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Messaggio Da Camperfree Sab 17 Dic 2011, 14:58

GERMANIA DA SUD ALLE ISOLE BALTICHE E RITORNO

(Daniela e Livio)

viaggio dal 02/08/10 al 18/08/10
KM percorsi: circa 4000 (da Bra in provincia Cuneo)
Equipaggio: Livio e Daniela con il figlio Mattia 13 anni.
Spese: Benzina euro 500
Autostrade/Traghetti euro 100 (senza quelle italiane)
Parcheggi/aree/campeggi euro 180
Entrate varie in castelli/parchi ecc. euro 170

Sabato 31 luglio 2010 sono iniziate le ferie. Cominciamo subito bene con un problema al camper che non vuole saperne di mettersi in moto. Fortunatamente un nostro amico elettrauto si rende disponibile di sabato pomeriggio inoltrato. Mettiamo la batteria sotto carica e decidiamo di partire ugualmente senza cambiarla: ci è andata bene …!!! Alla domenica attendiamo ns figlia Michela in rientro dall'Inghilterra per un saluto veloce e le ultime raccomandazioni e poi raggiungeremo i nostri amici al Brennero. Prepariamo il camper. Purtroppo tra ritardi di aereo, bagagli pullman, racconti foto e regalini la giornata si conclude alle tre di notte e riusciamo a partire solo il mattino dopo alle 8.

Lunedì 2 agosto 2010 Garmich-Partenchirchen / Bad Tolz
Si parte. Mattia imbronciato passa dal suo letto a quello del camper senza neppure accorgersene.
Ancora due spesucce veloci e andiamo a prendere l'autostrada Torino Piacenza ad Asti per proseguire sulla Piacenza Brescia e poi a Verona deviare per il Brennero. La giornata è calda. A Bolzano il termometro arriva a segnare quasi 35 gradi. Non ci fermiamo neppure per pranzo e sgranocchiamo panini e stuzzichini andando. I nostri amici intanto da Firenze sono già arrivati e decidono di proseguire fino a Garmish Partenchirchen. Appena in Austria il tempo cambia tanto che tra pioggia e nuvoloni grigi arriviamo a 15 gradi a Seefeld. Dopo aver pagato l'Europabruke proseguiamo fino a Innsbruch sud per poi uscire sulla statale, ci sembra di aver capito che fino qui si può procedere senza pagare la vignette per le autostrade austriache.
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Arriviamo a Garmish che sono passate le ore 16 e troviamo Stefano e Antonella ad aspettarci. Quest'anno sono soli, Matteo , il loro figlio più piccolo quindicenne non è potuto venire per impegni di Boy Scout con gran dispiacere di Mattia. Purtroppo anche loro potranno trattenersi poco con noi quindi cercheremo di sfruttare al massimo il tempo in cui staremo insieme. Dopo i soliti abbracci mi ritrovo con loro come se li avessi lasciati il giorno prima mentre invece è ben un anno che non ci vediamo.
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Facciamo un giretto nella via principale ammirando le bellissime case dipinte e partiamo per Bad Tolz. Solo dopo essere partiti mi accorgo dalla mia guida che abbiamo passeggiato nell'abitato di Partenchirche mentre abbiamo tralasciatoì Garmich che si trova dall'altra parte. Non importa rimedieremo al ritorno.
Arriviamo a Bad Tolz dove troviamo una fantastica aerea (Parcheggio nr. 4 GPS N 47.76306 E 11.55028) sul fiume con carico e scarico. Ci sistemiamo dopo qualche piccolo problemino con un camper tedesco che reclama il suo spazio vitale.
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Siamo abituati in Italia dove ci fanno sempre sistemare appiccicati per sfruttare al massimo i parcheggi mentre qui ci abitueremo a lasciare sempre molto spazio tra un mezzo e l'altro per rispettare la privacy. Ci rechiamo nel centro di questo tranquillo paesino tipicamente tedesco, anche questo pieno di case dipinte ed essendosi fatta ora di cena cerchiamo un locale tipico per mangiare piatti tipici.

Quest'anno al di là del fatto che incontreremo pochissimi italiani mi sono ricreduta sulla mia convinzione che i tedeschi sappiano tutti l'inglese. Forse perché le zone che abbiamo visitato sono quasi tutte della vecchia DDR o forse perché il turismo è essenzialmente di tedeschi o olandesi abbiamo avuto difficoltà a trovare menu brochures depliants in inglese. Nonostante tutto abbiamo incontrato persone gentili e squisite e come sempre ci siamo sentiti bene in questa terra ospitale dove il turismo itinerante è ben accolto e ben organizzato. Da Coburgo in su penso di aver incontrato tre Italiani in tutto e di non aver quasi mai comunicato se non a gesti visto che noi il tedesco non lo conosciamo se non qualche rara parola. Detto questo riusciamo ad ordinare piatti più che soddisfacenti ad un prezzo più che soddisfacente. Usciamo dal ristorante che piove, quindi raggiungiamo il camper per un meritato riposo. Abbiamo bisogno di ricaricare le pile e anche se sono solo le dieci sprofondiamo in un sonno ristoratore fino all'indomani alle nove.

