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Messaggio Da Camperfree Lun 19 Dic 2011, 16:58

Sardegna
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di Roberto Petrelli

Periodo: dal 16 al 31 agosto 2008 – Km 1704
Camper: Arca Freccia
Partecipanti: Roberto ed Emanuela

Spese sostenute:

Traghetti 451,20
Gasolio 294,50
Sosta camper 85,00
Campeggi 251,40
Parcheggi 31,00
Escursioni 560,00
Ingresso grotte, rovine, musei 42,00
TOTALE 1715,10

1° giorno - 16/8 (Ancona-Civitavecchia e traghetto)
Partenza da Ancona ed arrivo a Civitavecchia verso le 19.00 pronti per l’imbarco su tra-ghetto SNAV in partenza alle ore 22.30. Mare calmissimo e notte trascorsa in cuccetta.

2° giorno - 17/8 (Olbia – Bosa)
Arrivati a Olbia alle 6.00, e imboccata la SS 199, dirigiamo alla volta di Bosa, paese sulla costa occidentale della Sardegna. Superata Bosa, dopo circa 4 Km sulla strada Bosa-Alghero, arriviamo, affacciata su una spiaggia caratterizzata da sabbia e ciottolame, nell’area attrezzata sosta Camper “S’Abba Druche”, che in sardo significa “Acqua Dolce” (€ 20.00 - tel. 0785.373504). Durante il tragitto il navigatore ci ha portati in un piccolo paese, Cossoine, dove abbiamo potuto ammirare sulle pareti delle case fantastici murales (vedi foto) con figure di personaggi in costume dell’antica Sardegna.
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Dopo un bagno nella baia adiacente, nel pomeriggio raggiungiamo Bosa Marina, una deliziosa cittadina, sbocco sul mare di Bosa. Qui si allunga una spiaggia grandissima (e frequentatissima) con pub e ristorantini situati per tutta la sua lunghezza. Ne abbiamo approfittato per una cenetta con prodotti tipici locali. In precedenza abbiamo prenotato per l’indomani mattina un’escursione in barca lungo la costa del golfo (€ 25,00 a persona) e per il giorno successivo un’altra escursione con pullman più barca nell’arcipelago della Maddalena (€ 60,00 a persona per l’intero giorno con spaghettata ai frutti di mare compresa nel prezzo; opzionale una zuppa di cozze a € 10,00). Queste, ed altre escursioni, sono organizzate dall’Agenzia “Esedra Escursioni” (tel. 0785.743044 - cell. 347.9481337 - sito web: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]

3° giorno - 18/8 (sosta a Bosa) Fatto il carico e lo scarico dell’acqua al camper, ci portiamo in un grande parcheggio gratuito, sterrato ed ombreggiato di Bosa Marina a due passi dal porticciolo-canale. Alle 9.00 partiamo in battello navigando lungo le coste del golfo di Bosa. Durante la navigazione ci siamo fermati a fare un bagno in una stupenda baia, chiamata “Porto Manago”. Rientrati in porto alle 12.40, trascorriamo Il pomeriggio nella vicina spiaggia di Bosa Marina. Trascorriamo la notte nel parcheggio, accompagnati fino alle 2.00 dalla musica a tutto volume proveniente da un vicino pub.

4° giorno - 19/8 (sosta a Bosa)
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Sveglia alle 5.00 e partenza alle 6.00 in pullman da Bosa Marina alla volta di Palau (arrivo 9.30). Qui partiamo con una imbarcazione che ci porterà a visitare alcune meraviglie delle isole dell’arcipelago della Maddalena, e precisamente:
- la costa intorno Palau con Porto Faro, Punta Sardegna, Porto Rafael
- la costa occidentale della Maddalena con “Cala Francese” e la “Chiesetta della Madonnina del pescatore”
- l’isola di Budelli con la Spiaggia rosa
- l’isola di Santa Maria con il Porto della Madonna e bagno alle “Piscine naturali”, poi discesa a terra sulla spiaggia omonima
- I’isola disabitata di Spargi, detta Punta Rossa, deserta, con le sue spiagge di Cala Verde, Cala dell’amore, Cala Connari (piccoli pesci così chiamati), Cala delle Sirene, Cala di grano, Cala Solaia, Cala dei Corsari (vedi foto). Qui è possibile vedere, scolpite nella roccia, le figure di Salomone, del cane bulldog , dell’Italia e della testa della strega. Siamo poi scesi a terra per fare un bagno nel golfo di quest’ultima spiaggia. Favoloso!
- Costa sud della Maddalena con il porticciolo antico e quello commerciale
- Isola di Caprera con il museo garibaldino e il centro velico
- Isola di Santo Stefano con l’ex base NATO degli americani
- Ritorno a Palau e vista della famosa roccia dell’Orso
Ritornati a Bosa Marina intorno alle ore 21.00, pernottiamo nello stesso parcheggio della notte precedente.

