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Messaggio Da Camperfree Mer 13 Mar 2013, 09:34

Il tacco d'Italia: il Salento

Equipaggio – Paolo – Sara – Vicky (2 anni e mezzo) e Babette la bassotta

Sabato 20 agosto 2011
La sveglia suona presto, sono le 05:40, è già tutto pronto, il tempo di vestirsi far colazione, caricare la borsa con le ultime cose e far manovra con il camper, alle ore 07:00 il camper è già sulla strada per percorrere i tanti km che ci separano dalla Puglia.
Il traffico è regolare fino a Modena dove iniziano a susseguirsi code che lasciano senza fiato su di un asfalto infuocato dagli oltre 35 gradi di oggi, una bolla di caldo africano è scesa sulla nostra prima tappa.
Facciamo una sosta per il pranzo subito dopo Bologna e affrontiamo nel primo pomeriggio la parte finale della tappa che ci porterà a Loreto, celebre Santuario Mariano dove troviamo un'area attrezzata gestita dalla proloco locale, ben tenuta e vicina al centro, raggiungibile a piedi in pochi minuti (paghiamo 12 euro senza allacciarci all'elettricità) Il caldo è veramente torrido, l'aria è ferma e ci saranno 38 gradi all'ombra, visitiamo impavidi la Basilica e all'uscita un bello spettacolo di volo acrobatico, a seguire musica dal vivo con una band locale.

Domenica 21 agosto 2011
Ci svegliamo e con calma ci rimettiamo in strada per la nostra seconda tappa di avvicinamento alla Puglia, decidiamo di fermarci sul Gargano per iniziare ad assaporare questa regione a noi sconosciuta.
Lasciamo l'autostrada e ci addentriamo nello "sperone" d'Italia, forse siamo stati un pò sprovveduti e ci rendiamo subito conto che la zona meritava una sosta un pò più lunga, le strade sono tortuose, c'e traffico sostenuto, tante auto e tantissimi camper; l'idea iniziale era di raggiungere Vieste ma quando alle 16:00 stanchi e sotto un sole cocente vediamo una lunga fila di camper posteggiati propri in riva al mare non resistiamo e ci fermiamo nell'area Lido azzurro a circa 3 km prima del paesino di Peschici.
È possibile collegarsi anche alla corrente, paghiamo 28€ e ci godiamo il primo bagno in questa caldissima acqua mentre il nostro cane Babette gioca con Vicky e le onde.
Ceniamo con la vista del tramonto, la temperatura scende e dormiamo tranquilli.
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Lunedì 22 agosto 2011
Non resistiamo a trascorrere un'intera giornata fatta di passeggiate sulla spiaggia, giochi, tuffi e ozio, abbiamo voglia di fare il pieno di questo sole.
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Martedì 23 agosto 2011
Al mattino ancora bagni e si riparte, lasciamo il Gargano senza vedere nello specifico posti meravigliosi come Vieste o la foresta umbra, il promontorio merita senza ombra di dubbio una visita a se, noi abbiamo scelto il Salento e coerenti ci ritroviamo in viaggio.
Scegliamo di visitare Alberobello con i suoi trulli patrimonio dell'Unesco, troviamo un'area di sosta veramente in centro al paese, cento metri dalla zona dei Trulli, il caldo è tantissimo, siamo costantemente ad una temperatura media di 38 gradi all'interno del camper.

È il tramonto, ceniamo velocemente in camper e ci avventuriamo per i trulli vogliosi di scoprirne gli angoli più suggestivi prima di addormentarci stanchi ma soddisfatti.

