Parco Regionale del Partenio
Parco Regionale del Partenio
Un mantello ininterrotto, di verde e bellezza, costituito da castagneti e faggeti che ricoprono tutta l’area montana, consentendo un’alta biodiversità faunistica.
Numerose anche le specie di rettili, la più appariscente delle quali è il Ramarro, dalla tipica colorazione verde brillante. Altrettanto facili da osservare sono i Gechi, di colore grigio, che vivono in genere sulle pareti esterne e assolate degli edifici. Più difficili da osservare, ma molto interessanti, la Luscengola e l’Orbetello, due sauri che hanno evoluto un comportamento strisciante atrofizzando, o rinunciando del tutto agli arti. I serpenti sono presenti nel Parco con diverse specie, di cui una sola, la Vipera, potenzialmente pericolosa per l’uomo. Di grande pregio, ma anche bellezza, sono le due salamandre: la Salamandrina dagli occhiali, molto rara e di notevole interesse naturalistico, ma è notevole anche la presenza della Salamandra pezzata, presente nel parco con la sottospecie appenninica.
La pratica dell’avvistamento degli uccelli, il “Bird-watching” nel Parco Regionale del Partenio è molto affascinante grazie alla presenza di oltre 70 specie, distribuite nei vari ambienti.
Le Talpe, il Riccio, alcuni pipistrelli, la Volpe, la Faina, la Donnola e il Tasso, sono i mammiferi del parco insieme al Lupo.
Passeggiando avrete la possibilità di avvistare numerose rovine dei castelli antichi disseminati in tutto il territorio. Sono la testimonianza di un passato glorioso. Il Partenio è un luogo in cui si intrecciano e si fondono elementi culturali, artistici e folcloristici di assoluta eccellenza. Non c’è solo verde, c’è storia!
Il Parco è un luogo incantevole in cui si può godere di una natura incontaminata. Potrete passeggiare oppure andare in mountain bike grazie a strade ben tenute, aree picnic curate e realizzate in armonia con la natura.
Terra magica e quasi incontaminata con sorgenti di acqua freddissima e limpida. C’è un mondo da scoprire…
Arrivate a piedi fino al Santuario di Montevergine, il monte più alto della catena. Lungo la strada se ne sarete capaci potrete trovare le erbe aromatiche con cui i monaci producono rinomati liquori. Castagneti che donano anche funghi e tartufi. Pascoli. Il Santuario si raggiunge anche in funicolare da Mercogliano. Un luogo fresco in estate, ma ancor più caratteristico con la neve.
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