5° giorno - 20/8 (Bosa – Torregrande)
Proseguiamo verso sud fino a Torregrande, graziosa cittadina a nord del golfo di Oristano; qui trascorriamo il pomeriggio sulla spiaggia; l’acqua del mare però non è la stessa vista altrove. Per la notte ci fermiamo nel Camping Village Spinnaker (sito: [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] - € 32,50 sito in via del Pontile-Torregrande (OR) tel. 0783.22074 cell. 347.3318641). Campeggio in pineta bellissimo, ben organizzato, con pomeriggio e serata all’insegna di animazioni geniali e divertenti condite con discoteca all’aperto.

6° giorno - 21/8 (Torregrande – Tharros – Piscinas – Ingurtosu)
Fatto il carico e lo scarico dell’acqua, partiamo alla volta delle rovine di Tharros (vedi foto sotto),
all’estremità meridionale della penisola del Sinis, nel comune di Cabras (parcheggio camper 3,00 €, ingresso rovine 6,00 € a testa).
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Tharros vide svilupparsi, tra l’ VIII a.c. ed il IX secolo d.c., dapprima le civiltà Fenicio punica e poi quella romana. Dopo un pranzo nel piccolo ma panoramico ristorantino all’interno della zona degli scavi, partiamo con destinazione Marina di Arbus (Medio Campidano). Dopo un primo tratto sulla SS 126, inizia una strada fatta di curve e saliscendi. Arrivati a Marina di Arbus decidiamo di proseguire fino alle dune di Piscinas; ma dopo pochi chilometri inizia una strada sterrata senza fine, dove siamo costretti perfino a guadare un fiume due volte. Piscinas è una spiaggia immensa fatta di dune alte fino a 30 metri, un colpo d’occhio favoloso! Abbiamo visto dei bambini che dall’altro di una di queste si lasciavano scivolare giù come se fossero sulla neve. Qui però ci aspetta una sorpresa non proprio gradita: dei camperisti ci avvisano che la notte precedente i vigili hanno multato tutti i camper lì presenti. Escluso il ritorno a Marina di Arbus, non ci resta che pernottare nell’unico campeggio che si trova a pochi chilometri; ma arrivati lì, con sorpresa e sbigottimento apprendiamo che è completo. Dove andare? Inizia a fare buio, ed il posto è un deserto. La signora della reception ci suggerisce di proseguire ancora per circa 7 Km fino ad Ingurtosu, un piccolo paese arrampicato sulle alture. È ormai notte, seguendo il suo consiglio, attraversiamo una vecchia località mineraria disabitata con le case in rovina e senza tetto, un paesaggio spettrale che ci angoscia ancora di più. Quando arriviamo a Ingurtosu, un paesino di non più di cento abitanti, ci sembra di uscire da un incubo. Parcheggiamo il camper in una piazzetta, anch’essa sterrata, e trascorriamo la notte lì, avvolti in compenso da un manto di stelle luminosissime (mai viste tante stelle in cielo!).