Martedì 3 agosto 2010 Terme Alpamare e arrivo a Coburgo
Questa mattina sveglia con la pioggia. Si preparano le borse per le terme e si esce. Le terme Alpamare si trovano a 5 minuti a piedi dal parcheggio (Ludwig Strasse nr. 14) e trattasi di un complesso diviso in una parte esterna e una vasta parte interna. Si paga anche a ore e noi spendiamo per 4 ore la cifra di 78 euro. La parte esterna consta di piscine , di cui una con acqua iodica munite di svariati idromassaggi e di una grande parco attrezzato con sdrai per prendere il sole. La parte interna è costituita da piscine termali per le cure , saune e aromaterapia comprese nel prezzo più una piscina con le onde , solarium, e diversi scivoli di tutte le misure e lunghezze che sono un vero spasso. Non manca poi un self service arredato alla marinara. Tutto è perfettamente organizzato dagli spogliatoi alle docce agli spazi attrezzati per il cambio dei neonati piuttosto che al trucco e parrucco per le signore con specchi marmi e asciugacapelli: tutto è estremamente pulito.
Sicuramente 10 e lode a tutto quanto e le nostre 4 ore volano. Prima di uscire pranziamo
velocemente al self service con gli immancabili wurstel o schnitzel con patate.

Rientriamo al camper e decidiamo di proseguire tutti insieme per Coburgo che dista circa 300 chilometri. Arriviamo a Coburgo nel pomeriggio inoltrato per scoprire a malincuore che i posti riservati ai camper (lungo la Burgenstrasse segnalati) sono occupati dai giostrai. Vaghiamo per quasi un'ora cercando parcheggi adatti per la notte ma non ne troviamo che ci aggradino. Decidiamo di uscire dalla città e appena fuori seguiamo le indicazioni per il castello di Rosenau nella frazione di Rodental dove troviamo un parcheggio isolato ma perfetto. Sotto le piante e tranquillo e ben tenuto in mezzo ad un complesso costituito dal castello, dalle serre dello stesso e da un museo del vetro. Siamo soli, sverandiamo ceniamo e chiacchieriamo fuori dai camper.Segnalo prima di Coburgo le belle terme 'Obermain' a Bad Staffelstein, per una pausa rilassante è quello che ci vuole.
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Mercoledì 4 agosto 2010 Coburgo – Quedlinbug
Questa mattina ci spostiamo nuovamente a Coburgo.
Parcheggiamo a pagamento lungo una strada del centro e ci accingiamo a visitare questa bella città che offre una bella piazza un castello niente male e tante belle case.
Iniziamo a vagabondare tra le bancarelle del Markt e arriviamo alla bellissima piazza del castello sovrastata dal parco. Il sole è pallido ma tiepido, la città vivace e allegra.

Poco lontano sorge anche la fortezza che noi però tralasceremo (due stelle sulla mia guida).
Per pranzo dopo una piccola pausa ad un supermercato torniamo al parcheggio del castello di Rosenau dove avevamo trascorso la notte per poter mangiare in pace e poterci così salutare come si deve. Infatti noi proseguiremo verso il nord mentre Stefano e Antonella devieranno a sud ovest verso la Romantische strasse.
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Avevamo adocchiato la fabbrica della 'Goebel' proprio alla deviazione per il castello e non ci tratteniamo dal fermarci con grande danno al nostro portafoglio. Infatti vi troviamo un mega negozio con tutte le collezioni vecchie e nuove di ceramiche e vetro dipinto e oggettistica varia compresa quella natalizia.
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Riprendiamo il viaggio per arrivare a Quedlinburg in serata. Attraversiamo quindi bellissime zone sotto un tempo variabilissimo. Iniziamo con l'entrare in Turingia dove troviamo tutto ben curato e dove persino le fermate dell'autobus sono costruite sullo stile delle case a graticcio. Attraversiamo la selva della Turingia curva dopo curva per arrivare alla selva di Harz . Qui troviamo un'area protetta che fu terra di confine tra le due Germanie. Foreste fitte attraversate dai famosi trenini a vapore che d'inverno spiccano sulla neve. A Wernigerode parte il trenino a vapore che conduce al Broken, la cima più alta dell'Harz dove secondo la leggenda popolare si tengono i convegni delle streghe nella notte di Valpurga (tra il 30 aprile e il 1 maggio). Sulla E85 prima di Kelbra troviamo un tratto di strada dove in 4km vi sono la bellezza di 36 curve.
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È il paradiso dei motociclisti che vi giungono apposta per percorrere questo tratto per puro divertimento, meno divertente è per noi con un mezzo di sette metri: arriviamo al fondo con il capogiro a forza di girare a destra e a sinistra. Ed ecco finalmente Quedlinbug con i suoi tre punti sosta per camper segnalati intorno alle mura. Noi ci fermiamo nel primo che incontriamo arrivando, c'è carico e scarico e tanto di attacco luce per alcuni mezzi. Il pagamento si effettua automaticamente col parchimetro e noi pagheremo 3 euro fino al giorno dopo a pranzo. Ci rilassiamo, mangiamo cena e dopo facciamo due passi in questo paesino che è sito Unesco senza renderci conto di quanto sia bello, infatti trovando lavori in corso nella prima piazzetta non ci addentriamo più di tanto e gironzoliamo solo intorno allo Schlossberg ammirando il panorama dall'alto.
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Giovedì 5 agosto 2010 Quedlinbug – Hildesheim – Celle
Oggi piovicchia e il cielo è nuvoloso, ma fortunatamente gli ombrelli non saranno necessari. Usciamo con calma raggiungiamo il Markt. La piazza è bellissima e ferve di attività: stanno montando una giostra , stanno scaricando le merci per i negozi eccetera....si affacciano su di essa belle case a graticcio, il solito Rathaus coperto d'edera con tanto di statua del leggendario Roland e tanti localini con dehor.
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Ci sediamo anche noi per un caffè e bighelloniamo qua e la . Prima di rientrare al camper andiamo a visitare la chiesa e il castello antico regno delle madri badesse dove le suore, tutte figlie dell'alta nobiltà, arrivarono ad avere un certo potere e diedero l'avvio alla costruzione di questo magnifico borgo ancora oggi conservato perfettamente.
