Nel Regno di Napoli 2010

Napoli è una città sui generis; con tutto quello che di negativo e di positivo si vuole intendere con questo giudizio. Siamo qui per la seconda volta, la prima quasi due anni fa durante il periodo natalizio per i presepi di San Gregorio Armeno. Partiamo di giovedì pomeriggio (2 settembre) ed usciamo nei pressi di Caserta: è tardi, si avvicina l'orario di chiusura dei negozi e siamo senza acqua!
Parcheggiamo nel Centro Commerciale Apollo a Casapulla (entrata
41.073575,14.299215) e, a spesa finita, decidiamo per una buonissima pizza dai famosi "Fratelli Labufala". Usciamo dal locale tardissimo e stanchissimi così, dietro consiglio, dormiamo nei pressi del Bingo un pochino più avanti (c'è un bel parcheggio, anche se abbastanza rumoroso).Il 3 mattina non ci alziamo affatto di buon'ora, ce la prendiamo abbastanza sul comodo e partiamo con calma per Ercolano; arrivati entriamo subito, anche se tardi visto che la colazione è stata consumata ad ora di pranzo! Sembra incredibile, ma per circa quattro ore ci immergiamo in questa area archeologica tra le più belle visitate! Torniamo al camper quasi alle 18 e, a questo punto, la fame ci assale; pasti disordinati per oggi, ma ne è valsa la pena. Decidiamo per una notte sul Vesuvio: non ci siamo mai stati e così ci avventuriamo. Ad un tratto e dopo una tortuosa salita leggiamo: Stazione seggiovia del Vesuvio, addirittura multilingue! (40.828254 - 14.414933).


Entusiasti per una comoda risalita da programmare per il giorno successivo, ci dirigiamo verso il parcheggio. Sorpresa: la funivia è chiusa da 16 anni! (come faranno i cartelli che la indicano ad
essere così nuovi ...qui a Napoli ...mah!).
Arrivati al parcheggio la proprietario del chioschetto esce immediatamente e subito ci invita ad entrare per fornirci spiegazioni sul Vesuvio: resteremo ad ascoltarla per un bel po'. Ripartiamo un po'seccati per motivi vari e ci spostiamo nel parcheggio (40.828338 - 14.426889) adibito alla sosta per le visite al Cono. C'è anche un camper tedesco e l'unico problema è il forte vento, ma ci collochiamo in una buona posizione così da non avere quel fastidioso movimento dovuto alle raffiche d'aria.

4 settembre: oggi si va a Napoli. Sosta nel parcheggio alle spalle della Stazione Centrale ( 40.850863 - 14.272719); ha entrata videosorvegliata, non è molto grande (e quindi più controllato) e notoriamente tranquillo. Inoltre è aperto giorno e notte e neanche costoso, 2€/ora. A cinquecento metri ci sono gli autobus per
il centro (biglietto giornaliero Unico Napoli week-end valido il sabato o un giorno festivo, dalle ore 00.00 alle ore 24.00 del giorno di convalida al prezzo di € 2.60 a persona, i bambini pagano oltre il metro di altezza). Farò solo un elenco dei siti visitati, inutile dilungarsi in commenti: Napoli è meravigliosa ...basta far compensare le carenze di gestione e cura con le bellezze dei luoghi. Iniziamo con Castel Nuovo (il Maschio Angioino); consultare il sito web per orari e prezzi.
All'uscita un bel giro tra Galleria Umberto I, quartieri spagnoli (solo l'inizio!) e via Toledo. Il bisogno di cibo inizia a farsi sentire ma non vogliamo dedicare molto tempo al pranzo, meglio proseguire con la visita; così conteniamo la fame con dei panini con i "cicoli" (da quanto volevamo assaggiarli!), "casatiello", babà...Senza perder troppo tempo imbocchiamo la stazione della funicolare che ci trasla dal caos indescrivibile dei quartieri spagnoli alla collina del Vomero; sembra quasi un'altra città: le strade silenziose e senza spazzatura! Un pochina di salita ed eccoci a Castel Sant'Elmo.

I quartieri spagnoli
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Panorama da Castel Sant’Elmo

All'interno è allestita una mostra di opere di artisti napoletani del '900; il camminamento offre una vista impensabile del territorio circostante. Torniamo di nuovo sulla funicolare, questa volta cambiamo linea ed arriviamo a Spaccanapoli; che dire! Molto caratteristico anche questa via che taglia letteralmente in due la
città. Ci ritroviamo di nuovo a via Toledo così decidiamo la prossima visita: Palazzo Reale. Sarebbe riduttiva ogni descrizione di questa splendida dimora; all'interno anche una mostra di costumi teatrali di opere in scena nel passato nel vicino e superbo Teatro San Carlo.Uscendo iniziamo a dirigerci verso la Chiesa di San Francesco ma notiamo un simpatico signore con un cartello: Napoli sotterranea; avevamo intenzione di partecipare a questo tipo di visita guidata, e così ci aggiungiamo alla comitiva. Si scende per quaranta metri sotto il suolo della città e la visita, oltre che interessantissima, è resa veramente particolare dalla simpaticissima guida; è come assistere ad una commedia teatrale! Alla fine della giornata un po' di shopping e poi di nuovo sull'autobus verso la Stazione.
Anche per questa sera c'è in programma una bella pizza; ci hanno consigliato Gianni al Vesuvio (Via Vesuvio, Ercolano) ma non riusciamo a parcheggiare!
Questa è la strada delle pizzerie! Finalmente, quando avevamo ormai perso ogni speranza, troviamo posto nel parcheggio del Ristorante Pizzeria la Rotonda.
Buonissima la pizza, i fritti e il fantastico dolce alla nocciola. Notte ancora sul Vesuvio con un bel freschetto. Domenica 5: non abbiamo intenzione di tornare nel centro di Napoli e di spostarci ancora con i mezzi pubblici; preferiamo scoprire qualche altro angolo della città dal nostro camper.

Napoli sotterranea
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Sosta sotto il Vesuvio

A metà mattinata riprendiamo la tangenziale e poi la Domitiana che percorriamo per la prima volta; scegliamo Mondragone per una sosta e qui, che è il regno dei caseifici, acquistiamo delle mozzarelle di bufala nel Caseificio Antico Casale. Ci è stato consigliato ed è stato un buon suggerimento, mozzarelle e ricotta squisite!
Parcheggiamo nella piazza di Viale Margherita vicino al Supermercato Sisa; una bella passeggiata e poi, per pranzo, acquistiamo una bel sautè di cozze e una bella frittura mista in via Marechiaro; la signora prepara le pietanze davanti agli
occhi dei clienti. Rientriamo a casa nel primo pomeriggio, ma torneremo sicuramente di nuovo a Napoli per scoprire ancora nuovi angoli di questa terra che sembra un compendio di bellezze, folklore e, purtroppo, mancanze.

Ercolano
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Particolare della Galleria Umberto di Napoli



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