7° giorno - 22/8 (Ingurtosu – Piscinas – Buggerru)
Svegliati di buon’ora, ripercorriamo all’incontrario la strada fatta la sera precedente fino a Piscinas (vedi foto).
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Qui siamo i primi a parcheggiare il camper (5 € per 5 ore). Piantiamo il nostro ombrellone in riva al mare (è il primo della spiaggia, ma a poco a poco ne arrivano molti altri) e ci godiamo quattro ore di sole e mare. Dopo aver pranzato, ripartiamo alla volta di Buggerru, percorrendo ancora strade con curve e saliscendi, (ma stavolta asfaltate) e ammirando panorami mozzafiato che ci obbligavano a fermarci ogni tanto per fotografare quei posti. A Buggerru parcheggiamo nell’area attrezzata sosta camper (ben segnalata) situata in prossimità del campo sportivo, a due passi dalla spiaggia (€ 15,00 con carico e scarico). Subito ne approfittiamo per un breve bagno in un mare, aimè, mosso per il vento che dall’inizio del viaggio ci ha, più o meno, sempre accompagnati di pomeriggio/sera. Buggerru è una graziosa località turistica situata sulla “Costa Verde”, fino a pochi decenni fa’ era una fiorente città mineraria, qui si estraevano minerali di zinco e piombo. È anche tristemente nota perché qui venne fatto nel 1904 il primo sciopero in Italia che si concluse con la morte di quattro minatori. Esiste un museo molto interessante, che abbiamo visitato con piacere, che narra della storia mineraria di questa zona. Anche qui a Buggerru la musica ha “allietato” fino a notte fonda le nostra sosta.

8° giorno - 23/8 (Buggerru – Cala Domestica – S. Antioco)
Fatto di buon’ora il carico e lo scarico delle acque, proseguiamo il nostro tour con destinazione Cala Domestica (vedi foto), pochi chilometri più a sud.
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Dopo aver parcheggiato il camper (€ 10,00 per l’intera giornata), ci si è presentato un quadro meraviglioso: è forse la spiaggia che mi è più piaciuta. È una spiaggia molto profonda (tipo Piscinas) ma poco estesa; si trova all’interno di una insenatura abbastanza stretta e profonda. All’interno dell’insenatura, e lateralmente a questa spiaggia, a circa 100 metri si trova una seconda spiaggia, ancora più piccola, non visibile dalla prima, raggiungibile o via terra, percorrendo un sentiero di roccia molto pericoloso ed attraversando un arco di roccia molto caratteristico, o via mare, nuotando per un tratto di mare ad angolo retto. Mia moglie, non fidandosi delle sue gambe, ha preferito la nuotata con le pinne e la mia scorta. Trascorsa la mattinata tra mare e sole, dopo pranzo ripartiamo alla volta dell’isola di Sant’Antioco ed arriviamo nel campeggio “Tonnara” (http://www.camping.it/italy/sardegna/tonnara/), nel sud dell’isola (€ 38,80 con luce, carico e scarico - Tel. 0781 809058). Devo dire la verità, la sosta mi ha deluso. Il mare, dove abbiamo subito fatto un bagno, è pieno di massi e pietre, in spiaggia girovagavano due cani che non si sa bene di chi erano (sembravano del luogo), il campeggio era privo di indicazioni (per fare una doccia abbiamo chiesto e girato per un quarto d’ora), l’illuminazione delle vie interne era pressoché inesistente, i tavoli e le sedie all’aperto del ristorante erano pieni di polvere della strada. Note positive: un tramonto da cartolina con il sole che si tuffava nel mare, e un’ottima cena nel ristorante del camping a base di pesce e prezzo contenuto.

9° giorno - 24/8 (S. Antioco – Porto Tramatzu)
Dopo aver fatto carico e scarico, ripartiamo completando il giro dell’isola e attraversando Calasetta, seconda città dell’isola (niente di eccezionale). Inizia da questo momento il viaggio di risalita dell’isola; prossima destinazione, Porto Tramatzu di Teulada. Durante il trasferimento ci siamo fermati per visitare le Grotte di Is Zuddas, nel comune di Santadi (CA). Ingresso € 8,00 a persona. Molto belle ed interessanti, da non perdere, anche per diversificare la vacanza fatta finora di spiagge e di mare. A Porto Tramatzu ci fermiamo nel camping omonimo (€ 32,00 al giorno con luce, carico e scarico, tel. 070.9283027) con accesso diretto ad una spiaggia molto suggestiva.
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Di fronte all'arenile, a poca distanza, si erge l'Isola Rossa, profilo roccioso coperto dalla tipica vegetazione della macchia mediterranea. Subito dopo l’arrivo, e prima di andare in spiaggia, prenotiamo per l’indomani la nostra terza escursione in barca sul litorale con pranzo a bordo (Cell. 338.4827190 o 339.5280322 – [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] - € 60,00 a persona).