Pranziamo con i soliti wurstelloni comprati nel baracchino del parcheggio. Facciamo camper service e partiamo per Hildesheim. Qui troviamo una città caotica e cerchiamo di parcheggiare alla meno peggio lungo una strada a pagamento. Raggiungiamo la via centrale piena di negozi alla moda, facciamo compere, spuntino con panini di pesce al Nordsee e 1000 scatti alla bellissima piazza del Rathaus con la casa a graticcio più grande di Germania con i suoi 8 piani.
Raggiungiamo di due siti segnalati dall'Unesco: la chiesa di St. Michael e poi il Duomo. Purtroppo il Duomo è chiuso per restauri e possiamo ammirarne solo il chiostro e non il bel portale segnalato su tutte le guide. Per la notte decidiamo di raggiungere Celle dove sappiamo esserci un bel parcheggio gratis. Lo troviamo immediatamente (seguire per Schutzen Platz) e ci sistemiamo con facilità. Ceniamo e siamo troppo stanchi per una passeggiata notturna in Celle per cui rimandiamo tutto al giorno dopo.
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Venerdì 6 agosto 2010 Celle – Luneburg
Questa mattina cielo coperto, ma clima piacevole. Raggiungiamo il centro di Celle e ci accorgiamo subito che è una città a 4 stelle. Ci entusiasma la quantità di case a graticcio. Sono innumerevoli, ben tenute e sono a perdita d'occhio. Ci godiamo la città passeggiando entrando e uscendo dai negozi fermandoci ad ascoltare artisti di strada, prendendo un caffè in un dehor circondati da belle case.
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Inizia
persino ad uscire il sole che finalmente brillerà fino a sera.
Torniamo al camper per pranzo veramente soddisfatti. A proposito: questa città è gemellata con Celle Ligure!!!!!!
Decidiamo di visitare ancora Luneburg prima di raggiungere Lubecca . Percorriamo la strada 191 attraversando una zona di boschi percorsa da stupende ciclabili, bei posti belle case è il Luneburg heide zona turistica e protetta di particolare bellezza paesaggistica.
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Anche Luneburg ci stupisce positivamente ad iniziare dalla bella area attrezzata con tanto di attacco luce, carico e scarico ben segnalata: parcheggio Sulwiesen. Il costo è di 8 euro a notte, ma attenzione la macchinetta non da resto e io ci lascio 10 euro. Anche qui non c’è neppure un italiano e anche qui le piazzole sono molto spaziose. Raggiungiamo il centro trovandovi un architettura completamente diversa da Celle: non più case a graticcio ma di mattoni rossi con frontoni simili a quelle olandesi che accomunano molte città della lega anseatica. Il sole splende , la gente passeggia e va in bici.
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Merenda al Nordsee e camminata, fino alla piazza del bel Rathaus dove incrociamo degli italiani ed essendo così in pochi ci si saluta volentieri. Ritorniamo sui nostri passi e scattiamo ancora qualche foto al bell’edificio di mattoncini neri , materiale che ritroveremo poi a Lubecca nel Rathaus.
Torniamo all’area molto tranquilla e ci godiamo la serata tiepida e serena.
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Sabato 7 agosto 2010 Lubecca – Travemunde
Oggi finalmente splende il sole e splenderà tutto il giorno. Partiamo per Lubecca dove passiamo subito davanti all’Hostentor (porta della città) e raggiungiamo la comoda aerea ben segnalata (parcheggio nr 4: arrivando Luneburg ci si trova l'Holstentor in fronte, girare a sinistra . Piccolo e vicino al centro) Tempo di svegliare Mattia che si fa delle sonore dormite durante tutti i viaggi di spostamento e si parte per la visita di questa bella città. Iniziamo dalla bella e grande chiesa di mattoni rossi :la Marienchirke .
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Questa chiesa gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale è stata ben restaurata e al suo interno possiamo ancora trovare la sua campana li dove è caduta durante i bombardamenti. È molto luminosa e oggi che c’è il sole è inondata dalla luce. Proseguiamo per la via principale ed incontriamo il Rathaus di mattoni neri con la sua scala bianca e il bellissimo sporto. Non può mancare la visita ala famosa Konditorei Niederegger dove viene prodotto e venduto il tipico marzapane in tutte le forme e colori.
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Infatti vi è la leggenda che nel 1407 mancando il grano per fare il pane vennero impastate le mandorle di cui erano pieni di magazzini. In effetti sembra si tratti solo di una leggenda , in ogni caso il marzapane divenne un prodotto d’eccellenza per la città di Lubecca. Facciamo acquisti non potendo mancare un souvenir del genere per chi si reca in questa città.
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Proseguiamo per ammirare il Markt ed essendo ormai ora di pranzo decidiamo di concederci il Rastkeller proprio sotto il municipio. Il ristorante è tipico e rinomato ed il personale parla inglese e in definitiva non spendiamo neppure molto (50 euro in tre). Usciti, bighelloniamo per una mezz’oretta in un centro commerciale e procediamo verso l’Holstentor arrivandoci dal retro. Si sprecano le foto, la immortalo da tutte le parti essendo questo il simbolo di Lubecca ed essendoci una luce perfetta. Costeggiamo il fiume Trave con le sue barche ormeggiate e le sue belle case e torniamo al camper un po’ accaldati. Di Lubecca mi rimane la voglia di leggere il famoso romanzo di T.Mann 'I Buddenbrook' che mi riprometto di prendere in biblioteca appena torniamo (lo sto leggendo e mi dispiace non averlo letto prima perché sarei sicuramente andata ad ammirare la casa descritta nel libro) Facciamo due parole con alcuni italiani, essendo così rari appena ci si incontra ci si scambia notizie e ci si saluta. Raggiungiamo quindi Travemunde attraverso un tunnel sottomarino per il quale è previsto il pedaggio di euro 2,40. Troviamo subito l’area privata ben segnalata Stellplatz.
