Coibentazione artigianale fai da te del pavimento cellula

Coibentazione artigianale fai da te del pavimento cellula

Eseguito da Lorenzo Gnaccarini

In inverno, camper con pavimenti “normali”, ossia non doppi oppure di grosso spessore riservati a camper di alta gamma, quando la temperatura esterna scende sotto zero, accade il fenomeno “pavimento freddo”, cioè il pavimento è sensibilmente freddo e genera uno strato di circa 5 cm di aria fredda che ristagna sul pavimento stesso.

Oltre al disagio dei “piedi freddi”, il pavimento freddo dissipa calore, quindi alto consumo di gas per il riscaldamento, con conseguente ricerca di punti vendita bombole nelle zone per provvedere alla sostituzione, che sommati ai camper service che ogni tanto bisogna fare, le vacanze erano sempre assillate da problemi "logistici".

Andando spesso in vacanza sulla neve, in posti stupendi dove spesso la temperatura va a –15 –20°C di notte e -5 –10°C di giorno, mi ha stimolato a cercare una soluzione risolutiva.

Ho subito scartato qualsiasi soluzione di tipo “moquette” o tappeti o altro materiale, che isola ma assorbe umidità (entrando con scarpe bagnate) ed è difficile da pulire (non si può usare la classica scopa e il classico straccio). Provate immaginare alla settimana bianca tipo, dove si entra con la neve ai piedi, si mangia dentro ed il bimbo, oppure i grandi, fanno briciole, rovesciano latte o altro per terra, cade un maccherone, ecc…

Dopo una veloce occhiata sotto al camper, ho scartato anche la possibilità di isolare il fondo del pavimento, creando un doppio pavimento, per i seguenti motivi: grande difficoltà di realizzazione dovuta a tutto ciò che sta sotto al pavimento (marmitta, cavi vari, ruota di scorta, ecc…), aggiunta di peso che avrebbe portato, alto costo dei materiali (per fare una cosa seria…), attrezzature che non dispongo (ponte elevatore).

Mi rimaneva la soluzione interna, ossia rivestire il pavimento di un materiale isolante, mantenendo un aspetto gradevole, pulibile facilmente, possibilmente definitivo.

Ho, quindi, realizzato una copertura del pavimento definitiva, efficace (già testata a –22°C), e facilmente pulibile (con scopa e straccio). Vi assicuro che a –20°C è possibile camminare solo con le calze di cotone, senza provare freddo od avere correnti di aria gelida, e con risparmio del gas di almeno 20%.

Ora lascio alle immagini la spiegazione della realizzazione.

Ciao e buone vacanze invernali a tutti.

Ho acquistato del sughero alta densità in rotolo da 0,5 mt X 5 mt, di spessore 3 mm e l’ho tagliato in pezzi, fino a coprire completamente il pavimento calpestabile all’ interno della cellula, rilegando i bordi con i mobili con nastro adesivo di carta (carta gommata) per evitare sbriciolamenti del sughero, e congiungendo i vari pezzi con nastro adesivo di carta.
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INGRESSO
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CORRIDOIO
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DINETTE
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CUCINA
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ANTIBAGNO
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ARMADIO - STUFA

Ho fissato lo strato di sughero al pavimento, utilizzando del nastro biadesivo extraforte telato di 5 cm, cercando di tenere il più possibile disteso lo strato.

Ho applicato il biadesivo anche in corrispondenza delle varie giunzioni degli spezzoni di sughero, per avere la maggior stabilità dello strato.
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Ho acquistato 4 mq di linoleum, di buona qualità e spessore (quasi 1 mm) e ha tagliato 3 pezzi, uno unico per l’ingresso e il corridoio, fino all’antibagno, uno per l’antibagno e l’altro per la dinette.

L’obiettivo era quello di limitare il più possibile le giunzioni, soprattutto nella parte calpestabile (corridoio, ingresso, ecc… Per avere le giunzioni migliori, ho accoppiato i pezzi utilizzando le parti tagliate dal negozio, quelle originali. Non potendo ricavare i pezzi precisi fuori dal camper, per ovvi motivi di mobili non regolari, ecc…, ho tagliato i pezzi grossolanamente, abbondanti rispetto alle misure reali, rifilandoli di precisione all’interno del camper.

Con nastro adesivo di carta, ho accoppiato le tre pezze di linoleum prima di rifilarle, per evitare brutte sorprese di accoppiamento alla fine del lavoro.
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INGRESSO
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CORRIDOIO
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DINETTE
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ANTIBAGNO

Alla fine della rifilatura completa del linoleum, ho applicato il nastro biadesivo telato nelle due giunzioni delle tre pezze di linoleum, dalla parte telata, che rimane a contatto con il sughero, tenendo metà nastro adesivo per una pezza e l’altra metà per l’altra pezza, con l’obiettivo di evitare il più possibile che una pezza di linoleum si possa alzare rispetto l’altra (rischiando di inciampare), e per tenerle il più possibile unite (evitando che la sporcizia vi ci possa infilare dentro).
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GIUNZIONE CORRIDOIO - ANTIBAGNO
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GIUNZIONE CORRIDOIO - DINETTE

Ho fissato il linoleum al pavimento, utilizzando del nastro biadesivo extraforte telato di 5 cm, cercando di tenere il più possibile disteso il linoleum e rifilando di precisione in corrispondenza dei mobili.

Ecco alcuni dettagli
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Ho, infine, creato un piccolo “battiscopa” per coprire le eventuali imperfezioni della rifilatura, oltre che per coprire le fessure che potebbero accumulare sporcizia.

Ho utilizzato delle cornici per quadri sagomate, di 20 mm di altezza e 3 mm di spessore e le ho applicate ai mobili con del nastro biadesivo.
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