10° giorno - 25/8 (sosta a Porto Tramatzu)
Alle 10.00 partenza in barcone (vedi foto sopra) che ci porterà a visitare alcune meraviglie della costa sud occidentale della Sardegna, come Porto Scudo (bagno sotto l’imbarcazione), Cala Zafferano (dove siamo scesi a riva e fatto il bagno), Cala Galera, Capo Teulada (il punto più a sud della Sardegna), Spiaggia degli Americani (dove siamo scesi a riva e fatto l’ennesimo bagno). A metà giornata pranzo a bordo con aperitivo di olive, patatine e vino, poi spaghettata alle cozze e per finire dolce di crostata (tutto compreso nel prezzo). Ritorno in porto alle 17.00.

11° giorno - 26/8 (Porto Tramatzu – Chia – Is Mortorius di Quartu S. Elena)
Scesi di buon mattino in spiaggia e dopo aver fatto l’ennesimo bagno di mare/sole, ripartiamo in tarda mattinata alla volta del camping “Pini e Mare” di Is Mortorius (Quartu S.Elena - CA), non prima della solita operazione sulle acque del camper. Abbiamo scelto questa località in quanto da qui avremmo fatto la nostra quarta escursione nella costa sud orientale intorno a Villasimius. Durante il trasferimento ci siamo fermati per alcune ore su una delle splendide spiagge di Chia (vedi foto); solito bagno, e via di nuovo.
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Oltrepassata Cagliari senza aver visto nessun fenicottero rosa, arriviamo al camping “Pini e Mare” (via S’Arritzolu 2 - 26 € al giorno - tel.070.803103). La spiaggia è deludente: larga qualche metro, il suo mare è colmo di pietre giganti, un bagno di pochi minuti e via; non raccomandabile.

12° giorno - 27/8 (sosta a Is Mortorius - Capitana)
È il giorno della quarta escursione. Nella mattinata è previsto un tour in auto con autista che ci porterà nelle spiagge più suggestive raggiungibili via strada da Capitana, la località del campeggio, a Villasimius, e nel pomeriggio un’escursione in gommone intorno alle spiagge e alle isole sulla costa di Villasimius (costo a persona: € 50,00 auto, € 40,00 gommone). Partiamo alle 9.00 da Capitana, subito un primo bagno sulla spiaggia di Mari Pintau (Mare Dipinto), poi via verso le spiagge di Solanas, di Campus, di Porto Giunco dove abbiamo fatto l’ennesimo bagno, ed infine di Cala Sinzias (vedi foto) dove abbiamo pranzato in un affollato ristorantino sulla spiaggia.
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Nel pomeriggio, ore 14,30, via in gommone a vedere Punta Is Porceddu, Punta Molentis (qui bagno con i pesci balestra), Isola dei Cavoli (qui escursione fino al faro sulla cima dell’isola, un panorama mozzafiato), Isola di Serpentara (qui bagno tra le rocce che si gettano a strapiombo su un mare profondo oltre 1000 metri). Qui nel 1996 si incagliò una nave della compagnia Tirrenia (nessun morto ma molta paura). Rientriamo a Cala Sinzias verso le 18,00 e ritor-niamo in auto a Capitana (ore 19,00). Per questa e per molte altre escursioni contattare “Ciu Ciu Itinerari in Sardegna” nella persona di Michela Mura, cell. 320.7829545.