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Qui paghiamo 15 euro con attacco luce , vi sono i servizi a pagamento ed un corpulento signore ci fa sistemare. In men che non si dica siamo sul lungo mare. Trovo questo posto decisamente bello, passiamo per il porto pieno di pescherecci dove si snodano localini che servono pesce a tutte le ore per arrivare alla passeggiata piena di gente e di negozietti. Tutto questo costeggia il Trave attraversato ininterrottamente da grandi navi che fanno rotta verso il mare aperto per la Scandinavia e le Repubbliche Baltiche. Ammiriamo il veliero Passat con i suoi 4 alberi che si trova ormeggiato sull’altra sponda. Arriviamo finalmente al mare e alla bellissima spiaggia di sabbia fine piena delle famose Strandkorb.
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Attendevo con ansia di vedere queste belle e coloratissime sedie che caratterizzano tutte le spiagge di questa zona. La parola significa letteralmente 'cesto da spiaggia' e sono state inventate da un cestaio di Lubecca, sono comode e offrono riparo dal vento, sono munite di poggia piedi , tavolini, capottine para sole e schienale regolabile.
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Ci bagniamo i piedi nel baltico e mi lancio in 1000 fotografie.
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In effetti questa spiaggia offre molti spunti per foto particolari complice anche il sole radente che in queste zone ci mette molto tempo a tramontare regalando una luce calda. Ci soffermiamo a sentire un gruppo rock locale che canta e torniamo sui nostri passi acquistando panini di pesce nei locali del porto. Passiamo la serata sul camper a guardarci un film.
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Domenica 8 agosto 2010 castello di Schwerin – Wismar
Questa mattina a malincuore ci spostiamo per raggiungere Schwerin. Invece di ripercorrere il tunnel il navigatore ci fa imbarcare su una chiatta che funge da traghetto e ci ritroviamo su strette stradine della penisola di Priwal che passano tra casette stupende e ben curate. Il tempo si è guastato ed è molto nuvoloso. Entriamo nel Land della Pomerania di cui Schwerin è la capitale. Prima di raggiungerla incontriamo immensi campi di cereali dal grano alla segale, attraversiamo un fitto bosco e vediamo alla periferia della città una zona caratterizzata di bungalow con davanti curatissimi orti. Ne incontreremo molti in questo viaggio e pensiamo siano zone in cui gli abitanti delle città possono coltivare un pezzettino di terra e trasferirsi nella bella stagione, infatti i bungalow sono ben tenuti e alcuni sono anche muniti di parabola.
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A Schwerin parcheggiamo nell’area indicata ‘altstadt’. È vicinissima al castello, ma molto cara: più di un euro all’ora. Il castello si trova su un isoletta unita alla terraferma con un ponte ornato da statue e leoni. Visitiamo l’interno e i bei giardini. Ne vale veramente la pena sia per l’interno che per i curatissimi giardini che offrono angolini idilliaci con tanto di cigni panchine e salici piangenti. L’orangerie poi è stata trasformata in un bel ristorante con vista su statue e fiori.
Anche il parco enorme vale la visita ed una passeggiata.
Da li proseguiamo per un bel mercatino delle pulci.
Torniamo al camper per spostarci nel bosco che avevamo attraversato dove avevamo visto un bel parcheggio lungo la strada sotto gli alberi.
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Qui il bosco è talmente fitto che è quasi buio. Mangiamo pranzo e ripartiamo per Wismar sempre incontrando immensi campi coltivati. Wismar insieme a Stralsund sono città che si affacciano sul Baltico il cui centro storico è stato nominato patrimonio dell’umanità. La nostra meta è l’area di sosta privata Wohnmobil park GPS N 53.89543 E 11.45786 che raggiungiamo passando davanti al porto vecchio. Dopo qualche incomprensione col gestore riusciamo finalmente a capire dove dobbiamo sistemarci. L’area è bella munita di servizi e non lontanissima dal centro, ma purtroppo il tempo è veramente uggioso e inizia a piovere a dirotto. Attendiamo un attimo ed usciamo con gli ombrelli. Oltre alla pioggia oggi è domenica per cui i negozi sono chiusi, tutto questo rende la città un po’ triste ai miei occhi. La via centrale è molto carina ed incontriamo alcune case colorate che mi ricordano quelle di alcuni paesini della repubblica ceca, in effetti ci stiamo avvicinando all’est Europa e il confine con la Polonia è sempre più vicino. Visitiamo la bella ed imponente Nikolaikirche sempre di mattoni rossi.
Nel suo interno vi troviamo una mostra di fotografie che trovo veramente emozionanti sia per i temi trattati che per la semplice ricerca dei particolari. Alcune sono geniali e colgono attimi originali della normale quotidianità mentre altre sono foto di denuncia di guerre o di povertà. Non ho preso nota del nome della fotografa e me ne dispiace.
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Tornando al camper passiamo per il porto e acquistiamo dalle barche ormeggiate pesce di ogni genere: dai gamberetti affumicati al salmone allo squaletto veramente ottimo.
Cenetta a base di pesce e meritato riposo.