Mercoledì 24 agosto 2011
Il mattino lo dedichiamo ancora ad Alberobello anche se con la mente siamo già al mare, il caldo è complice della nostra scelta di fare il giro del Salento partendo dallo Ionio, lasciando come ultima tappa la città di Lecce che abbiamo desiderio di visitare, speriamo che queste altissime temperature, che anche i locali definiscono anomale per la fine del mese di agosto, ci lascino per una visita più umana alla città fra una settimana.
Subito dopo pranzo (un buon panino con il capocollo tipico della zona appena affettato) sfruttando sempre nelle nostre tappe il pisolino pomeridiano di Vicky, ci avventuriamo per la Valle d'Intria meravigliandoci km dopo km della bellezza di questa terra di ulivi secolari e muretti bianchi, tenute curate, masserie da incanto; quando nel paesaggio si aggiungono filari di vite capiamo di essere nella patria del famoso Primitivo di Manduria.
Passiamo Avetrana e ci avviamo verso il Golfo di Taranto, la nostra meta è Punta Prosciutto che troviamo troppo affollata, quasi inavvicinabile, tentiamo di trovare posto nell'area di sosta il Saraceno ma l'impressione iniziale di degrado della stessa ci fa scegliere di spostarci in un'area diversa.
Troviamo l'area "Le Saline" a Torre Colimena quasi per combinazione e ci innamoriamo subito della zona. Siamo all'interno di un'area protetta, le saline di San Pietro, davanti all'area do sosta solo le dune naturali ci separano da un mare di una trasparenza e di un'azzurro difficilmente spiegabili. Nell'aria si percepisce a tratti l'acre odore della salina... decidiamo di fermarci qui.
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Giovedì 25 agosto 2011
La nostra scelta è stata ripagata, l'area di sosta è un po' spartana e quasi completamente immersa nel nulla fra le dune di sabbia e la salina naturale; qui tutto sembra essersi fermato, il mattino arriva il camioncino che ti porta pane, taralli e brioches; segue l'ortolano che con musica assordante propone le sue verdure, frutta ed olio; alle volte anziani del posto con i secchi di plastica e dentro dei pesci, gamberoni e polipi...per il resto fuori dal mondo, la sera la strada per raggiungere il gruppo di case dove c'è un chioschetto che vende un pò di tutto è tutta spenta e senza luci, il cielo in compenso e immenso e stellato.
Siamo ammaliati da queste sensazioni, ecco che cosa ci sta regalando questa vacanza.... in quasi una settimana di ferie non siamo mai e dico mai andati fuori a cena, non ci siamo ancora comprati uno dei più classici e subito dimenticati souvenir, il consumismo l'abbiamo lasciato alle spalle e abbiamo ritrovato la voglia di contatto con il mare ed i ritmi lenti del sorgere e del tramontare del sole, il resto non ci importa.
Una pedalata un pò accaldati sarà l'attività più frenetica del giorno, ci procuriamo così le vongole freschissime per la spaghettata che ci cucineremo questa sera non prima di aver visto tramontare il sole su questo Ionio meraviglioso.

Venerdì 26 agosto 2011
Decidiamo a malincuore di lasciare questo posto, i luoghi da vedere sono ancora tanti, una mattinata in spiaggia e poi via verso sud con un'unica certezza, l'aver lasciato alle spalle un piccolo e incontaminato angolo di pace.
Puntiamo a Gallipoli e ci fermeremo sulla litoranea poco dopo lido delle conchiglie e Rivabella. Scegliamo l'Agricampeggio di Torre Sabea.
La costa in questo tratto è principalmente di scogli ma notiamo che a poche centinaia di metri c'è una spiaggia di sabbia, peccato che avremo l'amara sorpresa che la spiaggia è riservata agli avventori del vicino campeggio, per noi poveri camperisti solo scogli e un bel divieto di balneazione!
Siamo avviliti, la sera decidiamo di percorrere un tratto della statale e cenare fuori al ristorante l'Ostricaro, forse cercavamo un posto più rustico, forse le sedie imbottite non sono parte di questa nostra vacanza, mangiamo discretamente e paghiamo 60 euro per due, in confronto i 6 euro spesi per le vongole veraci di Torre Colimena ci rovinano un pò la poesia.
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Sabato 27 agosto 2011
Decidiamo di partire, abbiamo bisogno di altro, visitiamo Gallipoli posteggiando il camper nel piazzale del cimitero, percorriamo a piedi tutta via Roma via di negozi e di banche fino a giungere al ponte che collega all'isola S.Andrea, ci fermiamo al mercatino del pesce che troviamo restando rapiti dalle sapienti mani che con gesti abili aprono i ricci, mentre altre mani ricuciono le reti per la prossima pesca, sembrerebbe un teatrino messo a punto per i turisti ma non è così, lo si capisce da quelle facce segnate dal vento e dal sole, da quei gesti che solo una vita di mare ti può insegnare.
Il sole si fa a picco, il traffico di questa cittadina è intenso, pranzeremo con una pizza salentina appena sfornata e dei panzerotti caldi, Vicky reclama il mare e noi non intendiamo deluderla.
Scegliamo Torre Mozza come prossima meta, ce ne hanno parlato altri camperisti e credo faccia per noi; la strada che percorriamo è a ridosso del mare, di tanto in tanto un gruppo di casa, un chioschetto, panorami ammalianti sul mare blu.
Torre Mozza ci si presenta sul calar della sera, con la sua spiaggia e le sue case basse senza tetto, l'area di sosta è un pò fuori dall'abitato ma è direttamente sulla spiaggia, i servizi sono due lavandini su tavole di legno messe li alla buona, un tubo con la doccia fredda penzola da un palo, un gabbiotto con due docce calde a gettoni, ma davanti questo mare che ci sta per regalare l'ennesimo tramonto non ci fa desistere un solo minuto, ci fermeremo qui.
Al tramonto sulla spiaggia si formano lunghe tavolate di famiglie che ceneranno sul mare, generazioni diverse dal più piccolo bambino ancora in culla all'anziano nonno, tutti a piedi nudi sulla spiaggia: visioni come questa ti fanno venire la nostalgia di qualcosa di non tuo, capisci che ci sono diversi modi per affrontare la vita e realizzi che ti senti una persona del sud sottopelle, una che il mare ce l'ha dentro e che vorrebbe unirsi a quella tavolata dal dialetto che non conosce e poco comprende.

