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Messaggio Da Camperfree Mer 10 Lug 2013, 08:04

Francia

ILE DE RÈ - PERIGORD
Viaggio effettuato dal 25/06/2011 al 08/07/2011
Di Luisella e Stefano
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Sabato 25/06/2011 Ore 9,00 PARTENZA!
Diamo inizio alla nostra vacanza in una bella giornata di sole e d’aria fresca Recoarese, sarà di buon auspicio….?
La nostra meta è “L’OCEANO” la costa atlantica della Francia, precisamente Ile de Rè
Prendiamo l’autostrada a S. Bonifacio, causa distrazione abbiamo passato lo svincolo a Montebello… cominciamo bene!
Una volta in autostrada “la Silvia” (signorina cortese ma a volte insistente che indica la strada) ci dice sempre dritto con svolta fra 300 Km. Sosta pranzo dopo Milano e poi via verso Torino, sono le13,40 la prossima svolta è indicata a 102 Km. E VAI!!
Grande e lunga è le pianura Padana, a Novara si affiancano le numerose risaie… 80 Km. alla svolta, riso… riso… riso… aironi.
Finalmente si vedono le montagne un massiccio innevato, potrebbe essere il Monte Rosa?! (Chiederemo a Luca, la nostra creatura rimasta a casa)
Ore 15,00 siamo a Torino e ci fermiamo a fare gasolio. Inizia il conteggio per il carburante.
Ore 16,00 siamo a Cesana Torinese 1354 m slm, splendido pomeriggio di sole, non sembra nemmeno di essere a più di mille metri di altitudine. In paese c’è una festa con tanto di bancarelle, prodotti tipici e non solo, facciamo merenda in una birreria con tagliere di speck e birra bavarese del monastero di Andechser e poi compriamo una pagnotta di pane per i giorni a venire, salame e “moccetta”. Decidiamo di fermarci qui per la notte nell’area di sosta lungo il fiume € 5. Km percorsi 446

Domenica 26/06/2011
Altro giorno, ore 9,20 lasciamo Cesana, 7 Km e siamo in Francia. Passiamo per il passo del Monginevro dove c’è un’area sosta camper con più di 200 piazzole, campo da golf e 2 laghetti montani circondati dalle Alpi. Dopo una spettacolare discesa dal Monginevro arriviamo a Briançon, visitiamo il bel paesino dove è in corso anche una sfilata con costumi tipici e balli folcloristici.
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Ripartiamo prima di mezzogiorno per macinare altri chilometri fino ad arrivare a Le Puy en Velay.
Sono le19,00 e pernottiamo nel campeggio municipale (14 € tutto compreso) bello, su prato sotto la rocca di Saint-Michel, che di sera viene illuminata come pure la statua di Notre-Dame de France e la Cattedrale. Stupende!!
Le Puy en Velay e il punto di partenza di uno dei cammini di Santiago de Compostela. Km percorsi 792

Lunedì 27/06/2011
Sono le 10 del mattino, si riparte. Passiamo la giornata macinando chilometri tra distese di girasoli e campi sterminati di frumento. L’intenzione è di andare a Saint Savin dove viene segnalata un’abbazia molto bella patrimonio dell’UNESCO, ed eventualmente fermarsi per la notte, ma il posto non ci entusiasma molto e così si prosegue per Chauvigny (borgo medioevale). Purtroppo in paese ci sta una gara ciclistica e non riusciamo a fermarci, così proseguiamo per Poiters e sfiniti (fa molto caldo 36°c) ci fermiamo a dormire nel parcheggio per camper al parco Futurscope. Km percorsi 1230