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Lunedì 9 agosto 2010 isola di Rugen: Kap Arkona
Oggi raggiungiamo la sospirata isola di Rugen dove finalmente troviamo un po’ di natura. Infatti quest’anno ci mancava qualche bel giro in bici immersi nella natura , siamo un po’ stanchi di visitare città e i miei due uomini hanno già tentato di ammutinarsi più volte. Giungiamo a Stralsund che vediamo in lontananza con la sua chiesa che emerge dai tetti dell’abitato e ci ritroviamo sul ponte che la collega all’isola. Segnalo una bella area di sosta proprio all’imboccatura del ponte.
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Ci fermiamo in un supermercato per fare una bella spesona e in un traffico abbastanza sostenuto cerchiamo di raggiungere Kap Arkona. Purtroppo incontriamo un traghetto che non avevamo messo in conto e dobbiamo attendere una buona mezz’ora. Siamo in coda, ma è ormai ora di pranzo , visto che la fame si fa sentire mangiamo panini per pranzo nell’attesa di essere imbarcati. Altra coda per entrare nel parcheggio di Putgarten per un piccolo ingorgo tra pullman e finalmente ci parcheggiamo nell’area per camper che non è altro che un parcheggio su asfalto senza servizi. Il costo è solo di 5 euro , ma non offre niente però è comodo alla strada che porta ai fari e alle scogliere di Kap Arkona.
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Questa strada è percorribile solo a piedi in bici o dal trenino. Noi scarichiamo le bici visto che la giornata è veramente bella e splende il sole. C’è molta gente e la passeggiata è molto piacevole, vi sono parecchi negozietti , localini semplici ed è tutta in piano.
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All’arrivo posteggiamo e scendiamo alla spiaggia di sassi proprio sotto le bianche scogliere. Risaliamo ed ammiriamo i due fari. Dopo un’altra passeggiata riscendiamo alla spiaggia in un altro punto. Insomma queste scogliere le abbiamo viste da tutte le angolazioni e siamo pronti per ritornare al camper.
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Tornando ci fermiamo ad ammirare e soprattutto a fotografare un gruppo di case stupende. Sono colorate con i tetti di paglia ben tenute e curate circondate da giardini e fiori. Sono case ristrutturate per le vacanze talmente belle che sembrano quasi un po’ finte. Tappa in un locale tipico molto particolare con un dehor in un giardino che straripa di fiori e colori. Torniamo per la cena e dopo ci concediamo un’altra passeggiata nei dintorni tra altre case tipiche con tanto di tramonto.
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Martedì 10 agosto 2010 isola di Rugen: Jasmund National Park - Sellin
Oggi altra giornata di sole. Raggiungiamo Hagen dove sappiamo esserci un’area comodo per visitare il Jasmund National Park. Percorriamo una strada che mi fa pensare ai tomboli che portano all’Argentario. La strada corre in una pineta che offre molte aree parcheggio con accesso al mare sia a destra che a sinistra. La tentazione di fermarci è forte, ma rimandiamo volendo visitare il parco in mattinata. Troviamo l’area bella e spaziosa. Incredibile ci sono anche tre camper italiani…..
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Svegliamo Mattia e tiriamo giù le bici. Dall’area parte una strada solo per i pedoni di circa tre chilometri che porta dritti al parco mentre noi prendiamo la strada normale che poi devia solo per le bici e si addentra nel bosco. L’atmosfera è stupenda. Il bosco è fittissimo e mai si potrebbe pensare che dopo di esso ci sia il mare con tanto di scogliere.
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La strada per adesso è quasi tutta in discesa, penso al ritorno e mi preoccupo un po’, ma intanto posso godermi il paesaggio senza fatica. Arriviamo così all’entrata del parco e paghiamo la somma di 12 euro per poter entrare.
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Non ci sono scritte se non in tedesco, l’inglese è ridotto al minimo indispensabile, decidiamo quindi di tralasciare i vari filmati esposizioni eccetera, ma proseguiamo subito per il famoso belvedere del Konigsstuhl.
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Da qui vediamo le rocce bianche sotto di noi che si tuffano a strapiombo nel mare . torniamo sui nostri passi e scopriamo che per proseguire nella visita dobbiamo riuscire , in effetti abbiamo pagato l’entrata al parco solo per questo belvedere…..!!! Raggiungiamo quindi attraverso il bosco e i sentieri segnalati il Victoria-sicht e finalmente riusciamo a vedere dal vivo lo scorcio immortalato dal famoso pittore romantico tedesco Caspar David Friedrich: ne vale davvero la pena !!! complice la bella giornata di sole partono gli scatti anche se devo sporgermi da un piccolo balconcino che si protende nel vuoto e io soffro terribilmente di vertigini. Per pranzo riesco a convincere i miei uomini a scendere i 500 scalini che portano alla spiaggia.
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Qui gustiamo i nostri panini sotto le bianche scogliere e sulla riva del Baltico… che meraviglia!!!! Basta non pensare ai 500 scalini che ci aspettano per la risalita….con calma risaliamo e integriamo il nostro pranzo con un bel hot dog comprato ai soliti baracchini. E ora affrontiamo l’altra fatica che è il ritorno al camper in bici…in ogni caso valeva veramente la pena e devo dire che ora le scogliere di Rugen le abbiamo proprio viste tutte e da tutte la parti…..ora la nostra idea è quella di cercare una campeggio possibilmente prossimo al mare per un po di riposo e di relax, ma la nostra ricerca si rivela difficile. Andiamo al campeggio di Hagen, ma è lontano e poco piacevole, troviamo un area a Lhome ma ci sembra addirittura brutta quindi decidiamo di proseguire verso Binz e Sellin visto che sono località famose per le loro spiagge.