13° giorno - 28/8 (Is Mortorius – Cala Gonone, Km. 200)
Solita operazione di carico e scarico acque e partenza per Cala Gonone percorrendo la nuova SS 125 fino a Tortolì e poi la vecchia SS 125 fino a destino (tutta curve, salite e discese). Curioso: in mezzo a questi saliscendi abbiamo incontrato, quasi immobili al centro della strada, una famiglia di cinghiali composta da mamma e cinque cuccioli; ho dovuto invadere l’altra corsia per evitarli. Alle 16,30 raggiungiamo il Camping “Palmasera” (€ 30,00 per 24 ore, tel. 360.713478, cell. 336.818111) e subito prenotiamo, presso il camping stesso, la nostra quinta escursione: in gommone lungo le spiagge del golfo di Orosei (€ 35,00 a persona) con visita delle grotte del “Bue Marino” (€ 8,00 a persona). Sistemato il camper, scendiamo in paese e, manco a dirlo, facciamo il bagno nella spiaggia che si affaccia sul lungomare di questa bellissima località. La serata si è conclusa con una deliziosa cenetta a base di pesce in uno dei tanti ristoranti presenti sul lungomare.

14° giorno - 29/8 (Cala Gonone – Orosei)
Partiti dal campeggio in pulmino (il porto dista circa 1 Km abbondante), usciamo in mare in gommone (capienza 12 persone) alla volta delle bellissime spiagge del golfo di Orosei.
Lungo il tragitto marino si ammirano le imponenti falesie calcaree che si tuffano nelle trasparenti e cristalline acque del golfo che colpiscono ed incantano anche il visitatore più distratto. Il Paesaggio è incantevole: mare e monti a picco sul mare con piccole spiagge qua e la.
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Tra queste, senza scendere a terra, passiamo per Cala Fuili, Cala Luna, le Grotte del Bue Marino, la Grotta del Cormorano, la Grotta Azzurra (così chiamata per il colore azzurro che si può ammirare una volta entrati), Cala Sisine. Poi a Cala Biriola scendiamo a terra per circa un’ora a fare un bagno. È una spiaggia deserta, raggiungibile solo via mare, lunga meno di cento metri, un luogo da “Isola dei famosi”. Impiantata al centro e sotto una montagna a strapiombo troviamo una capannina (vedi foto) fatta di rami e frasche che qualcuno in precedenza aveva costruito, forse per ripararsi dal sole cocente dell’estate. A proposito, consiglio a chi volesse fare queste esperienze di portarsi un piccolo ombrellone, se non altro per appoggiarvi i pochi indumenti indossati.
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Dopo circa un’ora ripartiamo per un enne-simo e fuggente bagno alle “Piscine di Venere” (una circoscritta zona di mare così chiamata per il colore smeraldo intenso con il quale l’acqua del mare si abbellisce per un particolare tipo di fondale che solo in quella piccola zona è presente).
Ancora via in gommone, senza fermarsi passiamo per Cala Mariolu, per la “Grotta del Fico” dove è stata avvistata, alla fine degli anni 70, l’ultimo esemplare di “foca monaca”, per la “Spiaggia delle Sorgenti” dove, con le piogge di primavera, risalgono dal fondo marino, con un ribollire simile all’acqua della pasta, sorgenti di acqua dolce, per la spiaggia di Goloritzé (definita dall’ONU patrimonio dell’umanità), delimitata da boe oltre le quali è vietato andare con barche a motore (le persone possono arrivarci o a nuoto o a piedi passando per uno stradello interno).
All’ora di pranzo scendiamo a “Cala dei Gabbiani” (vedi foto sopra), qui dopo l’ennesimo bagno, ognuno ha potuto mangiare quello che aveva portato al sacco. Noi due non avevamo niente, sapendo o credendo che la sosta sarebbe stata a Cala Luna, dove c’è un piccolo ma grazioso barristorante immerso nella vegetazione e non visibile da chi arriva dal mare. Il nostro accompagnatore e conducente del gommone, molto gentilmente si è offerto di andare presso uno dei natanti presenti lì all’ormeggio (mi pare si chiamasse il “Garibaldi”) a comprarci dei panini e della birra. Magnifico!
Ripartiti, eccoci arrivati nella famosa spiaggia di “Cala Luna”. Qui non ci siamo neanche spogliati, raggiungiamo subito il bar che dicevo per un caffè e molta acqua da bere. C’era perfino, immersa tra gli alberi del luogo, una bancarella di oggetti artigianali del posto; non vi dico cosa abbiamo comprato! Unico neo: la spiaggia era grandissima ma affollatissima; mediamente ogni 5 minuti arrivava o ripartiva un natante che scaricava o riprendeva decine, se non centinaia, di persone ogni volta.
Ripartiti, eccoci infine nella “Grotta del Bue Marino”, (vedi foto) la grotta dove fino agli anni ’70 vivevano le foche monache.
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Fu chiamata così dagli abitanti del posto per via del loro verso simile a quello di un bue. È una grotta lunga circa 800 metri dove un tempo al suo interno scorreva un fiume sotterraneo, che per secoli e secoli ha prodotto quelle stupendi sculture fatte di stalagmiti e stalattiti dalle diverse tonalità che grazie ai giochi di luce favoriscono particolari cromatismi di rara bellezza, accentuati dalla limpidezza delle acque del suggestivo lago salato (oltre 1 Km di superficie, tra i più ampi del mondo). La grotta poi prosegue per chilometri all'interno del massiccio del Supramonte marino, sono però visitabili solo da speleologi subacquei esperti e preparati, che raccontano di ambienti da favola.
Rientrati a Cala Gonone verso le 17,30, dopo una fugace doccia, ripartiamo e, pochi chilometri più a nord, arriviamo a Cala Ginepro di Orosei e precisamente nell’omonimo camping: “Cala Ginepro” (€ 30,00 con luce carico/scarico, tel. 0784/91017, sito [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
Campeggio molto ampio e, nonostante il periodo di fine agosto, abbastanza affollato, ha una tra le più belle spiagge da noi viste; si apre per una cinquantina di metri davanti ad una pineta (vedi foto) che la separa ap-punto dal campeggio.
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È sera, sono molto stanco dopo una giornata intensa, non riesco a restare nel “teatro all’aperto” dove un gruppo di ragazzi intrattengono gli ospiti, così me ne torno a dormire nel camper.

