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La Spagna dei Paesi Baschi passando per la Francia

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La Spagna dei Paesi Baschi passando per la Francia Empty La Spagna dei Paesi Baschi passando per la Francia

Messaggio Da Camperfree Ven 16 Dic 2011, 17:03

La Spagna dei Paesi Baschi passando per la Francia

di Pasquale Calderan

Agosto 2009

Dal 2/8/2009 al 14/8/2009

2 settimane alla scoperta dei Catari, dei Paesi Baschi e parte dei luoghi del Cammino di Compostela

02/08/2009 Domenica
Partiamo da Motta di Livenza ( TV), per la consueta giornata di trasferimento. Lasciamo l’autostrada francese dopo Cannes, questo per risparmiare e, visto il poco traffico, puntiamo su Aix en Provence. Pascoliamo senza trovare nessun riferimento ad aree di sosta o solo parcheggi. Quindi proseguiamo verso la periferia di Marsiglia e pernottiamo in un enorme parcheggio in centro della località Marignane ( aeroporto ). Posto tranquillo quanto squallido.

03/08/2009 Lunedì
Continuiamo la trasferta per la strada normale ma dopo Montpellier troviamo parecchio traffico perché la statale attraversa i centri cittadini, alcuni sulla costa, quindi soffriamo non poco.
Carcassonne è la nostra prima meta. Splendida la doppia cinta muraria mentre il centro storico straripa di turisti e suona un pò artificiale e “falso”.
Soliti negozi di souvenir e ristorantini.
Procediamo per Tolosa e ci fermiamo a pernottare in uno dei paesini limitrofi: Castanet Tolousan nel tranquillo parcheggio chiamato Les Hombres.
Scopriremo solo il giorno dopo che Tolosa ha un camping presso l’uscita 31 della circonvallazione.

04/08/2009 Martedì
Tolosa. Vani i tentativi di parcheggiare nei P+R perché ci sono le sbarre di limitazione altezza, quindi ci indirizziamo in centro nel Boulevard Riquet gratuito nei primi 15 gg di agosto altrimenti limitato a 2 ore non sufficienti per la visita della città.
Consigliamo di arrivare il primo mattino.
St. Sermin, Pont Neuf, Hotel Assezat, ecc. Bella città caratterizzata dal colore rosso dei mattoni che compongono praticamente tutti gli edifici..
Albi siamo in piena terra Catara. Da approfondire la storia di questo popolo perseguitato dai Cristiani. La loro cattedrale di Santa Cecilia è una cosa spettacolare. La più grande chiesa al mondo in mattoni.
Tranquillo parcheggio riservato ai camper nei pressi della Cattedrale.
Lo troviamo esaurito e sconfiniamo senza problemi in quello destinato alle auto.

05/08/2009 Mercoledì
Saint Bertrand de Comminges è un paese caratterizzato dalla cattedrale di Notre Dame. All’interno da segnalare l’organo inserito in un angolo, il coro e uno dei 9 coccodrilli impagliati proveniente dalle crociate facenti parte del patrimonio artistico di Francia !
Prendete l’audio guida 4€ spesi bene. Ampio parcheggio all’ingresso del paese.
Scendendo visitiamo la chiesa romanica di St. Just. Audio guida obbligatoria a 2,50€ per scoprire i segreti di una chiesa costruita con materiali di reimpiego.
Lourdes. E’ una fabbrica. Arriviamo la sera nell’apposito park riservato ai camper sganciando i 10 € ( + 5 €per il CS ) e siamo pronti per la processione. Un fiume di gente. Riusciamo a vedere la grotta dell’apparizione senza tanta coda. Terminata questa esperienza, indipendentemente dal credo molto coinvolgente, nel ritornare troviamo negozi in piena attività illuminati sfarzosamente con colori ed insegne assai poco sobrie, che insieme alla moltitudine di alberghi fa sembrare il tutto molto più simile a Las Vegas che a una sito religioso

06/08/2009 Giovedì
Lourdes di giorno non modifica l’ impressione lasciata la sera prima. Tolta la Madonna e il contorno di fede, il rimanente non ci piace. Brutto il centro, brutti gli alberghi, brutta la moltitudine di negozi di statuine e taniche per l’acqua. Mah!
Bayonne. E’ il primo paese che possiamo definire Basco e questa tipicità ne giustifica la visita per calarci nell’atmosfera del viaggio.
Biarritz. D’agosto per i camper è una maledizione. Se volete del casino non serve fare tutti questi chilometri e potevate fermarvi a Jesolo. Riusciamo, nella consueta pascolata, a vedere la “Rocher de la Vierge” ed è un bel vedere. Splendido anche il panorama costiero, anche se non all’altezza della Normandia.
Campeggi esauriti; ci facciamo largo nell’area dedicata ai camper in località Bidart.

