursioni di avvistamento. Entrambi sono senza divieto. Decidiamo di fermarci per un’oretta al molo perché Matteo vuole pescare, e dopo ci spostiamo per la notte nel parcheggio panoramico. La veduta dalla finestrella del camper è davvero eccezionale; per la prima volta vediamo anche un arcobaleno intero e nel fare la foto da fuori mi accorgo di inquadrare anche l’ombra del camper e di noi due….bellissimo!!! Cena, partita a carte e nanna.
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Gairloch: il panorama dal parcheggio

MARTEDI’ 10 AGOSTO 2010: Gairloch – Talisker (Isola di Skye) Km: 234
La notte è trascorsa bene e il risveglio è con un sole splendente e una temperatura di 22°.
Oggi vogliamo raggiungere l’isola di Skye.
Imbocchiamo la A832 e godiamo del paesaggio ricco di isolotti, laghi e colline verdeggianti.
La prima tappa è a soli 10 km: Shieldaig. Un piccolo paesino di case bianche affacciato su un piccolo fiordo dove si trova “The Loch Torridon Smokehouse”, un piccolo affumicatoio di salmone gestito da un pescatore. La strada che scende verso il paese è molto bella e poco prima di arrivare al paesino notiamo un piccolo campeggio da cui si gode una magnifica veduta. Parcheggiamo proprio di fronte al mare.
Da internet non sono riuscita a risalire all’indirizzo esatto dell’affumicatoio e così cerchiamo qualche negozio per chiedere informazioni.
Troviamo “Nanny Shop”, un piccolo negozietto-caffè con articoli regalo fatti a mano e con un piccolo bancone con veduta sul mare dove si può gustare una tazza di caffè con una fetta di torta. Chiediamo informazioni e ci dicono che oggi l’affumicatoio è chiuso ma che il salmone si può comprare da loro.
Ne acquistiamo un paio di confezioni e compro anche qualche biglietto d’auguri dipinto a mano.
Nanny’s Shop Sheildaig
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Riprendiamo il viaggio sulla A832 e poi la A890 e dopo circa 100km giungiamo a Plockton.
Si tratta di un piccolo paesino affacciato sul mare (in tutto saranno 10 case). La cosa che più mi stupisce è la bassa marea; ci sono un sacco di barchette affondate nella sabbia. Alcune delle “10 case” sono dei Bed & Breakfast e la cosa particolare è che ognuno, di fronte, ha il proprio giardinetto con tavoli e sedie di legno e dei magnifici fiori e piante. Molto caratteristici!
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Panorama sulla A832
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Shieldaig
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Plockton

Ci facciamo tentare da un pranzo a base di Fish & Chips che gustiamo in camper e poi ci dirigiamo verso il castello di Eilean Donan.
Il castello si vede benissimo dalla strada; c’è un enorme parcheggio e il biglietto non è incluso nel pass che abbiamo comprato all’inizio della vacanza. Il costo è di 4,95 sterline a persona.
La visita è molto interessante e soprattutto molto ben organizzata, con un percorso prestabilito e molti cartelli (non in italiano) che raccontano la storia. Il castello è stato abbandonato per 200 anni fino a quando nel 1911 è stato acquistato e ottimamente ristrutturato e arredato. Peccato che non si possono fare foto. Mentre torniamo al parcheggio incrociamo un giovane ragazzo che suona la cornamusa.....molto suggestivo!
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Castello Eilean Donan

L’ultima tappa di oggi è l’isola di Skye. La raggiungiamo percorrendo il ponte da Kyle of Lochalsh.
Ci fermiamo a Broadford per una piccola spesa al super Co-op e per la notte decidiamo di andare a dormire nel parcheggio della distilleria Talisker che visiteremo l’indomani. La strada per arrivarci è ricca di cascate e vallate. Il parcheggio della distilleria è di fronte a una bellissima baia.
Matteo decide di provare a pescare e dopo poco un anziano signore scozzese gli consiglia un angolo dove è certo che l’esca abbocchi. Con sorpresa, dopo circa un’oretta, torna in camper con 4 bei sgombri….che ci pappiamo per cena…squisiti. Attenti ai midges….che stress….
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Matteo e gli sgombri pescati
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Veduta dal parcheggio a Talisker