Martedì 28/06/2011
Partiamo prima delle 8.00, pagati 2 € per la notte,ci dirigiamo verso Coulon. Fa meno caldo di ieri, durante la notte ha fatto due gocce, ma oggi è un po’ ventilato, sarà che l’oceano si avvicina…?
Durante la giornata di ieri abbiamo visto solo campi immensi di frumento e girasoli che si estendevano sino all’orizzonte, correndo su strade buone ma noiose, sempre dritte e senza ombra, con continui sali e scendi, speriamo oggi di cambiare paesaggio.
Il cielo all’orizzonte è grigio, se ieri erano 36° e un’afa pazzesca, oggi c’è di che coprirsi, tira un leggero venticello che fa venire “la pelle d’oca”.
Coulon è un bel paesino con una bella area di sosta (peccato non essere arrivati sino a qui ieri sera), qui il casino delle città non esiste, si gira in bici ma soprattutto con la barchetta a remi, sembra di essere a Venezia. Abbiamo azzardato pranzando in un ristorante in riva al fiume, e c’è andata pure bene malgrado un menù ad intuito. Dopo un breve riposino nell’area di sosta immersa nel verde decidiamo di partire verso La Rochelle, visto che il tempo è anche un po’ piovigginoso.
Arrivati, troviamo posto al parcheggio per camper, dove ce ne sono già una quindicina. Da qui attraversiamo il parco e in pochi minuti siamo in centro città, poi giù verso il porto e poi… l’oceano. Siamo arrivati! Km percorsi 1398

Mercoledì 29/06/2011 Meta Ile de Rè
Si fa colazione e si parte, è una bella giornata ventilata e non molto calda, anzi ci mettiamo pure il maglioncino.
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Ile de Rè è vicina, si paga il pedaggio per passare un maestoso ponte lungo tre chilometri, che la collega a La Rochelle.
Arriviamo che c’è la bassa marea e le imbarcazioni sembrano abbandonate alla deriva, cambierà tutto quando la marea salirà, lo abbiamo già visto sulle coste della Bretagna.
Cerchiamo il campeggio municipale a Saint Martin de Rè paesino molto carino situato al centro dell’isola. Il campeggio non è male, vicino al centro del paese e con la pista ciclabile si va dappertutto.
Abbiamo anche una fontanella proprio sulla piazzola, in realtà ce l’hanno tutti…
C’è il sole ma è piuttosto ventilato, per questo non fa per niente caldo. Facciamo un giro in paese fra negozi e mercato coperto dove c’è un po’ di tutto specialmente pesce, granchi giganti, aragoste e ostriche. Pranziamo in camper e poi… andiamo sull’oceano!
Si gira con la bici, attraversiamo interminabili vigneti e visitiamo l’altro lato dell’isola: “Le Bois” con le sue spiagge. Tornati al campeggio, doccia, cena e poi passeggiata in centro dove assaggiamo una squisita cialda al choccolat, da leccarsi le dita.
Sono le 23,00 il cielo non è ancora buio, e nell’oceano si riflette l’azzurro del tramonto. Km percorsi 1421

Giovedì 30/06/2011
Oggi vogliamo fare un giro più impegnativo con la bici e così dopo un’abbondante colazione andiamo a prenderci una baghette, affettati e ci prepariamo lo zaino per star fuori tutta la giornata.
Percorriamo la pista ciclabile che da S. Martin de Rè porta ad Ars en Rè: il primo tratto è affiancato all’oceano sopra le mura che circondano S. Martin, poi si continua sempre vicino al mare sopra a delle dune oppure a delle “falesie”; c’è la bassa marea e l’acqua si è ritirata per un centinaio di metri. La pista ciclabile ci porta anche nel bel mezzo dei vigneti, ma è un tratto breve, perché dopo un po’ ci troviamo circondati da saline, e lì due contadini lavorano il sale muovendolo con dei grossi rastrelli all’interno di vasche naturali. Anche la fauna è molto bella, ci sono uccelli acquatici con i loro pulcini, cigni neri, aironi e tanti altri.
Ci fermiamo in una spiaggia a mangiare accorgendosi poi che si tratta di una spiaggia famosa, la più grande dell’isola “Plage de la Change Neuve”, con la bassa marea si trovano una miriade di conchiglie a chiocciola e per chi si vuole avventurare all’interno dell’oceano, ci sono moltissime vongole.
Il paesino di Ars en Rè è piccolo e carino, sempre le solite casette bianche, una chiesa stile bretone con tante vetrate colorate, e il porto nel quale abbiamo potuto assistere alla velocità di ascesa della marea (in dieci minuti è cresciuta di 40 cm)
Il ritorno è stato aiutato dal vento a favore, numerose sono state le soste ma una in particolare ci ha deliziato, fermandoci lungo la ciclabile ad un allevamento di ostriche dove si poteva degustare sei ostiche con pane e burro più un bicchiere di vino locale per la modica cifra di 5€
Stupendo: in riva all’oceano ad assaporare ostriche e…
Dopo cena siamo andati a fotografare il tramonto, poi a nanna che siamo un po’ stanchi.

