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Delta del Po e Oasi di Comacchio

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Messaggio Da Camperfree Mar 17 Gen 2012, 09:51

Delta del Po e Oasi di Comacchio

di Anna Paseri

Pasqua 2009 (10-14 aprile)

Equipaggio: Roby (36) – Anna (32) – Marco (9) - Gabriele (5)
Redattrice del diario di bordo: Anna
Periodo: 10-14 aprile 2009
Camper: Rimor Superbrig 687 TC
In compagnia di: Mauro – Ines – Lara (7) e la loro cagnetta Lilly
Camper: Rimor Europeo 8

Venerdì 10 aprile
Piasco – Ferrara ( 410 Km.)
Partenza ore 15.30, dopo un mese di inattività camperistica. Le previsioni meteo sono buone, soprattutto per la zona Est dell’Italia, per cui la voglia di partire è alle stelle.
Ci mettiamo un’ora abbondante ad arrivare ad Asti, poi l’autostrada è decisamente scorrevole fino a Bologna, dove inizia un po’ più di traffico. Arriviamo a Ferrara alle 20.00 in punto, nel parcheggio di Via Darsena (ex MOF – Mercato Orto Frutticolo) dove ci sono già almeno una cinquantina di camper. Qui ci attende Mauro con la sua famiglia. Cena e passeggiata a piedi per le vie di Ferrara, che al buio fa risaltare i suoi monumenti illuminati. Ci godiamo il centro storico con un buon gelato.
Alle 22.00 rientriamo ai camper e si va tutti a nanna.

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Cattedrale di S. Giorgio (Ferrara)

Sabato 11 aprile
Ferrara – Lido di Volano – Abbazia di Pomposa (66 Km)
Ore 7.30: Roby si prepara per un’uscita in bici con Mauro, ma scopre di aver preso il paio di scarpe di Anna e così (dopo aver ampiamente imprecato) si rassegna a mettere un paio di scarpe da ginnastica ed inforcare la sua bici da corsa. La corsa in bici dura soltanto un’ora anziché due, le scarpe fanno la differenza.
Nel frattempo le mamme si sono svegliate con tutta calma, hanno fatto fare colazione ai figli, hanno rassettato i letti per benino e hanno dato una pulitina al pavimento, nonché lavato e asciugato le stoviglie, mentre i bimbi si sono dedicati ai compiti delle vacanze.
Il tempo di una doccia per i due ciclisti e poi via, a scoprire la città della bicicletta! Decidiamo di fare un primo tour a piedi nel centro storico al mattino, per lasciare spazio al pomeriggio al secondo tour (più lontano dal centro storico).
Visitiamo la Cattedrale di San Giorgio, passiamo davanti al Castello Estense, troviamo il tempo di entrare in una libreria, vediamo la statua dedicata a Girolamo Savonarola (nato a Ferrara). Il tour a piedi si conclude lungo Corso Giovecca fino alle mura della città, che percorriamo fino ad arrivare al porto turistico e poi ai camper.

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Ferrara (piazza principale)

Pranzo e caffè, poi ripartiamo con le bici (molto più comode!).
Passiamo al Palazzo dei Diamanti, alla Certosa (Chiesa di San Cristoforo) trasformata in un cimitero, con un ampio giardino all’ingresso, e poi ritorniamo verso il centro storico, passando accanto a Piazza Ariostea.
Torniamo ai camper giusto in tempo per la merenda, ed una puntatine in un negozio di bici (appena fuori Ferrara) per comprarsi un paio di scarpette da bici, poi partiamo in direzione del Lido di Volano, percorrendo la strada locale (Tresigallo, Codigoro, Pomposa, Lido di Volano). Arriviamo al Lido verso le 17.30. Ci sono già molti camper, ma riusciamo a trovare ancora un paio di posti.
Andiamo subito in spiaggia a raccogliere conchiglie e a vedere i pescatori lungo il molo.

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Certosa di San Cristoforo

Le zanzare ci hanno già preso di mira, e ce n’è una quantità smisurata!
Incontriamo un simpatico signore a cui chiediamo informazioni per un buon posto dove mangiare pesce (ovviamente deve avere un buon rapporto qualità / prezzo) e lui ci indirizza subito al Ristorante Nelson, ma purtroppo è già tutto al completo. Ripieghiamo su una cena da asporto e ci gustiamo un buon fritto di pesce direttamente sul camper.
Arrivano altri camper e purtroppo si sistemano in modo tale da non consentirci di fare grandi manovre, per cui decidiamo di partire subito per Pomposa, evitando così di restare bloccati il giorno successivo.
Arrivo a destinazione verso le 21.00, a 300 metri dall’Abbazia, in un’oasi di pace e di silenzio in compagnia di una trentina di camper.
Ore 22.00: tutti a nanna!

