Rosignano Monferrato
Rosignano Monferrato
Qui troverai una eccezionale testimonianza vivente della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e di un tessuto economico basati sulla cultura del vino. Oggi ti portiamo negli Infernot, Patrimonio Unesco!
Gli infernot, sono speciali cantine sotterranee scavate nella pietra da cantone per la conservazione del vino, custodiscono anni, o meglio secoli di storia enologica. Ogni infernot ha una struttura unica e decorazioni che lo rendono peculiare, tanto da essere entrate a far parte del Patrimonio dell’Umanità Unesco. L’infernot è senza luce e aerazione, generalmente raggiungibile attraverso una cantina o dagli ambienti domestici, e utilizzata per custodire il vino imbottigliato. Le sue caratteristiche di temperatura e umidità costanti consentono l’ottima conservazione delle bottiglie più preziose. Alcuni infernot sono impreziositi da decorazioni geometriche scolpite sulle superfici perimetrali, altri addirittura hanno un tavolo, che non è mai un elemento aggiunto ma scavato nella pietra.
A Rosignano sono conservati circa una settantina di infernot, perlopiù di proprietà di privati. Durante le visite guidate al paese è possibile scendere, tra gli altri, in uno degli infernot più profondi mai visti: un’esperienza da non perdere!
Rosignano Monferrato è la tua meta perfetta. A pochi minuti da Casale Monferrato e circa un’ora da Torino, Milano e Genova, Rosignano si trova in una posizione privilegiata sulle colline.
Se molti borghi concentrano la loro bellezza proprio nel proprio centro storico, questo non vale per Rosignano Monferrato. Troverai molte frazioni e località sparse, sorte nel corso dei secoli: Uviglie, con il suo Castello; le installazioni esterne del Percorso Morbelliano, ovvero l’tinerario sui luoghi di Angelo Morbelli, celebre pittore Divisionista, con le riproduzioni di alcuni dei suoi quadri più famosi legati ai paesaggi monferrini da lui tanto amati, che da Uviglie conducono i visitatori fino alla Colma e a Villa Maria, sua dimora estiva. Poi c’è la Valle Ghenza che ha un profumo impossibile da nascondere e dimenticare! E’il prezioso e rinomato tartufo bianco! E siamo così arrivati a Stevani e San Martino, le frazioni più popolate di Rosignano.
Come spesso accade, il legame tra il territorio e la cultura agricola e qui anche vinicola è forte, lo è ancor di più in queste zone, dove tutto è valorizzato grazie alle numerose postazioni del Museo Contadino Diffuso, dislocate sull’intero territorio comunale.
Rosignano ha un’altro aspetto che lo rende unico, il suo geo-percorso che ripercorrere i vari aspetti geologici del territorio particolarmente multiformi.
Attraversando questo paesaggio, ricco di storia estrattiva, agricola, tartuficola e vitivinicola, si scoprono le varie geo bio-diversità dei “mari monferrini”, prima che si formassero le colline del Monferrato.
Hai capito bene, le colline del Monferrato prima erano i Mari del “Monferrato”.
Troverai alghe, conchiglie e denti di squalo tra i paesaggi del territorio, perché fino a circa 3 milioni di anni fa, per i secchioni parliamo del Pliocene, gran parte dell’Italia era ricoperta dal mare.
Il Monferrato in particolare era occupato dai fondali del Bacino Terziario Piemontese, l’estremità sud occidentale del «Golfo Padano», già in parte circondato dalle Alpi. Nel frattempo, l’Appennino stava emergendo dal mare per i movimenti tra Adria, promontorio della placca Africana (la futura Italia), e la placca Europea. L’erosione ancora in atto e l’azione dell’uomo continuano a modellare le «antiche» colline e i paesaggi attuali.
Wow! Rosignano ne ha davvero tante da scoprire!
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