Venerdì 01/07/2011
Phare des Baleines è la meta di oggi. Abbiamo lasciato il campeggio di S. Martin, ripristinato il camper (carico e scarico) e via al Faro delle Balene!
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Bellissimo, il faro ha la sommità colorata di rosso; c’è la bassa marea e dove dovrebbe esserci il mare, si vede una “cordigliera” a forma di ferro di cavallo, ci documentiamo e scopriamo che è un’ingegnosa struttura costruita in tempi antichi usata per facilitare la pesca.
Come ogni luogo turistico, anche qui prima di giungere al faro, troviamo bancarelle e ristorantini. Non si resiste, compriamo qualche cosina e poi ci accomodiamo per mangiare. Neanche oggi ci facciamo mancare le ostriche, e poi si assaggia un bel piatto di sardine grigliate con verdurine e patate locali.
A concludere il nostro pranzo, deliziose crepes.
Soddisfatti lasciamo il faro, e facciamo un giro con il camper per gli altri paesini dell’isola che non abbiamo visto ieri. In realtà le stradine sono piuttosto strette e bisogna parcheggiare ma nei paesi i parcheggi scarseggiano così alla fine preferiamo fermarci a guardare l’infinito oceano.
Oggi avevamo deciso di lasciare l’isola ma la cosa viene rimandata a domani, troviamo un campeggio con area di sosta prima del ponte e ci fermiamo lì per la notte. Km percorsi 1489

Sabato 02/07/2011 (giro di boa)
Sono le 9,45 e dopo averci preso la classica baghette siamo partiti, attraversando il magnifico ponte, lasciamo Ile de Rè ,diretti a Cognac.
Lungo la strada vediamo solo distese di vigneti “Pinot-Cognac” alternati ad immensi campi di girasoli. Arriviamo a Cognac nel giro di un’ora e visitiamo velocemente la città, carina ma la cosa più interessante sarebbero le distillerie che noi non abbiamo visitato, lasciandole ad un’altra occasione; vorremmo arrivare a sera nei pressi della valle della Dordogna. Ripartiamo quindi per Angouleme, la città dei murales, parcheggiamo vicino al centro, che si raggiunge attraverso una scalinata. Abbiamo girato per viuzze e, vista l’ora, ci siamo fermati a mangiare in uno dei numerosi ristoranti. È stato un fiasco, non siamo stati molto fortunati nella scelta del menù ma comunque abbiamo mangiato e dopo pranzo un po’ delusi girando di qua e di là in cerca dei murales ci siamo persi. Alla fine qualche murales lo abbiamo visto, bello ma ci aspettavamo di più, e la strada l’abbiamo ritrovata. Stanchi ripartiamo per Perigueux dove pensiamo di passare la notte.
Arrivati a Perigueux, la strada passa proprio vicino al centro e abbiamo potuto ammirare la splendida cattedrale tutta bianca con diverse cupole e torrette. Molte viuzze si addentrano verso l’interno con tanta gente e numerosi mercati. Non ci andava di buttarci nella confusione e così, anche se l’area di sosta era carina, vicino al fiume e gratuita, abbiamo preferito proseguire per un paesino vicino, lungo la valle del Vezere lontano dalla città.
Saint Leon sur Vezere, piccolo e caratteristico centro, dove ci siamo sistemati al campeggio municipale, lungo il fiume, bella piazzola sul prato con elettricità alla modica cifra di 8 €.
Vogliamo rilassarci e anche se è solo per una notte ci prepariamo la tavola fuori e mangiamo sul prato, ammirando la tranquillità del posto. In centro ci sono anche dei localini molto invitanti, ma noi per oggi ne abbiamo abbastanza ed andiamo a riposare. Buona notte. Km percorsi 1801