07/08/2009 Venerdì
San Sebastian. Parcheggiamo nei pressi della stazione. Da subito la città si presenta pulita e curata. La parte vecchia è caratteristica ed animata da tanti i localini di tapas, stuzzichini e birra che aprono verso le 12 perché a quest’ora la città inizia ad animarsi.
Belle anche le varie chiese nonostante la scarsa letteratura in proposito. Il pezzo forte della città è rappresentato dalla caratteristica spiaggia denominata Concha, a forma di conchiglia, che dà il nomignolo di Perla dell’Oceano a San Sebastian.
La giornata con i suoi 17°, a tratti piovosa, non impedisce a dei temerari il bagno nell’oceano.
Guernika non offre molto essendo stata bombardata nel 1937, pare per errore. Quel poco viene valorizzato dall’ufficio turistico. Maggior attrattiva è la sede del governo Basco inclusa la storica quercia attorno alla quale si radunavano i parlamentari per prendere le decisioni.
(L’esperienza trapiantata in Italia ha generato i DS ed è finita come sappiamo )
Altra cosa da vedere è il murales rappresentante il famoso quadro di ricasso. Consiglio ai non appassionati di pittura di documentarsi in proposito prima di bollarlo come scarabocchio.
In serata ci spostiamo verso Bilbao nel camping di Sopelana che ovviamente troviamo completo e capiamo che l’antifona sarà questa. Forse perché siamo in agosto ?
Troviamo una soluzione nel parcheggio fronte mare a Gorliz.
Plenzia è contigua a Gorliz e nella passeggiata serale la macchina del tempo s’è messa a funzionare; siamo a Caorle nel 1970. Piccolo villaggio di pescatori datato 1241 che si sta scoprendo ora paesino turistico.

08/08/2009 Sabato
Bilbao. Parcheggio nella zona del Museo delle Belle Arti, precisamente nel Paseo Don Josè Anselmo Clavè. Notiamo camper parcheggiati che probabilmente hanno trascorso la notte. Attenzione ai Gps con le mappe non aggiornate. La viabilità spagnola in generale è molto cambiata e rischiate di girovagare complicandovi la vita. Meglio che seguiate la segnaletica. Da non perdere il Guggenheim che vale anche solo per la struttura architettonica.
Arrivate il primo mattino perché poi c’è coda e potrebbero finire le utili audioguide.
Il pomeriggio visitiamo il ponte pedonale di Calatrava e la città vecchia. Attenzione che tanti luoghi, chiese incluse, aprono alle 17.00.
Tra le specialità locali il “bollo de mantequilla”, in sostituzione della brioches, merita una menzione. Ricordate il panino con il burro e zucchero della vostra infanzia ? Vi sorprenderà riscoprirlo solo a Bilbao e, se fate parte della generazione croissant surgelati modello Autogrill, vi esorto a recuperate un pezzo di tradizione contadina nostrana.
Dimenticavo un dettaglio: il caffè è mediamente buono a prezzi italiani.
Vitoria. Capitiamo durante i festeggiamenti della Virgin Blanca. Un festone della Madonna per l’appunto. Dal 4 al 9 agosto cittadini nei classici costumi baschi, riempiono le vie della città consumando birra a fiumi. Da vedere la parte medioevale anche se la Cattedrale vecchia e la pavimentazione sono in rifacimento.
Pernottiamo all’uscita della città presso una ottima area attrezzata in Portal de la Foronda zona Lakua.

09/08/2009 Domenica
Burgos. Parcheggiamo in Plaze d’Espagna. Cattedrale da non perdere. Da vedere anche l’Arco di S. Anna e tutto il centro storico. Bella passeggiata nel Paseo D’Espolon.
In uscita dalla città visitiamo anche la Cartuja de Miraflores. Certosa a navata unica con le tombe dei reali Juan II, la moglie Isabella di Portogallo e l’infante.
Santo Domingo de la Calzada colpisce perché nella chiesa c’è un pollaio contenente un gallo ed una gallina bianchi, che per tradizione vengono cambiati una volta al mese. Questa tradizione è legata al miracolo di San Giacomo ( Santago). Dal 5 al 9 agosto la cittadina festeggia con una rappresentazione questo episodio che riassumo: Due pellegrini tedeschi persero il loro figlio perché fu ingiustamente decapitato. Durante il ritorno dal pellegrinaggio furono avvertiti che invece era ancora vivo. Si recarono dal Merano ( credo il corrispondente giudice ) chiedendo del pargolo. Questi gli rispose che era ancora vivo come i due pollastri che aveva sul piatto. Alchè questi si animarono e si misero a cantare !
Najera è il paese successivo che incontriamo sulla strada del Cammino. Vi pernottiamo in un camping a mezza stella chiamato El Ruedo. 20 € la donazione fatta ad un tizio che fiutatando il business del pellegrino ha sacrificato il giardino di casa sua.