Domenica 28 agosto 2011
La spiaggia si riempendo di persone, di altre famiglie più o meno chiassose, i turisti un pó si confondono in tutto questo ma se guardi bene li riesci a riconoscere nonostante siano abbronzati e a loro agio. Quando alle 11 escono le prime borse frigo con spuntini di ogni tipo capiamo di essere dei dilettanti ai fornelli.
La sera prendiamo le bici e andiamo al paese, abbiamo addirittura la scelta fra tre pizzerie, decidiamo di chiedere ad un abitante del posto che ci risponde: "da Gianni non sbagli mai", seguiremo il consiglio e faremo bene...una pizza da 10 e lode, in due paghiamo 21 euro.
Torniamo al camper con la torcia meravigliandoci ancora una volta delle stelle, sulla spiaggia stasera sono spuntati i pescatori dalle lunghe canne con la luce in punta.

Lunedì 29 agosto 2011
Ci svegliamo con calma lasciando che il tempo non abbia più importanza, prendiamo le bici e costeggiamo un laghetto alle nostre spalle, altre dune, un ponticello, una nuova spiaggia con il mare calmissimo e di una trasparenza meravigliosa, decidiamo che sarà la meta del pomeriggio ma intanto proseguiamo fino al paese successivo dove si sta tenendo il mercato.
Un giro fra le bancarelle, la spesa per il pranzo, un caseificio in cui assaggeremo tutto e un altro pescivendolo dove a veder tutto quel pesce a dei prezzi a cui non sei abituato non puoi far altro che commuoverti, compreremo dei gamberoni ottimi a 10 euro al kg e le vongole a 10 € al kg, stasera si farà festa.
Il pomeriggio torneremo alla nuova spiaggia piena di conchiglie per la gioia di Vicky, qualche bagno e sole sulla sabbia finissima, un altro tramonto infuocato ed il rientro in camper dove cucineremo il pesce migliore che ricorderemo di questo viaggio...il silenzio di questo luogo sarà la colonna sonora della nostra serata.