Domenica 03/07/2011
Ore 11,00 lasciamo St. Leon, dopo una passeggiata nel centro e ci dirigiamo verso Les Eyzies-de-Tayac, prima di arrivare notiamo i numerosi siti paleontologici della valle del Vezzere e un bellissimo castello visitabile, incavato sotto una falesia.
All’entrata del paese compriamo del vino da un rivenditore-produttore locale che ce ne fa assaggiare forse un po’ troppo. Visitiamo il paese arroccato anch’esso sotto una falesia e ci fermiamo per pranzo, stavolta va molto meglio, siamo nella terra del “fois-gras” ovvero nel Perigord Noir.
Il piatto forte qui e l’oca in tutte le salse!
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Da visitare c’è un interessante museo paleontologico che fornisce informazioni sui siti della valle abitata in tempo preistorico dall’uomo di Cro-Magnon.
Nel pomeriggio ripartiamo per Sarlat-la-Caneda ma non ci fermiamo per visitare questa cittadina, anche se consigliata. Fa troppo caldo 36° ed il sole picchia forte, così continuiamo e poco lontano ci fermiamo in un grazioso borgo medioevale con tanto di Chateau (castello).
Siamo a Beynac-et-Cazenac un paesino lungo la Dordogna. Ci fermiamo per la notte e per fare una bella doccia nel campeggio alle porte del paese con davanti a noi sopra la rocca, il famoso chateau e in cielo tante colorate mongolfiere. Km percorsi 1854

Lunedì 04/07/2011
Ce la prendiamo comoda, la zona della Dordogna ed il Perigord in generale, è molto piacevole, dopo aver fatto rifornimento al supermercato fuori dal campeggio lasciamo Beynac per La-Roque-Gegeac: paesino arroccato sotto una falesia e quasi a strapiombo sulla Dordogna. Non ci mettiamo molto ad arrivare e parcheggiamo nell’area di sosta lungo il fiume.
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Da qui partono le “Gabarre” imbarcazioni che venivano usate per il trasporto di merci lungo la Dordogna ed oggi ricreate, sulla fattezza di quelle originali, e usate a fini turistici per mini crociere. Facciamo anche noi un piacevole giro sulla “Gabarre”.
Forniti di audio-guida in italiano ammiriamo da un’altra angolazione questi posti stupendi. Il tour dura circa un’oretta e dopo pranzo raggiungiamo Colanges-la-Rouge.
Siamo passati da paesi di colore predominante giallo-ocra a paesi costruiti con pietre rosse (rouge). Anche qui troviamo un’area di sosta attrezzata da dove, con una breve passeggiata, si raggiunge il centro del rosso paese considerato uno dei più belli villaggi di Francia, come altri che abbiamo visitato in queste vacanze. A parere personale il paese ci risulta bello ma non entusiasmante come i precedenti, sarà perché siamo passati dal color giallo-ocra più solare al rosso-mattone più cupo.
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Per la notte pensavamo di arrivare a Martel un paesetto poco citato nelle guide ma piaciuto a tutti quelli che lo hanno visitato. E così alle 19,00 siamo nel campeggio municipale di Martel. Chiamarlo campeggio è al quanto azzardato, è un’area di sosta ben attrezzata ma abbiamo capito che questi “campeggi” sono molto convenienti (8 € a notte), e tranquilli, tutti con servizi docce ed elettricità, per chi viaggia in Francia fateci sempre un pensierino per la sosta notturna.
Ah, non siamo più nel Perigord ma nel Limousine! Km percorsi 1993