10/08/2009 Lunedì
Logrono. E’ una grande città che non ha nulla di eclatante ma è comunque gradevole.
Percorriamo Calle Portal e la parallela De San Nicolas dove si concentrano i monumenti più significativi. Parcheggiamo in Avenida Vigon .
Estella. Piccola cittadina di origine medioevale. Interessante il Casco Antiguo.
Pamplona. Sostiamo in Avenida de Baranain, ma incontriamo camper parcheggiati in altri parcheggi. Città che consigliamo al di là della famosa festa di San Firmino.
Plaza de Toros, con il monumento dedicato alla festa, Plaza del Castello, dove Hemingway s’è fatto tutti i bar, e tutte le vie del centro storico, sono da vedere.
Tudela. Pernottiamo nel grande parcheggio con l’indicazione “ Turistos” . Passeggiatina serale dove apprezziamo il paesotto, forse perché le città di notte diventano tutte belle. Incuriosisce la piazza principale con le cicogne appollaiate nella torre campanaria. Scopriremo poi che le cicogne sono presenti anche nel campanile della cattedrale che pare essere molto bella.

11/08/2009 Martedì
Saragozza. Parcheggiamo in prossimità del Ponte di Santiago sulla riva opposta alla cattedrale indicativamente nel Paseo della Ribera.
Spettacolare la Plaza del Pilar, la relativa cattedrale e gli edifici limitrofi, l’Ayutamiento e San Leo. Altre visite non siamo riusciti a farle perché dopo le 14 cala il sipario. I negozi sono mediamente tristi tranne il mercato coperto che colpisce per l’assortimento ed i prezzi del pesce e della frutta molto competitivi.
Lleida, vale uno stop per Seu Vella un complesso fortezza posto su un’altura dominante la città.
Nella piazza dell’Ajuntamiento delle targhe ricordano i record dei Castels , piramidi umane che si esibiscono nelle manifestazioni tipiche della catalogna.
Durante tutto il viaggio spettacolari i paesaggi con scenari tipici da far west.
Ci dirigiamo verso Andorra perché mi attizzava l’idea di attraversare i Pirenei e di vedere questo strano Principato. Il primo motivo s’è rivelato sensato mentre per il secondo lasciate perdere. Il panorama è pieno di strutture alberghiere, spesso bruttine e negozi duty free.
Pernottiamo a La Vella nel parcheggio vicino al ristorante Borda Estevet in direzione degli impianti sportivi.

12/08/2009 Mercoledì
Lasciamo La Vella scoprendo lungo la strada per la Francia in località Canillo e Soldeu dei park riservati ai camper, ma consiglio comunque di fuggire verso il passo.
Andorra non s’è rivelata una meta interessante, anche se il bello deve ancora venire.
Valicando i Pirenei a quota 2409 slm c/o il passo d’Envalira (non prendete il tunnel ) lo scenario diventa maestoso per l’ampiezza delle vallate anche se non emozionante quanto le Dolomiti, ma la sorpresa più grande la troviamo pochi km sotto in località Pas de la Casa che và assolutamente vista perché si tratta, senza dubbio, di uno dei posti più brutti d’Europa.
L’apprezzata presenza di un ampio parcheggio camper con il pozzetto non lo rende migliore.
Come l’uomo sia riuscito a deturpare il paesaggio in modo così devastante in nome dell’Iva esente è oggetto di studio, anche se coloro che si fermano non mi sembra facciano grandi riflessioni in proposito.
Praticamente se non siete fumatori, alcolizzati o amanti sfegatati del profumo, oltre alla contemplazione della bruttezza del luogo, la visita si limita ad un conveniente pieno di gasolio.
Sulla strada per Perpignan, che non finisce più, appaiono dei siti interessanti come la fortezza di Mont Louis e il villaggio di S. Michel de Cuxa.
Beziers , tappa tecnica che non offre particolari spunti. Scorre ai suoi piedi il Canal Du Midi con le 9 chiuse che scavalcano il fiume Orb. ( se ho letto bene )
Aigues Mortes Borgo fortificato che non vediamo perché l’area sosta camper è completa. Costo 8 € per 4h oppure 16 € per 24h. Il campeggio a 3 km dal paese è anche quello al completo quindi troviamo una soluzione di fronte al camping.
Les Poissons d’argent è un’area riservata alla pesca sportiva dove i proprietari hanno mandato a quel paese i pesci a favore dei più remunerativi camper. Per 8 € puoi pernottare e pescare, aggiungendo altri 2 € hai il CS. Se non ne hai abbastanza, oppure non ti sei portato la canna, puoi mangiare delle ottime moules nel noto ristorante da loro gestito, purtroppo non segnalato nella guida Michelin e neanche ai NAS. (http://www.lespoissonsdargent.com/ )