MERCOLEDI’ 11 AGOSTO 2010: Talisker – Torvaig (isola di Skye) Km: 133
Questa mattina ci svegliamo con la pioggia. Colazione e poi andiamo a visitare la distilleria.
Troviamo posto per la visita guidata in inglese, che dura circa 45 minuti, per le 10:45.
In attesa di entrare, ci offrono l’assaggio di un Whisky di 10 anni. Nonostante l’ora decido di provarlo, e devo dire che il sapore è molto particolare; la sua caratteristica è il gusto affumicato, dovuto all’uso della torba per tostare l’orzo. La spiegazione della lavorazione è molto interessante, e alla fine decidiamo di acquistare una bottiglia. Soddisfatti torniamo al camper, facciamo fare una passeggiata a Sparky e visto che il tempo non è dei migliori decidiamo di visitare qualche negozio segnalato dalla guida. Così ci dirigiamo verso la penisola di Waternish. Ci fermiamo prima a Stein, grazioso paesino di mare con piccole case bianche e nere, dove è segnalato il “Dandelion Design” , un piccolo negozio con anche una galleria di fotografie di paesaggi a colori e in bianco e nero e piccoli oggetti artigianali come biglietti, abbigliamento, accessori e marmellate fatte in casa. L’ultimo pezzo di strada per arrivare a Stein è una single track strettissima, per fortuna non incrociamo nessuno nemmeno quando ritorniamo indietro. Il prossimo negozio in realtà è una piccola fattoria dove allevano pecore e lavorano la lana nel piccolo laboratorio di filatura manuale e tintura di sete e filati con il solo utilizzo di tinte naturali.
All’interno del negozietto i colori sono bellissimi; ci sono dei maglioni appesi a una parete mentre il resto dello spazio è occupato da gomitoli di lana, cashmere e seta; alcuni gomitoli sono sciolti e appesi come soffici chiome di capelli. I prezzi mi sembrano buoni, ma siccome il cellulare non prende non riesco a parlare con mia mamma per chiederle consigli su un eventuale acquisto. La simpatica signora del negozio però, mi dice che è possibile acquistare da internet e farsi spedire a casa l’ordine ad un costo irrisorio. Mi faccio lasciare il depliant con la promessa di acquistare sicuramente qualcosa.
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Veduta di Stein

La pioggia ci accompagna lungo la strada verso Uig, dove al molo parcheggiamo per acquistare le birre dell’unico birrificio dell’isola, famoso per la particolare birra “Hebridean Gold Ale” prodotta con fiocchi d’avena. Ultimato il giro dei negozi, pranziamo e poi, su consiglio di un blog internet, percorriamo la strada interna detta “Quiraing” che porta a Staffin. Nonostante il tempo sia pessimo il paesaggio è notevole, soprattutto quando arriviamo nel punto più alto dell’altopiano. Parcheggiamo la macchina in uno spiazzo e ci dirigiamo a piedi per vedere il panorama sottostante.
Restiamo a bocca aperta. Nonostante la nebbia, la vista che ci appare è indescrivibile: un paesaggio fatto di pinnacoli avvolti nella foschia, piccoli laghetti, verde che sembra moquette e in lontananza lo sguardo si perde in scogliere, spiagge e mare. Indimenticabile!!!
Ci addentriamo nel cuore di Quiraing per scendere verso Staffin.
Da qui si potrebbe risalire la costa verso la punta estrema, ma dato il tempo, decidiamo a malincuore di andare verso Portree. Appena imboccata la A855 ci fermiamo subito al parcheggio del Kilt Rock, bellissima formazione rocciosa dalla forma originale come le pieghe di un kilt, con accanto la bellissima cascata Mealt che si tuffa nel mare per 90 metri. Sempre proseguendo incrociamo altri punti panoramici con belle scogliere.
Poco più avanti si trova il sentiero per raggiungere il famoso Old Man of Storr, un solitario e spettacolare picco alto 50 metri, almeno dalle foto viste in internet.
Purtroppo piove e il sentiero per arrivarci a piedi è molto fangoso e soprattutto sono 6 km, quindi siamo costretti a rinunciare.
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Kilt Rock