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Anche qui si rivela impossibile. I campeggi sono tutti belegt (completi), giungiamo intanto Sellin dove proviamo in un’area privata dove un antipaticissimo proprietario alla reception ci dice in malo modo che è tutto pieno. Dato che i cartello all’entrata è scritto solo in tedesco mi risento molto del suo fare arrogante, praticamente intuisco che mi dice di leggere il cartello…..veramente sgradevole!! Comunque in questo viaggio è l’unico tedesco scortese che incontriamo ……sconsolati ci sistemiamo insieme ad altri camper in un parcheggio che consente la sosta notturna. In fin dei conti staremo molto bene in questo posto. È alla periferia del parco di Sellin, piacevolissimo, vicino alla strada ma non troppo, e da qui vediamo passare a più’ riprese i trenini d’epoca a vapore che fanno servizio sull’isola. Seguendo il navigatore camminiamo per un km e mezzo per raggiungere la spiaggia ma ci accorgeremo al rientro che si può abbreviare e anche di molto attraversando il bel parco.
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Appena vicini al centro iniziamo a vedere bellissime case in stile liberty bianche e ben tenute.
Poi iniziano i negozietti e i locali che costeggiano la strada fino alla spiaggia.
Giunti alla fine della strada devo dire che lo spettacolo è assicurato, infatti dalla sommità di una scalinata lo sguardo spazia sulla spiaggia di sabbia finissima piena di strandkorb colorate e belle e sul fantastico pontile in stile liberty che si protende nel mare in tutto il suo splendore.
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C’è ancora gente in mare e forse l’avessimo saputo e avessimo messo il costume ci poteva scappare un bagnetto. Siamo stanchi e decidiamo di tornare al camper per la cena chissà che dopo ci venga voglia di tornare per fotografare i pontile di notte tutto illuminato?
Infatti dopo cena attendiamo faccia buio e ci incamminiamo ad ammirare Sellin di notte.
Inutile dire quanto sia bello il pontile illuminato.
Lo attraversiamo e ammiriamo di fuori i bei dipinti sul soffitto del ristorante poi passeggiamo in mezzo al mare fino al fondo per tornare e sederci per una bibita su una delle strankorb che fungono da divanetto del bar. Devo dire che sono veramente comode si possono allungare, si possono estrarre dei poggiapiedi, la capotte si abbassa e si alza e c'è persino un tavolinetto incorporato.
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Ci divertiamo a provare tutte le posizioni e intanto l'arietta si fa veramente fredda. Tornando un ragazzo sentendoci parlare italiano ci ferma. Lui vive da quelle parti ed è nativo di Padova. Penso sia uno studente e anche se l'inflessione e senz'altro veneta ha assunto un leggero accento tedesco. È molto contento di poter parlare un po' italiano in quanto da quelle parti se ne vedono pochi.
Chiacchieriamo qualche minuto e si va a nanna.

Mercoledì 11 agosto 2010 isola di Rugen: Binz – Schaprode
Oggi il tempo si è guastato quindi non ci fermiamo qui per far spiaggia, ma ci spostiamo a Binz dove c'è una bella area di sosta. Paghiamo il parcheggio (euro 5) e raggiungiamo l'area di Binz.
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Raggiungiamo poi il paese che non è lontanissimo.
Percorriamo la via centrale anche qui piena di belle case bianche in stile liberty e tantissimi bei negozi e bei locali.
Prendiamo un caffè in un locale dove il gentilissimo proprietario è italiano e ci fa un buon caffè che ci serve in piedi al bancone , cosa che in Germania non è assolutamente in uso. Raggiungiamo la spiaggia: anche qui sabbia fine e tante strandkorb colorate. Ammiriamo le case e entriamo e usciamo dai tanti negozi con tanto di acquisti poi inizia a piovere.
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È quasi ora di pranzo quindi tappa al supermercato vicinissimo all'area e poi sul camper.
Prepariamo pranzo e ci facciamo tutti e tre una bella doccia calda con tanto di piastra per me. Intanto smette di piovere e dopo un po' di relax facciamo carico e scarico , paghiamo il parcheggio (euro 8.) e ci dirigiamo verso Shaprode.
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Domani infatti vogliamo visitare l'isola di Hiddensee..
Arriviamo a Shaprode e non trovando aree ci sistemiamo nel magnifico campeggio 'am Shaproder Bodeen'. Ci rimane il tempo per un giro alla chiesetta e al porto tra belle case con tetti di paglia per prendere informazioni sui traghetti di domani. Imbarcheremo le bici al costo di euro.67. Infatti su quest'isola ci si può spostare solo a piedi in bici o a cavallo.
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Gli unici mezzi di trasporto su 4 ruote sono elettrici. Torniamo per una gustosa cena nel localino vicino alla reception molto caratteristico gestito dai gestori del campeggio.
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Al ritorno dopo aver lavato i pantaloni di Mattia per un incontro ravvicinato con un piatto di patatine e circa un chilo di ketchup decidiamo di andarci a godere il tramonto sulla spiaggia. Infatti il campeggio è enorme e corre lungo la spiaggia di sabbia .
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L'atmosfera è stupenda, il cielo sereno e il sole cala regalandoci un rosso tramonto sullo sfondo di imbarcazioni che solcano il mare. Passeggiamo nel silenzio e nella pace fino al fondo del campeggio tra tende e camper sistemati semplicemente su prato verde. C'è anche una piccola fattoria con asini oche capre ecc. andiamo a dormire sperando nel tempo di domani.
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Giovedì 12 Agosto 2010 isola di Hiddensee
Questa mattina tempo bellino. Ci svegliamo presto e ci prepariamo per la partenza delle ore 9.