Domenica 12 aprile (Pasqua)
Abbazia di Pomposa – Taglio di Po – Comacchio (64 Km)
Ore 7.30: i papà fanno un giro in bici, mentre noi mamme con tutta calma ci svegliamo in questo giorno di festa.
I bimbi trovano in fondo al letto le uova di Pasqua e appena arrivati al tavolo è un unico scartare e aprire l’uovo per vedere la sorpresa! In un paio d’ore i papà sono di ritorno, doccia, colazione anche per loro e poi si parte a visitare l’abbazia (visita alquanto interessante).
Alle 11.00 inizia la Messa. Personalmente mi piace molto prendere Messa in posti nuovi, perché ho modo di ascoltare parole diverse: alcune volte è meglio, altre è peggio. Ma questa volta esco molto soddisfatta e con il cuore in pace!
Dopo un frugale pranzo di Pasqua, decidiamo di andare a vedere il fiume Po in un suo punto di massima espansione: Taglio di Po. Prima passiamo a fare le consuete operazioni di CS presso l’OASI PARK del Bosco della Mesola, dove ci accolgono 2 simpatici giovanotti. In 10 minuti entrambi gli equipaggi sono
pronti a ripartire.
Arriviamo a Taglio di Po verso le 14.30, saliamo a piedi gli argini e vediamo il fiume più lungo d’Italia mooolto largo (ma anche molto sporco).
Foto di rito e considerazioni sulla pulizia dei fiumi. Fa un caldo tremendo, ci piacerebbe andare a vedere il Museo della Bonifica di Ca’ Vendramin ma il tempo è tiranno e decidiamo di tirare dritto per Comacchio.

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Abbazia di Pomposa

Scendiamo per la strada Statale Romea e arriviamo a Comacchio verso l’ora di merenda. Troviamo parcheggio lungo Via Rinascita, ci sono già altri 4 camper appostati e non vediamo divieti di alcun genere. Ci sistemiamo in modo da non dare fastidio a nessuno e poi ci avviamo verso il centro di Comacchio.
Un gelato per merenda, alcune foto lungo il centro storico e non ci mettiamo molto a capire perché Comacchio venga chiamata “la piccola Venezia”. Ci scappa pure un giro su una finta gondola!
E’ la prima volta che visitiamo una città passando con la barca sotto i ponti: affascinante!
Il tour dura una mezz’ora, poi a piedi concludiamo il giro nel centro storico e andiamo alla ricerca di un ristorantino, che ci darà un’ottima cena ad un prezzo onesto.
Dopo cena Mauro trova ancora la forza per fare alcune foto a Comacchio by night, mentre noi affondiamo tra le braccia di Morfeo…

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In barca sotto i tre ponti di Comacchio

Lunedì 13 aprile (Pasquetta)
Comacchio – Mandriole – Ravenna – Brisighella – Dozza (135 Km)
Ore 7.00: i papà puntuali fanno il loro giro in bici, andando a perlustrare in avanscoperta i luoghi lungo le Valli di Comacchio (così chiamano le oasi da queste parti). Dopo colazione partiamo per cercare un’oasi dove fare birthwatching (osservare gli uccelli con il binocolo, lungo le oasi naturali). Percorriamo la strada Agusta, lungo il lago (che dista 10 metri dalla strada e che sembra un mare talmente è grande) poi la strada si stringe di molto e arriviamo in località Sant’Alberto e il navigatore ci dice con tutta tranquillità “prendere il traghetto”. Potete immaginare la faccia di Roby (??!!??). E così imbarchiamo per la prima volta il nostro camper su un traghetto che ci fa attraversare un fiume in mezzo minuto. I bimbi
se la ridono e noi restiamo increduli, anche se notiamo che è tutto abbastanza normale (macchine, pedoni, camper, …vengono traghettati di continuo da una sponda all’altra.

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Oasi Valli di Comacchio

Arrivati a Mesola io e Ines facciamo una capatina al centro informazioni (dove c’è un interessante museo ornitologico). Ci accoglie una gentilissima signora e ci informa che sta per partire una comitiva in bici al seguito di una guida. Fuori si sta rannuvolando, e Roby ha visto che l’unico parcheggio per camper è un
prato accanto al fiume … non volendo restare intampati lì dopo un possibile acquazzone, decidiamo di proseguire oltre, fino all’oasi “Pialassa della Baiona”. Il parco 2 giugno (dove troviamo posto per parcheggiare il camper) è già strapieno di auto e di costinari, intenti a preparare il fuoco … e sono solo le 10.00.
Esce il sole.

Il nostro giro a piedi in mezzo ai sentieri che si snodano tra il bosco e il lago dura circa 2 ore. L’itinerario è interessante, anche se ci sembra un po’ maltenuto e privo di cartelli con spiegazioni. Il paragone con la Camargue è immediato: là sono più organizzati e c’è meno sporcizia. Peccato, perché la nostra piccola Camargue Italiana potrebbe valere molto di più e diventare ancora più bello.