Sono già le 18 e ci spostiamo nella vicina Portree. L’impatto con la cittadina è ottimo, soprattutto per le sue casette colorate (a differenza di tutti gli altri paesini). Vorremmo trovare posto per la notte, ma i parcheggi hanno il divieto “no overnight” e così decidiamo di tornare indietro di pochi km, a Torvaig nel campeggio segnalato dalla guida. Il posto è spartano ma pulito e costa poco (13 sterline).
Ci godiamo una lunga doccia calda, un’ottima cena a base di carne d’agnello e birra dell’isola (da non perdere), un film e poi tutti a nanna.
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Quiraing

GIOVEDI’ 12 AGOSTO 2010: Torvaig (isola di Skye) – Glen Nevis Km: 227
Questa notte la pioggia ci ha cullati per tutto il tempo, ma stamattina per fortuna non piove. Ci svegliamo con calma, facciamo colazione e poi visitiamo Portree, lasciando il camper nel parcheggio vicino a quello dei bus, in pieno centro. Gironzoliamo un paio d’ore per il piccolo paesino, con i suoi tanti negozietti dove fare acquisti e ristoranti con specialità di mare. Scendendo al piccolo porto, il colpo d’occhio è tutto per la fila di casette colorate.
Entriamo al Co-op per una piccola spesa e poi lasciamo Portree per fermarci a pranzo a Broadford in un locale segnalato dalla guida: Creelers, famoso per i piatti influenzati dalla cucina francese.
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Portree

Gustiamo per antipasto un’insalata di granchio e del formaggio affumicato alla piastra; come piatto forte proviamo uno stufato d’agnello speziato e un Seafoood Gumbo, una zuppa provenzale a base di pesce molto speziata e piccante. Per dolce proviamo due specialità scozzesi: ”Clootie Dumpling”, un pudding ripieno di ribes e uvetta accompagnato da una crema di farina d’avena tostata, panna e lamponi; “Warmed Chocolate Fudge Cake” una gustosissima torta di cioccolato sommersa da una salsa di caramello. La spesa si aggira sui 55 Euro in due. Da provare.
Creelers Broadford
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Sono ormai le 14:30 quando abbandoniamo l’isola di Skye per raggiungere Fort William.
Percorriamo prima la A87 e poi la A82, entrambe strade bellissime che attraversano colline con pinete che sembrano disegnate. Lungo al A87 ci fermiamo in due punti panoramici.
Nel primo “view point” vediamo da vicino delle piccole pile di sassi (che abbiamo già visto nel resto della Scozia) che scopriamo essere delle “tombe” in ricordo dei morti. Su una di queste è stata incisa la scritta “mum” con un fiocco verde….subito sento un brivido scorrere lungo la schiena e il mio pensiero vola subito verso il mio papà che non c’è più da quasi 10 anni….anche mio marito rimane commosso pensando al suo papà che manca da 2 anni. Con gli occhi lucidi riprendiamo il viaggio e dopo qualche km ci fermiamo al “Glen Garry view point” da cui si gode una magnifica veduta sul Loch Garry e dintorni.
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Glen Garry view point