Anche i nostri vicini olandesi si preparano e si imbarcheranno con noi. Hanno tre figli e un cane , sono in un carrello tenda e sono organizzatissimi con una collaborazione famigliare invidiabile.
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Facciamo i biglietti e partiamo per il porto di Vitte. Nessuno chiude le bici e ci adattiamo anche noi lasciandole in mezzo a molte altre. Il viaggio durerà un'ora circa e sarà molto piacevole. Avvicinandoci a Hiddensee incontriamo molte barche a vela e sulla nostra destra scorgiamo in lontananza dei camper posteggiati: è la penisola di Prora dove si trova il gigantesco complesso turistico voluto da Hitler negli anni 30 e mai terminato.
Notiamo come l'acqua del Baltico abbia un colore strano che tira sul verde.
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Arriviamo al porto di Vitte e sbarchiamo. Quello che mi colpisce subito è la quantità
di carri e carretti che servono per trasportare di tutto dalla spesa ai bagagli dei tanti turisti che sbarcano appiedati e pieni di valigie. Addirittura scorgiamo una bicicletta con tanto di nonna comodamente sedata su di una carrozzina posizionata davanti al manubrio.
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Questa è stata penso la più bella giornata del viaggio. Sull'isola c'è pace e silenzio nonostante un buon numero di turisti. Tutti passeggiamo e vanno in bici e molti sono i carri con i cavalli. Le spiagge sono sabbiose, le case con i tetti di paglia.
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Da Vitte pedaliamo fino a dopo Kloster seguendo le indicazioni per il faro dove posiamo le bici e raggiungiamo il punto più a nord dell'isola dopo una bella passeggiata. Si è fatto ora di pranzo e dopo essere saliti sul faro per godere di un bel paesaggio sul Baltico raggiungiamo una panchina su di una collina e mangiamo i nostri panini davanti ad un panorama a 360 gradi che nessun ristorante può offrire.
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Torniamo indietro per una bibita in un bar alquanto particolare ricavato su una barca ormeggiata al porto di Kloster e dove sul retro c'è perfino l'affumicatoio per i pesci che mettono nei panini. A Vitte affittiamo finalmente una strandkorb per un'ora (3,50 euro). Ci danno la chiave per aprire il cancelletto della sedia e ci sistemiamo in questa spiaggia piena di nudisti e no. Una cosa che abbiamo notato è l'assoluta fiducia e senso civico che ha questa gente: nessuno nelle aree chiede i documenti, nessuno chiede pagamenti anticipati neppure nei bar e nei locali, non ci sono numeri da prendere nei negozi e nei supermercati ma tutti si mettono educatamente in ordinata fila attendendo il proprio turno.....eccezionale!!!
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Qualcuno fa il bagno , ma noi riusciamo ad entrare in acqua solo fino alle cosce: è gelida. Decidiamo di riprendere il traghetto alle ore 15.15 e c'è molta più gente e rincontriamo i nostri vicini.
Allontanandoci dall'isola scorgiamo un temporale avvicinarci e abbiamo giusto il tempo di scendere e di raggiungere il camper che viene giù il diluvio universale: smetterà solo il giorno dopo. Siamo stati molto fortunati a non prendere neppure una goccia d'acqua e devo dire che l'isola di Hiddensee per me è stata una piacevole sorpresa in quanto non me l'aspettavo così bella, cerco di immaginarla in inverno e mi vengono i brividi solo a pensare il mare ghiacciato e i tetti di paglia coperti di neve, chissà com'è viverci tutto l'anno?!! il mio consiglio è di non perdersi questi piccola oasi di pace se si arriva fino qui. Vale certo la pena dedicarci un giorno intero.
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Passiamo una serata tranquilla sul camper mentre in cielo si scatena un temporale dietro l'altro contanto di fulmini tuoni e scrosci di pioggia.
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Venerdì 13 Agosto 2010 Lo Spreewald
Questa mattina è nuvoloso ma non piove più. Livio carica le bici paghiamo il campeggio (51 euro per due notti) e con un po' di malinconia ci accingiamo a lasciare l'isola. Rifacciamo strade a noi note per arrivare al ponte che ci collega alla terraferma. Oggi pensiamo di raggiungere Lo Spreewald sotto Berlino. Appena dopo Berlino si trova il parco acquatico Tropical Island segnalato con cartelloni sull'autostrada, ve ne consiglio la visita per un giorno o una notte di relax e divertimento (vedi nostro viaggio Berlino e strada delle fiabe del 2007). Pranzo veloce sull'autostrada e usciamo a Lubbenau. Lo Spreewald è una zona molto particolare del Brandeburgo dove si coltivano i miglior cetrioli di tutta la Germania. E percorsa da innumerevoli canali e la popolazione locale è di origine slava: i Sorabi. I cartelli sono in due lingue e questo popolo è una minoranza ufficiale della Germania federale. Ho conosciuto questi posti dal numero 369 di Plein air.
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Chi arriva da Cottbus trova all'inizio dell'abitato un'area su asfalto con tanto di attacco luce mentre noi che arriviamo dalla parte opposta troviamo l'indicazione di un'area privata che però troviamo troppo lontana dal centro abitato. Ci accingiamo dunque a raggiungere il campeggio che si trova in una posizione ottima: tra Lubbenau e Lehde e sui canali. Purtroppo il tempo è molto nuvoloso e le previsioni che vediamo alla reception sono pessime per domani. Quindi decidiamo di vedere oggi tutto quello che possiamo anche se ogni tanto pioviggina. Si tirano giù le bici e andiamo a Lubbenau per fare un giro di perlustrazione.