Martedì 05/07/2011
Rocamandou (Midi Pirenei) cambiato nuovamente dipartimento.
Paese meta di pellegrinaggi e chiamata anche la “città santa”. Siamo arrivati verso le 11,00 e ci siamo sistemati al campeggio “Le Relais du camper” conveniente (15 €) con piazzole grandi su prato e ombreggiate, c’è pure la piscina.
Il paese è proprio di fronte al campeggio arroccato sulla collina, nella parte bassa vi sono le abitazioni con le solite botteghe che vendono di tutto: dall’oggettistica artigianale in legno di quercia, pelle, abbigliamento multi etnico, e prodotti di gastronomia del territorio.
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Nella parte centrale, la basilica meta di pellegrinaggi, con una scala santa (200 gradini) da salire in ginocchio.
La cappella dedicata a “Notre Dame de Rocamandour”, la Madonna nera con il bambino, e poi la cappella dell’Altissimo dove, nel silenzio più devoto, è esposto un meraviglioso tabernacolo.
Sopra la basilica si trova l’onnipresente “chateau”, il tutto collegato da efficienti ascensori.
Rocamandou è un paese che vale la pena vedere, è considerato il secondo paese più visitato di Francia dopo Mont St. Michel.
Verso le 17.00 ritorniamo in camper; non prima di esserci concessi un “Vin de Noix” rinfrescante.
Dopo cena siamo uscite per i soliti due passi questa volta muniti di macchina fotografica per fotografare la città santa illuminata. Aspettando il buio è passato il trenino che durante il giorno accompagna i turisti avanti e indietro dai vari parcheggi ed ora invece, propone il tour notturno per ammirare Rocamandour. Saliamo al volo. È stato un piacevole giretto con audio-guida in italiano di circa mezz’ora ma con qualche imprevisto, per cui siamo rientrati dopo le 23,00 con la fresca brezza
della sera. Km. percorsi 2013

Mercoledì 06/07/2011
Più di mille chilometri ci separano da casa ed è ora di pensare al rientro, per non dover sobbarcarci chilometri di strada tutti in una giornata.
Lasciamo Rocamandour alle 9,30 direzione Millau, Montpellier, Nimes, Avignon, Fontain de Vancluse.
Fontain de Vancluse ci piace molto, una valle verde chiusa tra rocce carsiche ed il fiume con acqua limpidissima, ha una comoda area di sosta prima del centro che si raggiunge in dieci minuti a piedi.
Questo piccolo centro turistico è stato molto amato anche dal Petrarca che qui ha lasciato un segno, a lui è dedicato un museo ed un giardino. Km. percorsi 2443

Giovedì 07/07/2011
Partiamo in direzione Sisteron, nel tragitto passiamo per l’alta Provenza con sosta a Gordes e l’Abbaye de Sénanque con i suoi campi di lavanda in fiore.
La “Silvia” (navigatore) parla troppo, ma ci ha portato a destinazione per paesaggi stupendi pieni di campi di lavanda e girasoli, si potrebbe ribattezzare “Rosina” per quelle strabelle che tu mi fai far…
Per fortuna che poi comando io con il supporto dell’atlante stradale della Francia.
Decidiamo di rientrare in Italia da dove siamo venuti cioè il passo del Monginevro con sosta per la notte in un campeggio al lago di Serre Poncon.
L’Italia si avvicina!. Km. percorsi 2692

Venerdì 08/07/2011
Alle 10,30 entriamo in Italia, anche questo viaggio oramai è finito. Percorriamo tutta la pianura padana e verso le 15,00 facciamo una piccola sosta a Desenzano del Garda per sgranchirci le gambe e mangiare un gelato italiano, in Francia sono un po’ proibitivi… Nel porto turistico ci sta un faro, con nostalgia ricordiamo il maestoso Faro delle Balene a Ile de Rè, questo però in confronto sembra un tappo!
A fine viaggio Km. percorsi 3218

Conclusioni
Bello! Bello! Bello!
Viaggiare è sempre bello, ma questo viaggio è stato particolarmente bello, la diversità dei luoghi
visitati lo ha reso unico. Sono luoghi difficilmente raggiungibili e poco battuti da noi italiani, bisogna macinare chilometri, è quindi utile una buona pianificazione se non si vuole passare intere giornate alla guida.
La Francia offre comunque moltissime possibilità al turismo itinerante, e di aree di sosta se ne trovano ovunque, da non scartare assolutamente i campeggi municipali, in alcuni casi niente di più di un’area di sosta ma, che a poco prezzo, offrono tutti i servizi di un campeggio ben attrezzato.
Consigliamo veramente a tutti questi magnifici luoghi: dall’oceano che non smette mai di incantarci, al Perigord con i suoi fiumi, i numerosi villaggi con Chateau e i siti paleontologici, in questa accogliente parte della Francia più vicina alla gente comune.
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