Rientriamo ai camper, i bimbi danno cenno di stanchezza (e anche noi). Un pranzo veloce e poi partiamo per Ravenna, dove arriviamo in pochi minuti. Parcheggiamo in Via Teodorico, ci sono pochi altri camper. Il tempo di bere un caffè e poi tiriamo giù le biciclette e ci mettiamo a pedalare verso il centro storico, tutto pedonale (che bello!).

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Battistero presso la Cattedrale di Ravenna

Riusciamo a vedere la Cattedrale, il Battistero, la Chiesa, la
Basilica di S. Vitale, ma la maggior parte di essi sono a pagamento e con i bimbi non riusciremmo a goderceli appieno, per cui ci accontentiamo e ce li gustiamo dall’esterno (eccetto la Cattedrale, che a me personalmente è piaciuta).
Un paio di pedalate in più ci riportano alla piazza principale.
Ci sarebbero ancora un paio di monumenti da visitare (Mausoleo di Teodorico e S. Apollinaire in Classe) ma i bimbi danno segni di cedimento, così decidiamo di ritornare ai camper (scopriremo soltanto alla partenza che il Mausoleo di Teodorico era a 400 metri dai nostri camper …!!!).
Sarà per la prossima volta.

Ci avviamo verso Brisighella, classificato come uno dei borghi più belli d’Italia. Ovviamente ho lasciato a casa la guida del Touring Club, così ci arrangiamo con alcune informazioni presso i punti Info.
Brisighella: saliamo i 300 scalini che portano alla Rocca e da cui si gode un bel panorama su questo bel borgo e sulla Torre dell’Orologio che si trova proprio di fronte alla Rocca. Nella parte bassa del borgo ripercorriamo la Via degli Asini, molto bella e caratteristica.

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Brisighella: via degli asini (sopraelevata rispetto al paese)

Dozza: arriviamo quando ormai è già buio. Parcheggiamo nel punto alto del borgo, in quella che battezziamo “la zona VIP” perché piena di mega ville con parchi e giardini da favola. Ci fondiamo immediatamente alla ricerca di un buon ristorante (sempre con un buon rapporto qualità / prezzo) e nell’attesa che si liberino i tavoli ci godiamo il centro storico, chiuso al traffico e con una gran quantità di dipinti sulle case.

Il ristorante ci soddisfa appieno, soprattutto due belle bottiglie di Lambrusco frizzante (ed io che ero astemia…!).

Rientriamo ai camper e ci tuffiamo in una bella ronfata, sotto un cielo stellato, in un silenzio totale.

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Castello di Dozza

Martedì 14 aprile
Dozza – Fidenza – Piasco (410 Km)
Dopo una bella riposata ed una buona colazione, riprendiamo il cammino verso casa, fermandoci a Fidenza per fare tappa all’Outlet (Fidenza Village), dove ovviamente ci facciamo tirare dagli sconti e in 2 ore spendiamo più che in 4 giorni di ferie…
Salutiamo Mauro, Ines e Lara, ottimi compagni di viaggio, mangiamo un pranzo veloce e ripartiamo verso casa, dove arriveremo alle 16.00 in punto.

Conclusioni:
Un buon viaggio, fatto un po’ senza essere preparati (e non è da noi) però eravamo reduci da Londra e stavamo già pensando all’estate, per cui tecnicamente … non ci siamo preparati un gran che. Nonostante ciò abbiamo avuto un’ottima compagnia, un buon meteo e ci siamo divertiti molto (soprattutto in bici).
Pensavamo di trovare più piste ciclabili (soprattutto i due uomini) ma è già stato un lusso così.

Più in dettaglio posso dire che:
Ferrara: scoprire una città in bicicletta è sempre affascinante e rilassante, soprattutto per chi ha dei bimbi. Mi piacerebbe ritornare un po’ più preparata sulla parte storico/artistica. Voto 8.

Delta del Po: per noi che proveniamo dalle vallate alpine dove il Po nasce, vederlo così grande nel suo tratto finale ci ha fatto comprendere meglio questa meraviglia della natura. Peccato fosse parecchio sporco (di sicuro non ci avrei fatto il bagno!). Dovessi ritornare aggiungerei una visita a Ca’ Vendramin e ripercorrere in motonave il tratto da Ferrara al mare. Voto 6

Abbazia di Pomposa: bella struttura architettonica, bel parco intorno, ottima la sosta per camper (peccato che non sia più in funzione il CS). Voto 8

Comacchio: bellissima e pulita. Si merita l’appellativo di “piccola Venezia”. Non aggiungo altro. Voto 9

Oasi di Comacchio: bei percorsi da fare anche in bici, tante zanzare, peccato che il tutto apparisse un po’ trasandato e senza grossa segnaletica. Voto 6.

Km. percorsi: 1085
Consumo gasolio: 175 Euro
Costo totale della vacanza: 470 Euro (gasolio + autostrada + bar + souvenir + ristoranti + barca + ingresso abbazia, …)
Outlet Fidenza + pedali e scarpette bici Roby: Euro … no comment… meglio tralasciare.
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