Giunti ad Invergarry ci immettiamo sulla A82 e lungo la strada incrociamo alcuni cartelli che segnalano fattorie che vendono prodotti tipici. Seguiamo l’indicazione per “Lochaber Farm Shop” e acquistiamo dell’ottimo Haggis sottovuoto, anche da regalare, Lemon Curd (una specie di gelatina-budino di limone), del salmone affumicato e del formaggio Cheddar.
Prima di arrivare a Fort William vogliamo vedere il famoso viadotto dove passa il treno di Harry Potter, a Glenfinnan. Per arrivarci bisogna deviare sulla A830 per circa 25 km. Arrivati al parcheggio bisogna percorrere a piedi un tragitto di circa 1,5 km in salita; purtroppo il treno è già passato ma la vista del viadotto vale comunque la pena. Dall’altra parte del parcheggio si ha una bella veduta sul Loch Shiel e sul Glenfinnan Monument.
Ripercorriamo la A830 per arrivare a Fort William. Purtroppo tutti i parcheggi hanno il divieto per la notte; ci fermiamo comunque un’oretta nel parcheggio perché Matteo vuole pescare.
Per le 2 notti successive decidiamo, su consiglio della guida, di andare al vicino Glen Nevis Camping affacciato sul fiume e immerso in una magnifica valle da cui partono molteplici itinerari a piedi per il Ben Nevis. Matteo decide di fare il permesso per 1 giorno, visto che non ha mai pescato in un fiume.
Il campeggio è ben servito e ci sistemano in una bella e ampia piazzola con acqua e corrente.
C’è anche un’aria molto spaziosa dedicata ai cani. Molto intelligente.
Per cena decidiamo di prendere da mangiare dal furgoncino all’interno del campeggio che cucina hamburger, hot dog, fish & chips. Tutto molto gustoso! Ci godiamo un buon film e poi tutti a nanna.
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Viadotto di Glenfinnan

VENERDI’ 13 AGOSTO 2010: Glen Nevis Camping
Oggi la giornata scorre tranquilla. Ci svegliamo con calma e facciamo colazione.
Matteo passa tutta la giornata sul fiume, anche se non pesca nulla. Il sole ci accompagna tutto il giorno.
Insieme a Sparky perlustro la zona circostante; nell’area adibita ai cani c’è anche un recinto con le famose mucche delle Highlands. Faccio correre e giocare Sparky per un’oretta, poi torniamo al camper e mi gusto un buon libro sulla sdraio mentre Sparky si addormenta, sfinito dalla corsa.
Nel tardo pomeriggio ci facciamo una bella doccia, ceniamo e poi ci rintaniamo in camper perché la serata è molto fresca.
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Glen Nevis Camping
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Sparky si rilassa

SABATO 14 AGOSTO 2010: Glen Nevis Camping – Tarbet Km: 181
La notte è stata tranquilla e abbiamo dormito benissimo. Il risveglio è accompagnato dal sole.
Salutiamo il campeggio, con l’intento di ritornarci, e ci rimettiamo sulla A82 in direzione Oban.
Lungo la strada, a Portnacroish, ci fermiamo a fare colazione al Castle Stalker View Cafè, il cui nome deriva dalla bellissima veduta che si ha, dal locale, sul Castle Stalker.
E’ un piccolo castello risalente al 1300 circa, arroccato su di un isolotto in mezzo al lago.
Molto affascinante. Il caffè è molto bello, con tanti tavoli di legno e dei divanetti laterali da cui si gode una magnifica veduta; ci gustiamo il panorama con un’ottima torta al cioccolato e un cappuccino.
Castel Stalker View Cafè Portnacroish
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Castle Stalker
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Colazione al Castle Stalker View Cafè

La prossima tappa è Oban. Parcheggiamo in centro, al supermercato Tesco e andiamo a vedere il porto.
La cittadina si affaccia su una baia incantevole e le vie del centro sono ricche di colori.
Il porto è pieno di negozietti e di bancarelle che vendono pesce, anche fresco. Acquistiamo del salmone, degli sgombri affumicati, delle capesante e degli scampetti ad un prezzo irrisorio.
In una bancarella segnalata dalla guida (l’unica di colore verde) compriamo per pranzo due panini con polpa di granchio e gamberi. Ottimi!!!
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Bancarelle di pesce a Oban
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Il porto di Oban