Martedì 30 agosto 2011
Un'altra parentesi si sta chiudendo, la vita dei camperisti è un pò questa, anche se un luogo ti affascina e ti riempie, la voglia di scoprire nuovi posti e nuovi paesaggi ha il sopravvento e ti ritrovi a caricare tutto e cartina alla mano, scegliere un nuovo tragitto.
Percorreremo la litoranea fino a S.Maria di Leuca, la costa ha lunghi tratti selvaggi, sono paesaggi che non ci aspettavamo, gli scogli si alzano e diventeranno alte scogliere proprio verso la punta del tacco dove i due mari si incrociano ( gli antichi romani chiamavano questo zona finis terrae) ci fermiamo affascinati a mirare l'orizzonte, le correnti in questo incontro di acque sembrano disegnare ombre chiare e scure sull'acqua. Il punto esatto è segnato dalla Basilica Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae da dove si può godere di una vista aperta, salutiamo da quassù lo Ionio, mare meraviglioso e già iniziamo a sentirne la mancanza, i suoi tramonti e le sue acque hanno lasciato un segno nei nostri cuori.
I paesaggi si fanno ancor più radi e disabitati, la mano dell'uomo non è ancora arrivata e la natura intorno crea una cornice unica.
Passiamo Castro e proseguiamo fino alla Zinzolusa, famosissima grotta sul mare, siamo curiosi di visitarla ed armati di buona voglia scendiamo una lunga scalinata, percorriamo un sentiero a picco sul mare e arriviamo all'imbocco della grotta, Vicky ne resta colpita e non smette un istante di cercare i pipistrelli che fino a poco tempo fa l'abitavano ( adesso ne restano giusto una decina) e a guardare gli zinzuli (le formazioni che sembrano stracci e che le danno il nome).
Arriviamo ad Otranto nel tardo pomeriggio, possiamo sostare anche per la notte in un posteggio custodito in via Renis a circa 300 metri dal centro.
Complice l'orario serale e la luce meravigliosa rosata ma Otranto ci lascia a dir poco a bocca aperta, il suo centro si sviluppa all'interno di mura, il porto che per 1000 anni è stato il principale scalo per l'oriente, il castello aragonese (dove scopriamo tenersi una mostra di Salvador Dalì) , la cattedrale romanica ed il lungo mare. Tutto è costruito in questa pietra color ocra e l'impressione che ne da è quella di essere entrati dentro un castello di sabbia, di quelli che si vedono alla sera lungo il mare perfettamente rifinito da un papà con il suo bambino.
Passiamo una serata d'incanto a passeggiare qua e la, facendoci anche attrarre da qualche bottega un pò particolare.

Mercoledì 31 agosto 2011
Rimaniamo ad Otranto per la mattina, non possiamo resistere alla tentazione di visitare la mostra Dalì il genio che si tiene all'interno del castello aragonese, rimaniamo incantati dal genio-pazzia di Dalì e dallo scenario suggestivo del castello, dopo tanto isolamento questa boccata di arte ci ha lasciato pieni di entusiasmo e soddisfazione.
Nel pomeriggio proseguiremo poco più a nord di Otranto, nella baia dei turchi, sostiamo nell'area di sosta le Fontanelle, solo dopo una rinfrescante passeggiata in una splendida pineta rivedremo il mare Adriatico, che ci accoglierà con un'acqua cristallina ma un buio precoce che non ci aspettavamo dato che il sole tramonta alle nostre spalle, dietro alla pineta. Abbiamo giusto il tempo per un fugace bagno.

Giovedì 1 settembre 2011
Resteremo qui per tutto il giorno, saluteremo così questo inizio di settembre con una giornata di mare e totale relax. L'area è piacevole ma è lontana da qualsiasi servizio/negozio e purtroppo qui non passa neppure il camioncino con il pane e la frutta di mattina.
La nostra vacanza sta per terminare lo sentiamo nell'aria e questi ultimi attimi ce li godiamo meglio che possiamo.

Venerdì 2 settembre 2011
Al mattino di buon ora ci svegliamo e iniziamo subito le manovre per la partenza, è nostra intenzione visitare Lecce prima di lasciare il Salento e ci mettiamo in viaggio. Posteggiamo nei pressi dell'università nel posteggio Carlo Pranzo e a piedi raggiungiamo porta Napoli che ci catapulta all'interno di un centro storico che ci lascia letteralmente a bocca aperta. Il Duomo e i palazzi dall'esuberate architettura, ricchi di stravaganze e cesellati nella pietra leccese che ben si presta a questo tipo di lavorazioni sono di una bellezza rara, la piazza S.Oronzo con il suo sedile e i sui bar pasticceria, dove ci gustiamo un delizioso pasticciotto, sono uno degli angoli di questa città dove vorremmo ritornare.Il caldo del mezzogiorno ci fa trovare refrigerio in un chioschetto dove ci abbuffiamo di tante specialità prima di ritornare al camper e riprendere il lungo cammino che ci riporterà a casa.

Sabato 3 e domenica 4 settembre Tappe di rientro.

Siamo tornati pieni di tutto da questa vacanza, negli occhi, sulla pelle e nel cuore.
Lo capisci subito quanto una terra può riservarti delle emozioni, lo capisci dal primo passo che fai e dalla prima aria che respiri e per noi la Puglia è stata questo, la vacanza ideale!

Il Salento poi è una terra magica dove ancora si possono assaporare gusti antichi, sabbia fra le dita dal mattino alla sera, lo Ionio mare incredibilmente generoso di tramonti, le acque cristalline e trasparenti in cui ti senti in pace, la gente che ha negli occhi l'azzurro e sulla pelle l'ambrata abbronzatura regalata dal sole …
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