Pizzillu coll’erbe a Colle di Tora è sagra

Pizzillu coll’erbe a Colle di Tora è sagra

Colle di Tora (Ri)

17 aprile

A Colle di Tora, borgo magico arroccato sulle rive del Lago del Turano, custodiscono gelosamente i segreti di un’antica ricetta. Il “pizzillu coll’erbe” non rappresenta infatti un semplice sfizio per il palato, ma un vero e proprio viaggio all’indietro nel tempo legato a doppio filo al passato agricolo del territorio: è una focaccia impastata con farina di grano, sale e un pizzico di bicarbonato, cotta alla brace e accompagnata con la cicoria di campo. Una delizia da gustare domenica 17 aprile nella splendida cornice del paese in provincia di Rieti, alla Sagra ad essa dedicata.

Gia prima del 1939, l’anno in cui nella Valle del Turano fu creato lo splendido bacino artificiale che oggi tutti conoscono, questo piatto povero ma sostanzioso aveva sfamato intere famiglie di contadini. Un classico esempio di quando la necessità fa virtù: ogni famiglia povera coltivava il grano con il quale preparava la farina e aveva in casa un caminetto per scaldarsi; a fare il resto pensavano le donne, che ogni mattina uscivano nelle campagne alla ricerca della preziosa cicoria di campo. Il 17 aprile a partire dalle 12.30, a Colle di Tora il “pizzillu coll’erbe” sarà cotto sulla brace così come vuole la tradizione e servito insieme alle salsicce e a un buon bicchiere di vino rosso.

E se non mancherà l’intrattenimento musicale con la Colorado Band, la Sagra può costituire una buona occasione anche per scoprire uno dei borghi più caratteristici della Sabina. Edificato tra il X e l’XI secolo su uno sperone roccioso che oggi si affaccia sul lago di Turano, in modo da offrire un rifugio sicuro alla popolazione contro le feroci scorribande di Saraceni e Ungari, fino al 1864 il paese si chiamava Collepiccolo, ma poi si decise di legare il suo nome alla vicina città sabino-romana di Tora. Al suo interno meritano una visita il centro storico con i suoi scorci, la Chiesa di San Lorenzo e quella della Madonna del Colle; nei mesi invernali inoltre, quando il bacino raggiunge il suo limite massimo, dalla diga con le paratoie aperte l’acqua compie un salto di 70 metri, creando una suggestiva cascata.

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