Ci rimettiamo in moto e prendiamo la A85 per andare ad acquistare salmone nella rinomata “Inverawe Smokehouse”, a Taynuilt. Il posto è nell’interno di un fitto bosco, e per arrivarci bisogna percorrere una strada single track (attenzione alle piante che sono molto basse e toccano il camper).
All’arrivo troviamo una piccola casetta in legno con tavoli da pic nic e un fiume che scorre intorno.
Chi vuole può anche fare il permesso per pescare, e ci sono anche dei corsi sulla pesca con la mosca. Il negozietto è ricco di specialità affumicate: salmone, sgombri, trote, haddock e anche della carne.
Facciamo scorta di salmone, anche da regalare, e poi ci rimettiamo in viaggio.
Inverawe Smokehouse Taynuilt
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Sempre sulla A85, nei pressi di Dalmally, troviamo il view point del Kilchurn Castle sul Loch Awe.
Proseguiamo poi sulla A819 fino a Inveraray. Troviamo posto nel parcheggio del castello, all’interno di un bel parco, dove ci sono un sacco di spazi liberi per giocare. Fotografiamo il castello settecentesco da fuori e poi gironzoliamo a piedi per il paese. Gli edifici sono piccole casette di calce bianca che sfilano lungo le rive del Loch Fyne, e tutto è molto ordinato e pulito. Piacevole per una passeggiata.
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Inveraray
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Kilchurn Castle

Da qui prendiamo la A83 e lungo la strada ci fermiamo al Loch Fyne Oyster, un ristorante di pesce famosissimo con annesso negozio. Compriamo delle birre e del salmone affumicato e marinato nel whisky invecchiato 12 anni.
Per la notte decidiamo di fermarci, su consiglio di altri camperisti, a Tarbet. Si tratta di un parcheggio in pieno centro, proprio di fronte al Loch Lomond, con un bel prato. Ci sono una sacco di persone e ci divertiamo a far giocare Sparky. Per cena ci gustiamo un’ottima pasta con scampetti e capesante grigliate (quelle prese a Oban) accompagnati da un tramonto sul lago….molto romantico.
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Sparky che gioca

DOMENICA 15 AGOSTO 2010: Tarbet - Rowardennan Km: 57
La notte è trascorsa abbastanza bene, a parte un gruppetto di ragazzi ubriachi che verso le 2 di notte gironzolava per il parcheggio. Comunque con noi c’erano altri 2 camper e questo ci ha fatti sentire più tranquilli. Oggi non dobbiamo percorrere molti km; solo una sessantina. La nostra meta per i prossimi due giorni è un campeggio sul Loch Lomond segnalato dalla guida; il Cashel Camping a Rowardennan.
L’impatto con il campeggio non è dei migliori. La signora che ci accoglie alla reception non è per niente cortese, a malapena ci guarda in faccia. Però ci fidiamo della guida e restiamo comunque.
La piazzola è spaziosa e siamo proprio davanti al lago. Purtroppo però siamo nell’area dedicata alle roulotte e scopriamo in seguito che sono tutte famiglie “inglesi”….e non è un luogo comune….sono proprio antipatici; ma ormai abbiamo pagato e ci tocca restare.
Trascorriamo la giornata a prendere il sole e a rilassarci con qualche film. In serata ci facciamo un ottimo barbecue e poi ci rintaniamo in camper perché i famigerati “midges” non ci danno altra scelta.

LUNEDI’ 16 AGOSTO 2010: Cashel Camping
Questa mattina dopo colazione chiediamo informazioni alla reception sulla pesca nel lago.
Ieri all’arrivo una signora ci aveva detto che si pagava, quella di stamattina invece ci dice che è libera.
Dato che il mio inglese non è dei migliori decido di lasciar perdere, anche perché secondo me vogliono fregarci un pò. Mi spiace solo per Matteo, perché gli avevo garantito che avrebbe pescato.
Ci consoliamo a pranzo con l’ultimo barbecue della vacanza, e poi nel pomeriggio comincia a piovere a dirotto. Per fortuna abbiamo la tv e passiamo il tempo vedendo qualche film.
Doccia, cena e poi tutti a letto.
La nostra esperienza in questo campeggio è stata pessima; in due giorni non hanno mai svuotato le pattumiere, ma si limitavano ad entrarci dentro fino alle ginocchia per schiacciare i sacchi in modo da poter far spazio a tutti quelli fuori….una scena mai vista in tanti di anni di campeggio. Per non parlare della poca disponibilità ed eccessiva scortesia. Segnalerò sicuramente tutto questo alla Lonely Planet.
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Tramonto sul Loch Lomond