15° giorno - 30/8 (Cala Ginepro di Orosei – San Teodoro - Olbia)
Svegliatici di buona mattina, subito piantiamo il nostro ombrellone in spiaggia. Lunga passeggiata in riva al mare, solito bagno, ennesimo scarico e carico di acque, e poi, prima di mezzo giorno, via di nuovo, destinazione San Teodoro.
Qui, nella spiaggia di “La Cinta”, troviamo un parcheggio (€ 5,00 fino alle ore 20,00 con divieto di pernottamento). Si tratta della spiaggia principale di San Teodoro; è un lungo cordone di sabbia bianca lungo circa 5 Km. La spiaggia è sabbiosa e pulita, ma troppo affollata; il mare è abbastanza bello ma non paragonabile ad altre località della zona.
Verso le 19,00 ripartiamo alla volta di Olbia dove il giorno dopo ci aspetta il traghetto SNAV che ci riporterà in continente. Ad Olbia trascorriamo la notte nel parcheggio del porto.

16° giorno - 31/8 (Olbia - traghetto - Civitavecchia . Ancona)
Partenza alle ore 11.00, non prima di aver comprato gli ultimi regalini e souvenir presso la stazione marittima. Mare come una tavola, arrivo a Civitavecchia alle 18.30, sbarco e subito in viaggio verso casa dove arriviamo, io stanchissimo, intorno alle 2.00 di notte.

Note finali.
Il tempo è stato meraviglioso, l’unico pomeriggio un po’ velato è stato quello del 12° giorno. Le strade, anche se spesso tortuose con frequenti saliscendi, sono molto ben tenute con rari tratti a velocità superiore a 50 Km/h. La gente è cordialissima e ben disposta verso noi turisti. I posti visitati sono stati da favola con spiagge bianchissime e un mare con colori stupendi. I luoghi di sosta, siano essi campeggi, punti sosta camper o B&B, sono molti e ben segnalati sulle strade. L’unico neo (se così si può dire) il vento di tramontana che ha soffiato nella costa occidentale muovendo il mare specie nel secondo, settimo e ottavo giorno.

Ciao a tutti.
Per qualsiasi altra informazione e qualora vogliate la mia e-mail contattate lo Staff di Camperfree

Roberto.
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