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Arrivati al porto della cittadina decidiamo di prendere subito una barca per un giro di circa un'ora nei canali fino a Lehde. Le barche sono guidate con una lunga pertica e hanno i sedili uno di fronte all'altro con in mezzo una dinette: mentre si viaggia si possono consumare bibite. Siamo molto fortunati perché esce a volte anche un pallido sole e riusciamo a goderci questo meraviglioso paesaggio di casette con tetti di paglia con curati e colorati giardini. Sembra di essere in una favola...arriviamo a Lehde dove c'è un bel museo all'aperto con la ricostruzione di tre fattorie.
Purtroppo oggi non ci rimane più tempo per visitalo.
Durante la gita in barca ci fermiamo in un punto di ristoro dove per chi vuole vengono serviti i famosi cetrioli. Torniamo soddisfatti e appagati da questo paesaggio bucolico facciamo un giro in paese dove compriamo anche noi vari prodotti tra formaggi e cetrioli. C'è una piccola festa della birra e molta gente si aggira ancora tra le bancarelle dei prodotti tipici.
Torniamo al camper per un po' di riposo, utilizziamo la connessione internet wi-fi di cui il campeggio è fornito e poi riprendiamo le bici per un giro a Ledhe. Il paesino è deserto anche i bellissimi ristoranti sui canali che avevamo visto dalla barca sono deserti e stanno ritirando.
Facciamo ancora qualche foto ai silenziosi giardini e torniamo a Lubbenau per una piacevole cena al ristorante sulla piazza del porticciolo che possiede un bello e grande dehor adornato di pannocchie.
La festa della birra intanto prosegue e noi dopo un giretto nel parco torniamo al camper passando davanti al castello con l'orangerie trasformata in ristorante tutta illuminata. Appena sul camper inizia nuovamente a piovere a catinelle e ancora una volta ringraziamo la nostra buona stella.
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Sabato 14 Agosto 2010 viaggio di ritorno
Questa mattina diluvia letteralmente. Dobbiamo caricare le bici e non c'è altro modo per Livio di mettersi in costume da bagno. Quando ha finito sembra sia stato sotto la doccia e anche il k-way è fradicio. Paghiamo il campeggio (euro 28) e cerchiamo un supermercato. Troviamo un grande centro commerciale. Abbiamo deciso di fare un po' di scorta di tutte quelle cose che qui sembra abbiano un altro gusto e che a noi piacciono tanto. A parte la birra da bere o regalare facciamo incetta di wurstel (qui ce ne sono di tantissimi tipi) di salse e salsine, paté e spuntini dolci e salati.
C'è anche un magazzino di elettronica e tra una cosa e l'altra facciamo mezzogiorno e continua a diluviare. Prendiamo l'autostrada e ci fermiamo per pranzo. Viaggiamo tutto il pomeriggio e decidiamo di andare a dormire nell'area di Bad Tolz dove ci eravamo fermati la prima sera del nostro viaggio. Usciamo dall'autostrada e una deviazione per lavori in corso ci fa allungare un po' la strada, ma il paesaggio è sempre bellissimo e la Baviera è sempre piacevole da percorrere a piedi in bici o in camper e ci godiamo il paesaggio di belle case di legno stracolme di gerani. A Bad Tolz prepariamo una bella cenetta e ci rendiamo conto che è l'ultima notte in Germania: il viaggio sta volgendo al termine.

Domenica 15 Agosto 2010 Garmisch Partenchirken
Questa mattina con un bel sole raggiungiamo Garmish proviamo a raggiungere il parcheggio nr. 13 dove è segnalata l'area, ma è troppo lontana dal centro proprio sotto lo spettacolare trampolino.
Troviamo all'inizio della via pedonale di Garmish (questa volta non sbagliamo) un parcheggio. Ci fermiamo per colazione nella via pedonale che è molto bella con belle case dipinte. Oggi oltre ad essere domenica è anche ferragosto quindi molti negozi sono chiusi. Meno male !!!! Mi accontento di guardare le vetrine e il portafoglio non patisce, ma varrebbe veramente la pena tornarci con i negozi aperti.... facciamo una puntatina al parco dove si svolge la messa all'aperto. Sul palco dove è posizionato l'altare ci sono molti fiori e molti bambini in costume. Anche molta gente veste il costume tipico e finita la messa partono gli scatti. È ora di tornare e di varcare il confine.
Rifacciamo la strada dell'andata. Ci fermiamo per pranzo e proseguiamo con la superstrada da Trento passando per la Valsugana costeggiando il Lago di Caldonazzo e il fiume Brenta fino aBassano del Grappa. Raggiungiamo la casa degli zii dove ci sono anche i miei genitori a Crespano del Grappa verso le ore 17.
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Lunedì 16 Agosto 2010 Bassano del Grappa
Martedì 17 Agosto 2010 Asiago
Mercoldì 18 Agosto 2010 ritorno a casa

CONCLUSIONI:

Viaggio bellissimo. Nessun problema di nessun tipo. Consiglio vivamente di darsi tutto il tempo necessario per visitare la costa del nord: da Lubecca alle isole di Rugen e Hiddensee. Sopratutto le due isole sono da visitare con calma con tutto quello che offrono: scogliere, trenini a vapore, parchi nazionali, chiese di mattoni rossi e spiagge di sabbia finissima piena di strandkorb colorate.
L'unica cosa che mi è mancata è stata almeno una mezza giornata di spiaggia, ma non siamo mai riusciti a far coincidere le ore di sole con la visita a città di mare. Questa sarà la scusa per tornare nuovamente da queste parti....e non vedo l'ora!!!!!!!!!!

Buon viaggio!!!
Camperfree
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Camper
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