MARTEDI’ 17 AGOSTO 2010: Cashel Camping – Scarborough Km: 430
Lasciamo senza alcun dispiacere il campeggio e ci dirigiamo verso Glasgow per imboccare l’autostrada che ci porterà in Inghilterra. Si si, oggi lasciamo la bellissima Scozia per cominciare il viaggio di ritorno verso casa. L’autostrada passa proprio in mezzo alla campagna inglese, e devo dire che è davvero bella.
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La campagna inglese

Dopo circa 400km e una breve sosta per il pranzo, verso le 16 arriviamo a Sandsend, rinomata località sul mare. La strada che scende verso la spiaggia ha una pendenza del 25% ed è molto panoramica.
Parcheggiamo lungo la costa per fare qualche foto. La cosa particolare è che la spiaggia è immersa in una leggera foschia che si fonde con il mare.
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Sandsend

Poco km più avanti incontriamo Whitby e su suggerimento di camperisti ci fermiamo per un paio d’ore, parcheggiando vicino al porticciolo.
Colpisce subito per la sua vivacità e per la posizione particolare, ovvero lungo una stretta valle scavata dal fiume stesso che l’attraversa. Lungo le vie ci sono un sacco di negozi, bancarelle, ristoranti.
Arriviamo fino alla spiaggia da cui si gode una bella vista sull’imponente Abbazia.
Ci concediamo l’ultimo Fish & Chips che gustiamo passeggiando. Per ultimo decidiamo di andare a vedere da vicino l’Abbazia e seguiamo col camper le indicazioni fino al grande parcheggio che è provvisto anche di tavoli da pic nic. L’Abbazia è chiusa e riusciamo a fotografarla solo da fuori.
In compenso la vista da quassù è spettacolare. Si vede Whitby racchiusa nella vallata, il mare con la spiaggia e le piccole casette che riempiono i prati. Per finire in bellezza, proprio a fianco a noi ci sono mucche e una cavalla con il piccolino che sta allattando. Una degna conclusione della vacanza!
Per la notte cerchiamo una fattoria con campeggio. Ne troviamo due a poco prezzo (10 sterline a notte) ma siamo rimasti senza contanti e non accettano bancomat. Andiamo nel paese più vicino per cercare una banca, e alla fine troviamo una fattoria lunga una strada secondaria, a Scarborough: Spital Farm.
Anche oggi la pioggia ci accompagna per tutta la notte.
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Il porto di Whitby
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L’Abbazia di Whitby
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Veduta di Whitby

MERCOLEDI’ 18 AGOSTO 2010: Scarborough – Dover Km: 485
Oggi ci aspettano poco meno di 500 km e quindi ci svegliamo con calma. Lasciamo quest’accogliente fattoria e ci immettiamo in autostrada. Il viaggio scorre senza intoppi e verso le 17 arriviamo a Dover.
Ci dirigiamo verso i traghetti convinti di poter sostare nel parcheggio come a Calais, e invece non esistono parcheggi, se non per le auto, ma ci sono i limiti d’altezza. Chiediamo informazioni anche al servizio clienti e ci confermano il tutto. Cominciamo a girare nei dintorni per trovare un posto senza divieto, e per fortuna si può sostare, anche per la notte, nei parcheggi lungo il mare.
Ci sistemiamo per la notte, e facciamo una bella passeggiata. Cena e poi nanna.