13/08/2009 Giovedì
Nimes L’Arenes, Maison Carree e Tour Magne sono resti romani che danno origine al nomignolo di Roma francese a Nimes.
Camper parcheggiato in Rue de Citè Foulc arrivando presto il mattino.
Arles stupisce nuovamente per l’arena dove tutt’ora si svolgono le corride e altri resti romani come il teatro, le terme, Les Alycamos, tutti a pagamento. Cittadina molto turistica e parecchio frequentata. Vale però la visita. Parcheggio camper con pozzetto all’entrata del paese in prossimità di Place de la Liberation.
Terminiamo il nostro viaggio puntando alla terra italiana esattamente a Dolceacqua nei pressi di Ventimiglia. Prendiamo l’autostrada francese, con sommo sacrificio economico non essendo ancora disponibile la rateizzazione, per abbreviare le sofferenze della statale.
Pernottiamo in riva al fiume.

14/08/2009 Venerdì
Dolceacqua 20 anni dopo la prima visita è notevolmente cambiata. Oggi è bandiera arancione del Touring Club perché fa parte di un gruppo di borghi medioevali da tutelare.
Hanno valorizzato il bel centro storico oggi ricco di B&B e di atelier artistici.
Il 16 agosto c’è anche la sagra della “michetta” dolce tipico a forma di ….
creato per festeggiare l’eliminazione della jus primae noctis come narra una leggenda locale.

Conclusioni.
La Spagna dei Paesi Baschi c’è piaciuta. Innanzitutto troviamo dei paesi caratteristici e delle abitudini ancora fortemente legate alle tradizioni locali, cosa non trascurabile nell’epoca della globalizzazione. Ci piace vedere la gente che vive la propria città passeggiando in centro la sera oppure sostando nelle innumerevoli panchine.
Proveniendo dalla provincia di Treviso dove lo sceriffo Gentilini le panchine le fece togliere perché vi sostavano solo dei perdigiorno, capirete il nostro stupore.
Spettacolari i paesaggi che si aprono sulle mesetas.
La vita grazie all’Euro è praticamente corrispondente alla nostra. Decisamente più costosa nella costa Atlantica. La qualità dei negozi non è alta ed il concetto di visual merchandising è ben rappresentato dai loro tipici bazar che vendono di tutto!
La Spagna è cresciuta troppo velocemente in questi anni probabilmente a scapito della qualità. Dal punto di vista edilizio credo che nel futuro a breve termine tutti quei casermoni si trasformeranno in brutture degradando ulteriormente il panorama delle città in parte già compromesso.
Migliorata notevolmente la viabilità. Le strade sono in buone condizioni.
Spesso delle superstrade gratuite corrono parallele alle autostrade.
Il tempo è stato buono ca. 28°-30° tranne due giorni freddi e nuvolosi al Nord.
Sconsigliamo di frequentare la costa la prima quindicina di agosto solo per il problema della congestione, inoltre abbiamo trovato tutti i campeggi completi.
Turisticamente per i camper non sono ancora bene attrezzati ma tolleranti.

Da non perdere:

Cattedrale Albi. Da documentarsi sui Catari
S. Bertrand du Comminges
San Sebastian
Museo Guggenheim Bilbao
Cattedrale Burgos
Cattedrale Santo Domingo de la Calzada
Saragozza Plaza Pilar

Riepiloghiamo:

Equipaggio: 2 persone
Camper: CI Riviera 5,5 m su Transit 2500 aspirato - 70 CV
Km: 4.400
Spesa totale: 1.000 € di cui 400 € di gasolio

Per qualsiasi altra informazione e qualora vogliate la mia e-mail contattate lo Staff di Camperfree

Pasquale Calderan
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