GIOVEDI’ 19 AGOSTO 2010: Dover – Ribeauville (Francia) Dover Km: 804
Stamattina sveglia presto, alle 6:30, per andare al traghetto 1 ora prima per sbrigare le pratiche per Sparky. Alle 8:30 finalmente ci imbarcano e per terminare in bellezza la vacanza ci gustiamo l’ultima colazione inglese. Rispetto all’andata il traghetto si muove un sacco, e così decido di stare bella tranquilla sul divanetto. Alle 11 (tirando avanti l’ora) arriviamo a Calais. Andiamo all’area di sosta del paese per incontrare una coppia di amici che sono arrivati ieri sera. Passiamo con loro un’oretta e poi ripartiamo per l’Alsazia, dove ci aspetta mia sorella. Negli utlimi 4 anni, l’Alsazia è l’ultima tappa di ogni nostra vacanza. Su loro suggerimento, per non pagare l’autostrada passando da Metz, andiamo verso il Belgio per poi arrivare nel Lussemburgo (dove facciamo il pieno a 0,98 al litro) e rientriamo in Francia dopo Saarbrucken (Germania). Paghiamo 9 euro di autostrada contro i 69 dell’andata. Mica male!!!
Arriviamo a Ribeauville per le 20:30 e troviamo posto a pochi passi dal centro, in un parcheggio adibito a camper, e passiamo la serata in compagnia.

VENERDI’ 20 AGOSTO 2010: Ribeauville - Kaysersberg Km: 23
Stamattina ci svegliamo con un sole splendente e una temperatura di 24°.
Andiamo subito in centro a fare una mega colazione in una pasticceria che conosco, con croissant, torta di mele e pasticcini vari. Tutto ottimo!
Gironzoliamo per i negozi, compriamo del pane e poi torniamo al camper per andare al vicino paese di Riquewhir. Vi arriviamo verso le 11:30 e scopriamo che c’è anche un piccolo mercato con prodotti tipici.
Facciamo un bel giro e compriamo un sacco di cosine. Io e mia sorella ci perdiamo per una mezzoretta dentro un bellissimo negozio di gioielli fatti a mano, e ne usciamo con tanti pacchettini.
E’ ormai la una quando finiamo di girare e troviamo un bel ristorantino in una vietta nascosta, molto caratteristico: Restaurant-Winstub La Grappe D’or.
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La cucina ha piatti tipici ma anche molto creativi. Per antipasto proviamo zuppa di cipolle; cocotte di Munster caldo (formaggio della zona molto saporito) con brioche alle lumache e insalata; rane fritte.
Come piatto forte proviamo un specialità locale: Baeckoffa normale e la variante con le lumache.
Si tratta di uno stufato di carni miste con patate, carote e porri, brodo e vino bianco, cotto per 3 ore nella tipica pentola di coccio. La cosa bella è che ognuno di noi aveva la sua pentola….era tantissima, ma soprattutto buonissima. Per dolce, foresta nera e tortino al cioccolato con ciliegie e gelato alla vaniglia. Con il vino, acqua e caffè 33 a testa.
Dopo 2 ore di pranzo, soddisfatti e con la pancia piena, torniamo al camper e andiamo al piccolo paesino di Niedermorschwihr, famoso per le marmellate di Christine Ferber. Per arrivare al paesino seguiamo una strada nel bosco che non avevamo mai fatto, e scopraimo che ci sono 2 bei campi da golf.
Giungiamo al mitico negozio e faccio scorta di marmellate per l’inverno. Poi salutiamo mia sorella e mio cognato che devono riconsegnare il camper per domani mattina. Noi invece decidiamo di tornare a casa domenica e stanotte stiamo a Kaysersberg. Troviamo posto nell’area di sosta nel paese e ci sistemiamo vicino al prato. Facciamo subito amicizia con una coppia di Voghera e trascorriamo con loro la serata.

SABATO 21 AGOSTO 2010: Kaysersberg – Autogrill in Svizzera Km: 259
Questa mattina il sole splende caldo. Oggi è ufficialmente il nostro ultimo giorno di vacanza.
Nel tardo pomeriggio vorremmo partire per arrivare in Svizzera e dormire in un autogrill subito dopo il tunnel del San Gottardo che a Matteo piace tanto. Così domenica abbiamo solo 130 km da fare.
La giornata la trascorriamo in pieno relax passeggiando per il paese con i suoi tanti negozietti.
Per pranzo ci gustiamo sul camper qualche specialità del posto e nel pomeriggio, dato che il caldo è davvero torrido anche in camper, ci mettiamo sotto un albero all’ombra con le nostre sdraio.
Verso le 18 partiamo e raggiungiamo l’autogrill verso le 21:30. Cena e poi nanna.

DOMENICA 22 AGOSTO 2010: Autogrill in Svizzera – Cantù Km: 130
E’ finita!!!!!!!!!!!!!!! Alle 10:30 siamo a casa.

ALCUNE FOTO DI DOVE ABBIAMO DORMITO
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Parcheggio a Kelso
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Parcheggio a Callander
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Parcheggio a Tayport
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Parcheggio a Stonehaven
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Campeggio “Borlum Farm”
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Campeggio Sango Sands Oasis
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Parcheggio a Gairloch
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Parcheggio distilleria Talisker
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Glen Nevis Camping
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Tarbet
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Cashel Camping

INFORMAZIONI:
Abbiamo utilizzato la guide della LONELY PLANET e molti diari di bordo di camperisti.
Purtroppo la Scozia non è provvista di servizi per i camper, a parte il rifornimento d’acqua che in alcuni casi si trova nei benzinai. Nei campeggi c’è il carico scarico, ma solo se pernotti da loro.
In Scozia la legge dice che “il campeggio è libero”, basta che stai a 100 mt dalle abitazioni.
Noi abbiamo dormito spesso in parcheggi sul lago e sul mare. Sono pochi quelli con il divieto di dormire (no overnight).
I campeggi sono tantissimi, e per tutte le tasche. Ci sono molte fattorie a prezzi bassi.
Per elenco campeggi dettagliato:
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Tutte le strade e autostrade sono gratuite (anche in Inghilterra).
Il diesel si è aggirato tra: 1,19 e 1,27 sterline (1,43 e 1,54).
Nella regione delle Highlands i benzinai sono pochissimi, quindi quando se ne trova uno è meglio fare il pieno.
La Scozia ha prezzi più bassi dei nostri per il mangiare, quindi si può partire senza riempire il camper.
Soprattutto la qualità della carne e del pesce è eccezionale. Ci sono tantissimi supermercati e molti sono aperti 24h su 7 giorni.
Anche i ristoranti e i tanti take away sono accessibili. I Fish&Chips costano a porzione (abbondante) dalle 5 alle 7 sterline.
La gente del posto è molto gentile e soprattutto amano chiacchierare.
Le strade sono tenute bene; anche le single track sono in buono stato e con tante piazzole di scambio.
Una bombola di gas da 30 litri a noi è stata più che sufficiente.
Il riscaldamento l’abbiamo sempre acceso la sera e per tutta la notte a temperatura bassa.
Il tempo è stato buono, spesso soleggiato e con temperatura dai 20 ai 25°.
Alcuni amici che sono partiti due giorni dopo di noi hanno “beccato” solo pioggia. Siamo stati molto fortunati. Consiglio di portare una tela cerata con cappuccio e delle maglie leggere ma a maniche lunghe.
Il grosso problema della Scozia sono i “midges”, piccoli moscerini che mordono come le zanzare, ma si incontrano a grossi sciami. Non esiste nessun repellente per tenerli lontani. Bisogna solo coprirsi bene e in viso mettere un cappello con una retina (consiglio di pescatori scozzesi).

CONSIDERAZIONI PERSONALI:
Cosa posso dire di questo viaggio. Se fosse per me mi trasferirei subito.
Abbiamo attraversato paesaggi mozzafiato, gironzolato per paesini in posizioni incantevoli, visitato castelli ricchi di storia, camminato per spiagge bianche e “pucciati i piedi” in un mare turchese.
La gentilezza degli scozzesi e la loro naturalezza nel farti sentire parte della “famiglia” ci ha particolarmente colpiti. Per non parlare del cibo e della birra: voto 10 e lode.
E' un paese che ti regala continuamente emozioni…sia che ci stai un giorno o tutta la vita.
Dietro ogni curva c’è un paesaggio diverso, che ogni volta ti colpisce al cuore e ti lascia senza fiato.
Sicuramente ci torneremo molto presto.

Per qualsiasi altra informazione e qualora vogliate la mia e-mail contattate lo Staff di Camperfree

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Ivana, Matteo e Sparky (nascosto dietro alla roccia…)
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